Usa, auto
contro la folla durante una manifestazione dei suprematisti bianchi. “Investiti
i contestatori: un morto”
L'episodio a Charlottesville, in Virginia, durante la
fiaccolata intitolata 'Unire la destra' che ha portato a violenti scontri. Il conducente
è stato fermato: l'incidente sarebbe intenzionale. Secondo quanto riportato dai
media locali, l’auto avrebbe ferito cinque o sei persone tra gli oppositori dei
suprematisti. Dichiarato lo stato d'emergenza, Trump condanna: "Non c'è
spazio per questo tipo di violenza in America". Nel corso della serata si
è schiantato anche l'elicottero della polizia che pattugliava l’area della
manifestazione: due morti
Un’auto di colore grigio si è lanciata
contro la folla durante una manifestazione dei suprematisti bianchi
a Charlottesville, in Virginia, negli Stati Uniti. Lo riportano i
media locali, che parlano di una trentina di feriti, che hanno
riportato fratture alle gambe. Secondo la Cnn, però, almeno una persona
sarebbe rimasta uccisa. Il conducente dell’auto è stato fermato dalla
polizia. Secondo le ricostruzioni preliminari, l’incidente sembrerebbe
intenzionale. L’auto avrebbe investito gli oppositori dei suprematisti,
in una zona vicina al luogo dove la polizia ha ordinato lo sgombero del raduno.
Già in precedenza c’erano stati infatti degli scontri durante la marcia,
che avevano portato il governatore della Virginia, Terry McAuliffe, a dichiarare
lo stato d’emergenza. Al momento la dinamica dei fatti non è molto
chiara e un comunicato delle autorità locali parla di un incidente che ha
coinvolto tre veicoli. Dai video postati su Twitter dai
testimoni, sembra infatti che l’auto grigia abbia tamponato ad
altissima velocità altri due veicoli che procedevano a passo d’uomo tra la
folla, prima di fare marcia indietro e allontanarsi.
Nel corso della
serata si è schiantato anche un elicottero di sorveglianza della polizia
che pattugliava l’area della manifestazione. A bordo due persone
che hanno perso la vita nell’impatto. La marcia, intitolata ‘Unire la destra’,
è stata indetta per protestare contro i piani di rimuovere una statua del
generale Robert Lee, pro schiavitù, che nella guerra civile
americana del 1861-1865 guidò le forze confederate. A decidere per la rimozione
è stato il Consiglio comunale. Nonostante l’inizio della marcia fosse
previsto per mezzogiorno ora locale a Emancipation Park, nel centro della
città, alcuni minuti prima sono scoppiati i primi scontri. Gli scambi di slogan
tra i manifestanti, che indossavano bandiere confederate e scudi, e gli
oppositori, sono sfociati rapidamente in uno scontro violento. Secondo la
polizia di Charlottesville, diverse persone sono rimaste ferite negli scontri,
ma le autorità non hanno fornito un bilancio. “Tutti dobbiamo essere uniti e
condannare tutto ciò che l’odio rappresenta. Non c’è spazio per questo tipo di violenza
in America. Stiamo tutti uniti!”, ha commentato su Twitter il presidente
degli Stati Uniti, Donald Trump. Al grido di slogan nazisti
e di ‘white lives matter’, la marcia dei suprematisti bianchi è stata accolta
con sdegno dalle autorità locali. Il sindaco di Charlottesville, Mike Signer,
l’ha definita una marcia di “odio, razzismo e intolleranza”.
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