Ci sono voluti due mesi per
insediare il consiglio comunale di Palermo. Ben due mesi di conta dei voti, e,
quindi, di una città “senza governo”, di cui pochi in realtà si sono accorti o
lamentati. Finita la conta e accertati i nomi dei consiglieri eletti si va alle
sedute che dovevano servire a scegliere il presidente del Consiglio comunale, e
i presidenti delle commissioni. Apriti cielo! Ma apriti anche gli occhi, così
da vedere meglio cos’è il “modello Palermo”.
La “lite” per l’elezione del
presidente del consiglio dura un po’ e alla fine con il più classico degli
accordi, si trova la soluzione. Orlando voleva che si riconfermasse il suo
omonimo, Totò Orlando, e così è stato, consegnando in cambio la vicepresidenza
al più votato dell’opposizione, Tantillo. Questa soluzione non è piaciuta a tre
della maggioranza che sono usciti dall’aula al momento del voto! E si è parlato
subito di “naufragio della maggioranza”. E “fortemente contraria” è stata anche
una consigliera dell’opposizione che ha lasciato il suo gruppo ancora prima che
questo si formasse! E siamo solo all’insediamento! Di cui racconteremo in un
altro momento, le forme e i modi da genuina sagra di paese!
Il fatto che comunque questa “maggioranza”
può durare lo confermano le dichiarazioni molto “coerenti” dei tre che erano
usciti dall’aula e che hanno assicurato tutti che faranno ancora parte della maggioranza, e le frasi di Ferrandelli, “leader dei Coraggiosi” sconfitto
da Orlando alle elezioni, ma consigliere comunale per diritto, che, accusato di
non fare opposizione e aver agevolato i piani di Orlando, dice una serie di
frasi da incorniciare: “Con molti consiglieri pure di maggioranza solo legato
da un percorso politico comune … C’è una
facilità di dialogo a Sala delle Lapidi … ci troviamo con un’aula
particolare … un consiglio senza dubbio più esperto e più rappresentativo. Anche se rimane per certi versi amorfo. Ci sono
giocatori con maglie incrociate…” un “festival dei voltagabbana” di questo
tipo, come è stato definito da un politico di lungo corso, non era ancora stato
chiamato così. Ma così dice Ferrandelli! In che cosa però questo consiglio
sarebbe più esperto e rappresentativo non si è capito! Visto che
molti sono giovani alle prime armi, al massimo figli o parenti vari di ex
consiglieri, e oltre la metà dei palermitani non ha votato!
Ma tant’è! Di cose strane ce ne
sono in questo consiglio, come il fatto che uno (1) fa “gruppo consiliare”, per
esempio lo stesso Ferrandelli si è fatto il suo gruppo da solo (dicono che lo
Statuto permette una scemenza simile!). Di stravagante c’è pure il fatto che i
partiti, che durante le elezioni non hanno il coraggio di presentare simboli e
si nascondono dietro le “liste civiche”, poi creano i gruppi consiliari con i
nomi dei loro partiti. Oppure, ancora, il nome di una delle liste, quella dell’ex
fascista Mimmo Russo, che si chiama Palermo 2022, insomma una lista a scadenza,
cinque anni, il tempo della legislatura.
Risolta la “lite” per il
presidente del consiglio, si apre quella per i presidenti di commissione,
quelle più importanti, innanzi tutto, bilancio e urbanistica. E qui si rischia perché
sono già saltate ben due sedute e sembra tutto rimandato a dopo Ferragosto,
tanto che alcuni giornali parlano già di divorzi: “Palermo: salta il consiglio
comunale, lite sulle commissioni fra Pd e Ap - Il divorzio post-elettorale tra alfaniani e democratici paralizza
la nomina delle commissioni consiliari: la seduta prevista stasera alle 18 è
saltata per mancanza del numero legale dopo vari rinvii”.
Visto come si sono “sposati” per
vincere le elezioni (una poltrona li ha uniti, una poltrona li può dividere), i “divorzi” sono dietro la porta! Tutto questo mentre, i “problemi”
della città continuano e si accumulano: disoccupazione, servizi, immondizia,
acqua, incendi… e mentre da parte sua, Orlando, messo al sicuro il posto di
sindaco, va per la sua strada, componendo la sua giunta con i nomi che si è
scelto, e lascia che i consiglieri in aula si “scannino”, con la solita
arroganza che lo contraddistingue e la sicurezza di poter tenere comunque tutti
insieme con questo suo “modello”. Ci riuscirà? L’anteprima l’abbiamo vista…
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