Ciò che è legale è giusto, ciò che è illegale è anche ingiusto?
Iniziare un comunicato di
solidarietà con un interrogativo, alla maniera socratica, può apparire insolito,
ma da docenti, oggi più che mai, sentiamo la necessità di far emergere il dubbio
sulla realtà raccontata ai nostri studenti dai mass media e dai grandi
"imbroglioni" del sistema.
I leghisti possono
permettersi di gridare parole d'odio contro i migranti nelle piazze d'Italia e
ciò è ritenuto legale e quindi giusto. Gruppi di neo-fascisti, spesso armati,
possono aggredire gli studenti, anche ferendoli, e possono permettersi di
assalire le università, difesi dalle forze dell'ordine e ciò è giusto, ed anche
legale, visto che li si lascia fare. Istituzioni e imprenditori lasciano per
strada famiglie e bambini, attraverso sfratti e sgomberi, e tutto avviene nella
legalità, nella giustizia del più forte e nel silenzio. Se qualcuno, però, prova
ad alzare la testa contro tutto questo, a denunciare, ad opporsi, allora
commette un' illegalità e perciò va punito dai difensori dell'ordine, della
giustizia e della legalità.
Se uno studente combatte
il razzismo, lotta contro la privatizzazione dell'istruzione e la conseguente
mercificazione della cultura, se prende a modello gli insegnamenti partigiani
della partecipazione e dell'impegno per costruire una società più equa per tutte
e per tutti, nel sistema attuale commette un illecito che va punito con la
repressione e l'intimidazione legali e quindi giuste.
Noi stessi docenti siamo
stati concepiti come instrumentum regni per addestrare i futuri sudditi
all'ordine e alla disciplina, ma noi siamo prima di tutto difensori del sapere e
della conoscenza e, Sapere e Conoscenza non si piegano davanti alle ingiustizie
legalizzate. Mattia era con noi, insieme a tante altre studentesse e studenti,
in corteo il 13 novembre contro la L.107 "Buona Scuola", per difendere
l'istruzione pubblica e il diritto allo studio.
A Mattia va la nostra
solidarietà e il nostro impegno per la costruzione di una società liberata
dall'abusata equivalenza capitalista "giusto ergo legale/legale allora
giusto".
Coordinamento Contro La Buona Scuola -
Torino
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