"...GLI IMPERIALISTI SONO I FINANZIATORI DEL TERRORISMO
Non dimentichiamo che Al Qaeda è stato generato, finanziato dall'imperialismo americano per combattere il social-imperialismo sovietico al tempo dell'invasione in Afghanistan. Dopo il ritiro delle truppe sovietiche, la guerra tra i signori della guerra provocava l'intervento dei talebani; ciò è
servito da scusa all'imperialismo americano e ai suoi alleati per un intervento diretto, non essendo stati in grado di imporre i loro cani da guardia in maniera duratura. L'imperialismo occupando il paese in alleanza con una coalizione di venti paesi, tra cui l'imperialismo francese e tedesco, ha istituito uno Stato fantoccio, un esercito e forze di polizia. Questo non ha impedito ai talebani di rimanere dopo un loro ritiro parziale. Il Daech tenta ora di impiantarsi in Afghanistan.
L'attacco
contro il World Trade Center nel 2001 aveva permesso a Bush, la cui
famiglia e gli amici sono tra i magnati del petrolio e la vendita di
armi, di intervenire in Iraq, accusato di possesso di armi di
distruzione di massa. Secondo gli americani, l'Iraq faceva parte dell
'"asse del male", e la guerra è stata dichiarata in nome dello "scontro
di civiltà". Questo nuovo intervento è stato solo un pretesto in nome
della democrazia e della libertà, per rimuovere fisicamente Saddam
Hussein e creare uno Stato fantoccio protetto dalla occupazione militare
americana. Il governo iracheno ha via via escluso e marginalizzato il
clan sunnita dell'ex dittatore a favore degli sciiti. Ciò ha provocato
dei contrasti interni e ha promosso la crescita del fondamentalismo
religioso, poi quello del Daech che era allora ufficialmente affiliato
ad Al Qaeda, e che si fonde con il Fronte Al Nosra prima di tagliare i
legami con Al Qaeda durante l'estensione del Daech in Siria. Una parte
del Fronte Al Nosra dichiara poi fedeltà ad Al Qaeda. Il sostegno degli
imperialisti ad Al Nosra, che serve al Daech per ottenere armi, viene
nascosto a malapena. Laurent Fabius, ministro degli Affari esteri
dichiara il 28 Gennaio 2013 "sul campo di battaglia [al Nosra] fa un
buon lavoro."
Dal punto di vista
degli imperialisti, l'ondata di rivolte nei paesi arabi dei 2010, ha
permesso loro di rimescolare le carte e mettere in piazza nuovi cani da
guardia. Così, in Libia, l'occasione era troppo buona per gli
imperialisti per cacciare Gheddafi. E 'stato l'imperialismo francese
responsabile dei bombardamenti alle postazioni di Gheddafi. 40
tonnellate di armi sono state consegnate dall'imperialismo francese ai
ribelli, tra cui i gruppi allora vicini o direttamente affiliati ad Al
Qaeda. Ironia della sorte, Jean-Yves Le Drian, allora ministro della
difesa, ha difeso l'intervento e le consegne di armi, come lotta contro
il jihadismo! Dopo la liquidazione di Gheddafi, come in Afghanistan, le
cricche dei signori della guerra si misero l'una contro l'altra,
provocando il caos diffuso, che ha permesso a molti gruppi affiliati o
no con Al Qaeda di armarsi con le scorte del vecchio regime con l'aiuto
di trafficanti internazionali legati all'industria delle armi.. Alcuni
di questi gruppi, come Boko Haram, hanno successivamente aderito al
Daech.
L'imperialismo francese è
successivamente intervenuto contro Bashar al-Assad in Siria, che
reprimeva con estrema violenza la rivolta popolare. La rivolta fu
rapidamente presa nelle mani dai vari signori locali armati dagli
imperialisti, sperando di farne i loro nuovi cani da guardia. L'Esercito
Siriano Libero (che ha riunito all'inizio frange dell'opposizione laica
ma che rapidamente si è alleata con i gruppi islamici) e il Fronte Al
Nosra in particolare, aumentano l'arsenale locali dei "ribelli"
sostenuti dagli imperialisti, arsenale che alimenterà ancor più il
Daech.
D'altra parte,
l'imperialismo francese sostiene e si basa su molti paesi che supportano
il Daech con vari mezzi, sia logisticamente che economicamente, la
Turchia di Erdogan in primo luogo. Nessuno Stato ammette di farlo
ufficialmente, ma i mezzi che forniscono sono numerosi.
Dominique
de Villepin, ex primo ministro, ha detto nel settembre 2014 su France
2: «Rendiamoci conto che questo Stato islamico, Daech, lo abbiamo fatto
crescere noi stessi in gran parte da una guerra all'altra. "
LA CRESCITA DEL DAECH
La
strategia del Daech è molto diversa da quella di Al Qaeda, che pratica
una sorta di guerra di guerriglia, sotto forma di azioni armate in vari
paesi o regioni. Il Daech ha un progetto politico: la creazione di un
califfato sui confini esistenti nel mondo musulmano, schiacciando le
minoranze nazionali e di altre religioni, incluso l'Islam sciita.
Approfittando
del caos e apparendo come radicale e determinato, il Daech ha radunato
ex ufficiali e soldati di Saddam Hussein, specialisti sunniti che si
oppongono al regime siriano e ha recuperato le armi degli eserciti
sbandati e lasciate dalle potenze imperialiste in Iraq. Il Daech è stato
in grado di costruire una forza corazzata e conquistare territori in
Siria e in Iraq settentrionale. Nei territori, non occupano soltanto dal
punto di vista militare il terreno conquistato e non si tratta solo di
eliminare il nemico sciita, cristiano e le altre minoranze, ma di
organizzare il territorio conquistato e di mettere in piedi uno Stato.
Da
questo punto di vista gli impianti petroliferi, la vendita di opere
d'arte, tesori archeologici, ecc, consentono al Daech di accumulare un
tesoro di guerra per far funzionare lo Stato, pagare i suoi soldati,
funzionari e imporre tasse. Il Daech affida la gestione degli affari
correnti alle élite o classi dirigenti, non dando loro posizioni di
preminenza. Ogni aspetto della vita è regolato dalla norma stabilita
dallo Stato del Daech, avversari e oppositori vengono brutalmente
represie.
I
colpi degli imperialisti fossero anche quelli della coalizione non
potranno sconfiggere il Daeche perchè colpendo la popolazione civile,
porteranno nuove forze al Daech. La coalizione di potenze imperialiste,
quelle impegnate sul campo di battaglia, quelli di Francia, Stati
Uniti, Russia e altri come la Turchia più preoccupata a lottare contro i
curdi che contro il Daech, sono anch'esse carnefici dei popoli e
finiranno per dare un falso blasone antimperialista al Daech.
L'istituzione di un comando congiunto non cambierà nulla. L'imperialismo
cerca una via d'uscita alla situazione che esso stesso ha creato per
creare un nuovo lacchè al suo servizio. Mentre gli imperialisti russi e
cinesi vedono i loro interessi rappresentati da Bashar al-Assad, gli
imperialisti americani e francesi vogliono un governo fantoccio che
venga fuori dall'Esercito Siriano Libero. Le tensioni inter-imperialiste
assumano un'ampiezza inedita e alimentano il rischio di un conflitto
inter-imperialista generalizzato.
Noi maoisti, non dimentichiamo che una
scintilla può incendiare la prateria.
LA CRESCITA DEL FASCISMO RELIGIOSO RAFFORZA LA CRESCITA DEL FASCISMO NEI PAESI IMPERIALISTI
La
tattica del Daech è non solo quella di destabilizzare i paesi del Medio
Oriente, e dell'Africa, ma anche quella di destabilizzare i paesi
imperialisti, organizzando attacchi terroristici, facendo leva sulle
contraddizioni in seno al popolo.
Il
vuoto ideologico creato dalla restaurazione del capitalismo, la
trasformazione dei partiti comunisti in partiti riformisti, senza
prospettiva rivoluzionaria ha lasciato campo libero alle ideologie
nazionaliste e alla penetrazione del Daech in una piccolissima minoranza
di giovani che rifiuta questo sistema, ma si ritrova persa senza
prospettiva politica. Questa gioventù è usato da Daech come carne da
cannone per il regno di nuovi sfruttatori e oppressori che nascondono la
loro vera natura di classe.
Gli
attentati che hanno colpito la popolazione civile dei paesi
imperialisti rafforzano lo stato di polizia e la militarizzazione della
società, con la creazione di uno Stato di Emergenza, il razzismo in
particolare anti-rifugiati e islamofobo, l'accettazione dell'Unione
Nazionale dietro la borghesia, la divisione della classe operaia e delle
masse popolari di Francia ... Questo permette anche allo Stato di
perseguire i suoi piani "riforme" in pace, cioè, i piani di liquidazione
delle conquiste sociali. In breve, la borghesia può più facilmente
portare avanti la sua offensiva contro il proletariato e le masse
popolari.
Il
governo PS realizza i punti del programma del Fronte nazionale che
risponde "Noi l'avevamo ben detto! Abbiamo avuto la soluzione fin
dall'inizio!".
Lo Stato pratica la
stessa politica di dividere la classe operaia e, allo stesso tempo
richiede l'unità nazionale contro il terrorismo, cioè una nuova
aggressione militare. Mentre brandisce la minaccia del terrorismo, di
cui esso è la fonte, crea un capro espiatorio, i rifugiati in fuga dal
loro paese sotto il peso della povertà, della guerra.
I
governi di destra e di sinistra sono i creatori di disoccupazione, che
permette loro di abbassare al massimo i salari degli operai e delle
operaie.
I partiti che dovrebbero
rappresentare i lavoratori sono partiti riformisti e non hanno
programmi, nessuna strategia rivoluzionaria. Essi si rifanno al progetto
di unità nazionale che ha come obiettivo di mettere tutti, come se non
ci fossero più le classi sociali, dietro le bandiere che preparano
alla guerra. E' come un paio di mesi prima della prima guerra mondiale.
Insieme
hanno votato per la restrizione delle libertà, il rafforzamento della
polizia, la militarizzazione della società. Lo stato di emergenza di tre
mesi appena votato lo si vuole prolungare. Il coprifuoco è stato
imposto a Sens! Già le perquisizioni abbondano e colpiscono persone che
o non hanno fatto nulla di sbagliato o sono attivisti ed anarchici o
attivisti rivoluzionari. Le pene degli arresti domiciliari arrivano per
"impedire" ai militanti di "attentare alla sicurezza dello Stato "!
Gli
attacchi e gli attentati contro i musulmani, ebrei e gli immigrati
perpetrati da gruppuscoli di nazisti e fascisti si moltiplicano. In
nome delle perquisizioni gli sbirri si permettono anche di saccheggiare
luoghi di culto come hanno fatto a Aubervilliers.
Tutto
questo porta l'acqua al mulino del fascismo e il governo Hollande è
responsabile, con gli altri, della sua continua crescita. Se il partito
fascista arrivasse al governo, non dovrebbe votare nessuna nuova legge
nuova legge per imbavagliare il dissenso: l'arsenale legale, i cani da
guardia e il clima sono già pronti...
Bloc Rouge (Unificazione dei maoisti)
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