Lo denuncia il Direttore Generale della Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego: "una vergogna che pesa sulla coscienza europea".
Stamattina 11
morti, tra cui 5 bambini, nel naufragio di un barcone nel Mar Egeo
Sono più che raddoppiate le cifre che raccontano
il dramma dei migranti, una tragedia silenziosa che si consuma ogni
giorno: dai 1600 morti del 2014 agli oltre 3200 dell'anno che sta per
chiudersi. La denuncia arriva dal Direttore Generale della
Fondazione Migrantes, Mons. Gian Carlo Perego che punta il dito
contro l'Europa che se da una parte non ha difficoltà a trovare
"le risorse per bombardare, non trova risorse per salvare
vittime innocenti". Una vergogna che pesa sulla
coscienza europea "L'Europa sembra ora - sottolinea Mons. Perego
- a fronte della minaccia terroristica, giustificare i muri e
la chiusura delle frontiere, oltre che il disimpegno nel
creare canali umanitari che avrebbero potuto, oltre che salvare
vite umane, combattere il traffico degli esseri umani, una
delle risorse del terrorismo"...
Naufragio nel mar Egeo, muoiono 5 bambini
Almeno 11 migranti, tra cui cinque bambini, sono annegati questa
notte nel naufragio della loro imbarcazione al largo dell'isola
greca di Farmakonissi, nell'Egeo sudorientale, a una quindicina
di chilometri dalla coste della Turchia. Lo ha riferito
l'autorità portuale greca aggiungendo che, secondo le
testimonianze dei sopravvissuti, una decina di persone risultano
disperse. Ventisei dei circa 50 passeggeri a bordo dell'imbarcazione
sono stati salvati.
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