- NoTav.Info
ore 13.45: pochi minuti fa la testa del
corteo è arrivata al presidio di Venaus! Dietro ancora tantissimi No Tav
in marcia, 20.000 oggi a ribadire che oggi come ieri la resistenza
continua.
ore 13: il corteo ha sostato al bivio dei passeggeri per ricordare che proprio qui 10 anni fa la polizia provò a bloccare con le cariche l’avanzata dei No Tav verso Venaus: non ci sono riusciti allora, non ci riusciranno nemmeno oggi! Dal furgone si leva poi un lungo applauso e un saluto resistente a tutti/e i/le No Tav che oggi non possono essere alla marcia perché sottoposti a misure restrittive per aver preso parte attivamente alla battaglia contro l’alta velocità: liber* tutt*!
ore 12.45: la marcia sta ripercorrendo la strada che 10 anni fa portò alla storica liberazione di Venaus. Una grossa parte del corteo non è ancora giunta al bivio dei passeggeri ma si trova ancora sui
tornanti sopra Susa, a riprova del successo di partecipazione di questo 8 dicembre.
ore 12.30: dalle rocce che costeggiano la strada verso Venaus viene calato uno striscione di solidarietà con tutt* i No Tav arrestati e inquisiti, contro l’accusa di terrorismo (recentemente respinta per la seconda volta anche dalla Cassazione…).
ore 12.15: dopo una breve sosta di contestazione all’Hotel Napoleon di Susa che ospita le truppe d’occupazione, la testa del corteo è arrivata al bivio dei passeggeri, dove inizia la strada che conduce al presidio di Venaus. Si parla di 20.000 persone in marcia!
ore 12: il corteo è entrato poco fa nel centro di Susa. Qualche giornale mainstream schierato da sempre a difesa di un’opera inutile e indifendibile scrive di “un migliaio” di persone (sic!) ma le immagini e le voci che arrivano dalla marcia parlano chiaro: la Valle che resiste ancora una volta è un fiume in piena!
ore 11.45: è il popolo No Tav delle grandi occasioni quello che oggi riempie le strade della Valle di Susa: un serpentone lungo e partecipato sta marciando sulla statale verso i luoghi della resistenza di 10 anni fa, accompagnato dalle note della banda No Tav che suona canti di lotta. Da dentro il corteo non si riesce a vedere né la testa né la coda!
ore 11.30: il corteo ha mosso i primi passi in direzione di Venaus, dietro lo striscione che ben racconta lo spirito di questa giornata di lotta: ora come allora la resistenza continua! Tante le realtà e i comitati che in tutta Italia si battono in difesa del territorio presenti alla marcia.
ore 11.00: alcuni pullman e No Tav in arrivo da molte città d’Italia sono ancora bloccati al casello di Avigliana, dove le persone vengono identificate e fotografate una per una. Tantissimi intanto riempiono il piazzale di Susa, aspettando l’arrivo di tutti la testa del corteo inizia a posizionarsi: la marcia è aperta dai bimbi No Tav!
Susa – Dieci anni dopo la prima grande vittoria del movimento Notav, quando l’allora capo del governo decise la sospensione dei lavori previsti nei pressi di Venaus – dopo che quegli stessi terreni furono invasi da decine di migliaia di persone, rompendo le staccionate e buttando fuori le forze dell’ordine – il movimento Notav torna su quelle strade per ribadire, ancora una volta, le ragioni della propria storica opposizione ad un’opera inutile e dannosa.
Fin dalle prime ore del mattino, tanti efastidiosi i posti di blocco attuati dalla Questura ai caselli dell’autostrada A12 e sulle statali. Fermati pullman da Bergamo e del Terzo Valico. Controlli rigorosi, persone filmate e controllate approfonditamente. Dopo Avigliana, al momento (h 10.30) si scorre tranquilli.
Già tante le persone concentratesi a Susa, nei pressi del piazzale del cimitero.
ore 13: il corteo ha sostato al bivio dei passeggeri per ricordare che proprio qui 10 anni fa la polizia provò a bloccare con le cariche l’avanzata dei No Tav verso Venaus: non ci sono riusciti allora, non ci riusciranno nemmeno oggi! Dal furgone si leva poi un lungo applauso e un saluto resistente a tutti/e i/le No Tav che oggi non possono essere alla marcia perché sottoposti a misure restrittive per aver preso parte attivamente alla battaglia contro l’alta velocità: liber* tutt*!
ore 12.45: la marcia sta ripercorrendo la strada che 10 anni fa portò alla storica liberazione di Venaus. Una grossa parte del corteo non è ancora giunta al bivio dei passeggeri ma si trova ancora sui
tornanti sopra Susa, a riprova del successo di partecipazione di questo 8 dicembre.
ore 12.30: dalle rocce che costeggiano la strada verso Venaus viene calato uno striscione di solidarietà con tutt* i No Tav arrestati e inquisiti, contro l’accusa di terrorismo (recentemente respinta per la seconda volta anche dalla Cassazione…).
ore 12.15: dopo una breve sosta di contestazione all’Hotel Napoleon di Susa che ospita le truppe d’occupazione, la testa del corteo è arrivata al bivio dei passeggeri, dove inizia la strada che conduce al presidio di Venaus. Si parla di 20.000 persone in marcia!
ore 12: il corteo è entrato poco fa nel centro di Susa. Qualche giornale mainstream schierato da sempre a difesa di un’opera inutile e indifendibile scrive di “un migliaio” di persone (sic!) ma le immagini e le voci che arrivano dalla marcia parlano chiaro: la Valle che resiste ancora una volta è un fiume in piena!
ore 11.45: è il popolo No Tav delle grandi occasioni quello che oggi riempie le strade della Valle di Susa: un serpentone lungo e partecipato sta marciando sulla statale verso i luoghi della resistenza di 10 anni fa, accompagnato dalle note della banda No Tav che suona canti di lotta. Da dentro il corteo non si riesce a vedere né la testa né la coda!
ore 11.30: il corteo ha mosso i primi passi in direzione di Venaus, dietro lo striscione che ben racconta lo spirito di questa giornata di lotta: ora come allora la resistenza continua! Tante le realtà e i comitati che in tutta Italia si battono in difesa del territorio presenti alla marcia.
ore 11.00: alcuni pullman e No Tav in arrivo da molte città d’Italia sono ancora bloccati al casello di Avigliana, dove le persone vengono identificate e fotografate una per una. Tantissimi intanto riempiono il piazzale di Susa, aspettando l’arrivo di tutti la testa del corteo inizia a posizionarsi: la marcia è aperta dai bimbi No Tav!
Susa – Dieci anni dopo la prima grande vittoria del movimento Notav, quando l’allora capo del governo decise la sospensione dei lavori previsti nei pressi di Venaus – dopo che quegli stessi terreni furono invasi da decine di migliaia di persone, rompendo le staccionate e buttando fuori le forze dell’ordine – il movimento Notav torna su quelle strade per ribadire, ancora una volta, le ragioni della propria storica opposizione ad un’opera inutile e dannosa.
Fin dalle prime ore del mattino, tanti efastidiosi i posti di blocco attuati dalla Questura ai caselli dell’autostrada A12 e sulle statali. Fermati pullman da Bergamo e del Terzo Valico. Controlli rigorosi, persone filmate e controllate approfonditamente. Dopo Avigliana, al momento (h 10.30) si scorre tranquilli.
Già tante le persone concentratesi a Susa, nei pressi del piazzale del cimitero.
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