Questa mattina una famiglia composta di quattro
persone tra cui due bimbi, ha affrontato coraggiosamente l'ufficiale
giudiziario, per la terza volta, con al fianco i militanti del comitato.
Il papà e la mamma di Jasmine e Giovanni hanno perso il lavoro, e il
padrone di casa, di fronte l'insolvenza degli affittuari, ha prontamente
avviato la procedura di sfratto. Alla quale è seguita l'immediata
risposta della famiglia che già conosceva bene la realtà di lotta,
essendo i suoi figli frequentatori del doposcuola popolare del centro
sociale ExKarcere. Una mutualità che ribalta i tentativi atomizzanti
della gestione emergenziale. Che vorrebbe tutti contro tutti, che, allo
stesso tempo, si trova impreparata a gestire la presenza di una forza.
Quella espressa dai comitati di lotta. Dai tanti solidali che accorrono
consapevoli che il giorno dopo toccherà a loro.
Oggi ci si porta a
casa una vittoria, procedendo a ritmo serrato verso
la manifestazione del 23 dicembre che vedrà le strade del centro di Palermo attraversate dai tanti che in questi anni hanno conosciuto un'alternativa all'autocommiserazione, al ricatto dell'affitto, alla sopraffazione di una vita ingiusta.
La manifestazione del 23 avrà al centro delle rivendicazioni il blocco immediato di sfratti e sgomberi, il recupero e l'utilizzo a sopo abitativo dei beni confiscati e del patrimonio pubblico sfitto e inutilizzato, la requisizione da parte del comune degli immobili sfitti, delle IPAB, degli enti regionali in dismissione e il riconoscimento della pratica dell’auto-recupero del patrimonio pubblico e privato sfitto, come soluzione immediata all’emergenza abitativa. Avverrà in contemporanea a quella indetta a Catania dal comitato Casa X Tutti, che ha recentemente difeso le famiglie di via Calatabiano, sventando lo sgombero coatto.
la manifestazione del 23 dicembre che vedrà le strade del centro di Palermo attraversate dai tanti che in questi anni hanno conosciuto un'alternativa all'autocommiserazione, al ricatto dell'affitto, alla sopraffazione di una vita ingiusta.
La manifestazione del 23 avrà al centro delle rivendicazioni il blocco immediato di sfratti e sgomberi, il recupero e l'utilizzo a sopo abitativo dei beni confiscati e del patrimonio pubblico sfitto e inutilizzato, la requisizione da parte del comune degli immobili sfitti, delle IPAB, degli enti regionali in dismissione e il riconoscimento della pratica dell’auto-recupero del patrimonio pubblico e privato sfitto, come soluzione immediata all’emergenza abitativa. Avverrà in contemporanea a quella indetta a Catania dal comitato Casa X Tutti, che ha recentemente difeso le famiglie di via Calatabiano, sventando lo sgombero coatto.
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