Alla repressione che sta colpendo i nostri compagni, in particolare a
Taranto dove i processi si intensificano, nel solo mese di luglio ve
ne sono stati 4, sia pur rinviati, e se ne annunciano intorno ad una
decina in autunno, alcune con accuse gravi e con Margherita
Calderazzi presa particolarmente di mira (per di più già condannata
e quindi a rischio); si è aggiunto ora il grave provvedimento verso
Rosario Sciortino di proletari comunisti e coordinatore Slai cobas sc
di Palermo; e dobbiamo aspettarci molto anche in campo repressivo,
oltre che altri fatti gravi, per la lotta degli operai della
logistica di Bergamo.
Di questo proletari comunisti era decisamente consapevole. Lo Stato
risponde e risponderà sempre più con la repressione, con i
processi ai movimenti di lotta, da No Tav a No Muos, come alle lotte
proletarie e popolari, da quelle degli operai, lavoratori precari e
disoccupati a quelli per la casa.
Per questo abbiamo attivato la ricostituzione del Soccorso Rosso
Proletario che deve avere lo scopo di mettere insieme queste vicende
repressive e condurre una battaglia unificata su di esse.
Intendiamo portare avanti esplicitamente questa mobilitazione in
maniera coraggiosa per affermare la giustezza, l'importanza delle
lotte che si stanno portando avanti.
Ci difendiamo, quindi, dalla repressione ma con stile offensivo, come
parte della guerra contro Stato, padroni e governo, contro Stato di
polizia e moderno fascismo.
Noi rivendichiamo anche nei Tribunali le lotte e il ruolo dei
compagni in esse: noi siamo gli accusatori non gli accusati.
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