giovedì 7 agosto 2014

pc 5-6 agosto - vendere armi ad israele è un crimine!

La Alenia-Aremacchi (gruppo Finmeccanica) ha proceduto alla consegna di due aerei da addestramento M346 all'aviazione militare israeliana mentre era in corso il massacro della popolazione palestinese di Gaza. Sono i primi di una partita acquistata dalle autorità israeliane in Italia. E' un atto di complicità di una azienda italiana con dei crimini di guerra che può e deve essere perseguito. In tal senso è stato presentato un esposto-denuncia alla procura di Varese dove ha sede l'Aermacchi. Il governo spagnolo, per quanto
simbolicamente viste le quantità, ha deciso di non vendere più armi ad Israele. Pretendere che il governo italiano faccia altrettanto sarebbe il "minimo sindacale" per qualsiasi forza politica. Intanto si comincia. Qui di
seguito il testo dell'esposto presentato al Tribunale di Varese

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VARESE,
ESPOSTO-DENUNCIA

Noi, sottoscritti, Ugo Giannangeli, nato a Roma il 23/7/1949, residente a Veniano, via Fontanelle, 38;  Filippo Bianchetti, nato a Bolzano il 27/11/1952, residente a Varese, viale Dandolo 29; Fiorella Gazzetta, nata a Varese il 4/10/1955, residente a Varese, viale  Dandolo 29; Marco Varasio, nato a Sant'Angelo Lodigiano il 18/2/1987, residente a Milano, via Cadore 29; Giuseppe Orlandi, nato a Empoli il 17/2/1946, residente a Varese, via Aurora 4,  in proprio e quali membri delle associazioni " Comitato No M346
ad Israele", " Comitato Varesino per la Palestina" , " Forum contro la guerra", rete BDS Italia ( Boicottaggio, Disinvestimenti, Sanzioni verso Israele) , esponiamo.....
Alla luce di quanto esposto ci chiediamo come sia stato possibile autorizzare e non sospendere la consegna dei primi aerei a strage in corso.
E' verosimile che questi aerei siano attualmente operativi sul cielo di Gaza; in tal caso il governo italiano che ha autorizzato la consegna è divenuto  complice della strage in atto, avendola favorita ed agevolata con
la fornitura di ulteriore armamento, una vera e propria ipotesi di concorso.
Vi è una sola alternativa  ipotizzabile : che l'Alenia Aermacchi, consapevole della gravità della situazione e quindi del rischio di vedersi negare l'autorizzazione dai competenti ministeri, non l'abbia richiesta. Si
attenuerebbe così la responsabilità del governo ma l'Alenia incorrerebbe in pieno nelle ipotesi di responsabilità penale di cui agli artt. 23 e seguenti della L.185/90.
Gli accertamenti che ci accingiamo a chiedere potranno anche verificare il ruolo nella vicenda di Unicredit, l'Istituto bancario che finanzia l'operazione.
La "Dichiarazione per il settore della difesa" dell'Unicredit recita che questo istituto può operare solo in Paesi che ottemperano ai principali Trattati e alle principali convenzioni internazionali. Poiché la
"Dichiarazione" di Unicredit fa riferimento anche alle armi nucleari, appare opportuno aggiungere e ricordare che Israele, pur detenendo un imponente armamentario nucleare  .. non ha sottoscritto il trattato di non
proliferazione delle armi atomiche ( coerentemente con la negazione di possederne )  *******

Per le esposte ragioni, i sottoscritti chiedono che la Procura della Repubblica competente .. voglia accertare
-se  Alenia Aermacchi ha chiesto l'autorizzazione ai ministeri competenti per la consegna dei due aerei
-in caso affermativo, come sia stato possibile concedere l'autorizzazione con l'azione militare in atto a Gaza
e se l'autorizzazione non sia stata ottenuta con mezzi illeciti, anche alla luce delle precedenti indagini della Procura di Busto Arsizio che hanno coinvolto Finmeccanica e Agusta Westland per ipotesi di corruzione
-in caso negativo, vorrà il magistrato valutare se procedere nei confronti della Alenia Aermacchi e dei suoi responsabili in relazione alle fattispecie di cui agli artt. 23 e seguenti L.185/90 ( falsità di atti e commercio non autorizzato).

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