ROMA - Oggi 5 agosto un gruppo di antifascisti e antifasciste di roma
solidali con la palestina è andato a trovare i lavoratori e le
lavoratrice della società di informatica HP per denunciare la connivenza
dell’azienda con l’occupazione e l’apartheid che lo Stato d’Israele
perpetra da 66 anni sulla popolazione palestinese. L’HP è infatti
complice nella fornitura di servizi di controllo ai check point,
fornisce sistemi informatici all’esercito e alla marina israeliana,
realizza carte biometriche per la schedatura di chi vive in Israele e in
Palestina. Oggi è un mese dall’inizio dei bombardamenti dello stato
d’Israele sulla popolazione inerme di Gaza. E’ anche un mese in cui in
tutto il mondo si stanno svolgendo manifestazioni di solidarietà alla
resistenza palestinese. Manifestazioni che si stanno concretizzando
anche in azioni di protesta e boicottaggio. A Birmingham questa mattina
hanno occupato la fabbrica della Elbit, produttrice di armi israeliane,
in Italia lanciamo una campagna di boicottaggio dei prodotti della HP,
computer, stampanti, scanner finchè la multinazionale non romperà ogni
contratto ed ogni fornitura a chi opprime, uccide e imprigiona la
popolazione palestinese.
no agli accordi militari tra italia e israele
rifiuta l’apatheid
rifiuta l’apatheid
antifascisti e antifasciste
Shenstone (GB) - Alle prime ore di questa mattina un gruppo di attivisti per la
Palestina ha occupato una fabbrica di armi israeliana situata a
Shenstone, cittadina inglese tra Lichfield e Birmingham. Si tratta della
UAV Engines Limited, compagnia registrata con marchio britannico ma di
proprietà della Elbit System, la più grande produttrice di armi
israeliana e maggior fabbricatrice di droni a livello mondiale.
Intorno
alle 5 di mattina un gruppo di 12 attivisti del London Palestine Action
Network ha chiuso tutti gli ingressi principali dell'edificio e
raggiunto il tetto della fabbrica dal quale hanno calato un grosso
striscione con scritto "UK: basta armare Israele" ed esposto un altro
più piccolo che recita "Elbit arma, Israele uccide". La polizia ha
chiuso la strada in cui si trova la UAV e sta cercando di entrare
nell'edificio ma gli attivisti hanno fatto sapere di voler rimanere sul
tetto il più a lungo possibile e di chiedere la chiusura permanente
della fabbrica e la fine di ogni forma di commercio o cooperazione
militare tra l'Inghilterra e Israele.
L'occupazione arriva
all'indomani della promessa da parte del governo inglese (che
attualmente, grazie a una serie di accordi, guadagna lauti profitti dal
commercio di armi con Israele) di voler aprire un'inchiesta per sapere
se gli armamenti che vengono esportati in Israele siano utilizzati
nell'attuale offensiva contro Gaza. Ma è certo che la UAV Engines
Limited ha un ruolo di rilievo nel massacro dei palestinesi: già nel
2009 Amnesty International ha denunciato l'utilizzo dei droni prodotti
dalla fabbrica anglo-israeliana per uccidere civili durante l'operazione
Piombo Fuso e per questo in anni precedenti la compagnia di Shenstone è
già stata più volte oggetto di denunce, azioni dimostrative e
boicottaggi.
Dall'inizio dell'operazione "Protective Edge" la
Elbit ha incrementato del 6% i propri profitti, portando la propria
produzione al più alto livello dal 2010.
Questa mattina gli
attivisti del London Palestine Action hanno quindi voluto denunciare la
complicità del governo inglese nel massacro di Gaza: una complicità che
si esprime non solo nell'appoggio internazionale a Israele espresso dal
Regno Unito (solo pochi giorni fa il premier Cameron aveva ribadito il
diritto all’autodifesa da parte di Israele, descrivendo il lancio dei
razzi palestinesi come un crimine contro l’umanità) ma anche in un
commercio sporco del sangue delle 1800 vittime che Israele ha causato
nell'ultimo mese di raid su Gaza.
FRANCIA - Attivisti per la Palestina occupano in massa Carrefour. Qui sotto il video e qui 1000 altre ragioni per coicottare il Carrefour anche qui in Italia.
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