sabato 9 agosto 2014

pc 9 agosto - E' proprio vero - l'assassino torna sempre sul luogo del delitto- e così la belva imperialista USA torna in Irak...

e lo fà alla vigilia del suo primo genocidio di massa, il 9 agosto 1944, quando a distanza di 3 giorni da Hiroshima semina morte e distruzione a Nagasaki


Iraq, bombe Usa: ‘Eliminati i terroristi’. Biden: ‘L’Isis minaccia per gli iracheni’
Il Pentagono ha confermato che gli Usa hanno condotto due nuovi attacchi aerei in Iraq contro obiettivi dello Stato islamico (Isis), sostenendo che sono stati "eliminati dei jihadisti". La Casa Bianca nega di voler inviare truppe di terra. Obama: "Bisogna prevenire un genocidio"



L’America è tornata a bombardare l’Iraq. È la seconda notte che gli aerei statunitensi sorvolano il territorio dell’Isis, l’autoproclamato califfato islamico che dal nord dell’Iraq sconfina in Siria. “Uccisi dei terroristi“, ha dichiarato il Pentagono, dopo aver confermato che gli Usa hanno fatto due nuovi attacchi aerei contro obiettivi mirati. Sono almeno tre i raid americani confermati dal Pentagono. Il primo nella mattinata di venerdì, quando alle 6.45 del mattino, ora di Washington, due aerei caccia FA 18 hanno sganciato bombe da 500 pound l’una (226 chilogrammi) contro l’artiglieria e un camion dello Stato islamico, vicino Arbil. Ma nella serata di venerdì arriva la conferma di altri due bombardamenti. Il primo raid è stato condotto poco dopo le 10 (le 16 in Italia) da un drone contro una postazione di artiglieria da dove i jiahisti sparano contro le forze curde; il secondo è avvenuto circa un’ora dopo quando due caccia hanno colpito un convoglio di sette auto e un mortaio vicino a Erbil. In entrambi i raid sono state sganciate 8 bombe. Continua il lancio aereo anche di aiuti umanitari per i migliaia di profughi intrappolati nella montagne del Sinjar, le ultime attaccate dal Califfo.
Continua quindi l’operazione autorizzata dal presidente Barack Obama contro le roccaforti dello Stato islamico, l’esercito jihadista che messo in fuga oltre migliaia di civili - tra i quali molti cristiani – e minaccia la regione autonoma del Kurdistan, dove hanno cercato rifugio i civili delle minoranze religiose perseguitate dal Califfo. Il presidente americano Obama insiste però sul fatto che non invierà truppe di terra in Iraq e che la strategia militare punta a contenere, non a distruggere il gruppo dello Stato islamico che ora controlla il nord del Paese.”L’Isis rappresenta una minaccia per tutti gli iracheni”, lo ha detto il vice presidente americano, Joe Biden, durante un colloquio telefonico con il neo eletto presidente dell’Iraq, il curdo Fouad Masum. Biden ha ribadito l’impegno del presidente americano di assistere e proteggere i civili iracheni intrappolati sul monte Sinjar, e l’importanza di formare un nuovo governo.


Nessun commento:

Posta un commento