Iraq, bombe Usa: ‘Eliminati i
terroristi’. Biden: ‘L’Isis minaccia per gli iracheni’
Il Pentagono ha confermato che gli Usa hanno condotto
due nuovi attacchi aerei in Iraq contro obiettivi dello Stato islamico (Isis),
sostenendo che sono stati "eliminati dei jihadisti". La Casa Bianca
nega di voler inviare truppe di terra. Obama: "Bisogna prevenire un
genocidio"
L’America è
tornata a bombardare l’Iraq. È la seconda notte che gli aerei statunitensi
sorvolano il territorio dell’Isis, l’autoproclamato califfato islamico che dal
nord dell’Iraq sconfina in Siria. “Uccisi dei terroristi“, ha dichiarato
il Pentagono, dopo aver confermato che gli Usa hanno fatto due nuovi
attacchi aerei contro obiettivi mirati. Sono almeno tre i raid
americani confermati dal Pentagono. Il primo nella mattinata di venerdì, quando
alle 6.45 del mattino, ora di Washington, due aerei caccia FA
18 hanno sganciato bombe da 500 pound l’una (226 chilogrammi) contro
l’artiglieria e un camion dello Stato islamico, vicino Arbil. Ma nella serata
di venerdì arriva la conferma di altri due bombardamenti. Il primo
raid è stato condotto poco dopo le 10 (le 16 in Italia) da un drone
contro una postazione di artiglieria da dove i jiahisti sparano contro le forze
curde; il secondo è avvenuto circa un’ora dopo quando due caccia hanno
colpito un convoglio di sette auto e un mortaio vicino a Erbil. In entrambi i
raid sono state sganciate 8 bombe. Continua il lancio aereo anche di aiuti
umanitari per i migliaia di profughi intrappolati nella montagne del
Sinjar, le ultime attaccate dal Califfo.
Continua
quindi l’operazione autorizzata
dal presidente Barack Obama contro le roccaforti dello Stato islamico, l’esercito jihadista che messo in
fuga oltre migliaia di civili - tra i quali molti cristiani – e
minaccia la regione autonoma del Kurdistan, dove hanno cercato rifugio i civili
delle minoranze religiose perseguitate dal Califfo. Il presidente
americano Obama insiste però sul fatto che non invierà truppe di terra
in Iraq e che la strategia militare punta a contenere, non a distruggere il
gruppo dello Stato islamico che ora controlla il nord del Paese.”L’Isis
rappresenta una minaccia per tutti gli iracheni”, lo ha detto il vice
presidente americano, Joe Biden, durante un colloquio telefonico con il
neo eletto presidente dell’Iraq, il curdo Fouad Masum. Biden ha ribadito
l’impegno del presidente americano di assistere e proteggere i civili iracheni
intrappolati sul monte Sinjar, e l’importanza di formare un nuovo governo.
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