Contro i ladri di democrazia e il parlamento dei nominati, per riforme che facciano contare i cittadini – Firma la petizione
- consentono a un pugno di capi-partito di continuare a nominarsi i deputati a propria immagine e somiglianza (con le liste bloccate per la Camera), addirittura aboliscono l’elezione dei senatori (scelti dalle Regioni fra consiglieri e sindaci, ridotti a un ruolo decorativo e per giunta blindati con l’immunità-impunità) e tagliano fuori i partiti medio-piccoli (con soglie di sbarramento abnormi);
- trasformano il Parlamento nello zerbino di un premier-padrone, “uomo solo al comando” senza controlli né contrappesi, con una maggioranza spropositata che gli permette di scegliersi un presidente della Repubblica e di influenzare pesantemente la Corte costituzionale, il Csm, la magistratura e l’informazione televisiva e stampata;
- espropriano i cittadini dei residui strumenti di democrazia diretta: i referendum (non più 500mila, ma addirittura 800mila firme) e le leggi di iniziativa popolare (non più 50mila, ma addirittura 250mila firme).
DICIAMO NO ALLA SVOLTA AUTORITARIA, come i migliori costituzionalisti italiani hanno definito il combinato disposto delle due controriforme, ispirate – consapevolmente o meno – al “Piano di Rinascita Democratica” della loggia P2 di Licio Gelli.
DICIAMO SI’ A UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA
e vi chiediamo di sostenere solo riforme istituzionali che rispettino
lo spirito dei Padri Costituenti del 1946-48: restituendo ai cittadini
il diritto di scegliersi i parlamentari e coinvolgendoli nella cosa
pubblica; tutelando le minoranze e le opposizioni; allargando gli spazi
di partecipazione diretta alla formazione delle leggi; limitando
l’immunità parlamentare alle opinioni espresse e ai voti dati e abolendo
i privilegi impunitari in materia di arresti,
intercettazioni e perquisizioni; combattendo i monopòli e i conflitti di
interessi, specie nel mondo della televisione e della stampa; ampliando
l’indipendenza e l’autonomia dei poteri di controllo, dalla
magistratura all’informazione.Antonio Padellaro, Marco Travaglio, Peter Gomez, la redazione del Fatto Quotidiano, Sandra Bonsanti, Lorenza Carlassare, Gian Carlo Caselli, Roberta De Monticelli, Gianni Ferrara, Gian Andrea Piccioli, Stefano Rodotà, Salvatore Settis, Barbara Spinelli, Maurizio Viroli, Marco Vitale, Sabina Guzzanti, Franco Battiato, Maurizio Crozza, J-Ax (Alessandro Aleotti), Sabrina Ferilli, Francesco Sylos Labini, Maurizio Maggiani, Vauro Senesi, Francesca Neri, Oliviero Toscani, Salvatore Borsellino.
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