domenica 3 agosto 2014

pc 3 agosto - "RITIRO"... MA DOPO AVER DISTRUTTO IL POPOLO DI GAZA! SERVE UNA MOBILITAZIONE ININTERROTTA AL FIANCO DELLA PALESTINA

GAZA - "Entro 24 ore tutti i tunnel dei terroristi da Gaza a Israele saranno distrutti. In quel momento, inizierà un ritiro parziale delle truppe israeliane dai centri abitati della Striscia". A dirlo è Haaretz, quotidiano israeliano con molte fonti nel governo di Tel Aviv...
Ma Netanyahu: "Avanti fino alla fine".  In serata, però, il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa non ha accennato minimamente a un ritiro dalla Striscia. E il ministro della Difesa Yaalon: "L'offensiva andrà avanti per ancora molto tempo, fino a quando non avremo raggiunto i nostri obiettivi..."
(Da Repubblica) 

E sia ieri che questa mattina ancora 78 palestinesi sono stati uccisi!

Quello che è in corso è un genocidio che vuole portare i palestinesi 60 anni indietro e forse più, cancellarlo come popolo. E non si fermerà fino al raggiungimento di questo obiettivo. Solo la Resistenza armata, ma del popolo palestinese, potrà fermarlo.
Ciò che va avanti è il più grande crimine dell'umanità dopo l'Olocausto nazista, anche se l'imperialismo, in particolare Usa, ha commesso tanti altri crimini con centinaia di migliaia di morti.
Sono le motivazioni concentrate che armano la mano dello Stato di Israele a farne un crimine contro l'umanità di stampo nazista. E' ben oltre 'Piombo fuso' e i precedenti massacri dello Stato di Israele.
E' un problema di vita o di morte per il popolo palestinese; ed è un problema di vita o di morte per la lotta dei proletari e dei popoli di tutto il mondo.

Esiste una mobilitazione nazionale e internazionale, e si stanno mobilitando tanti intellettuali e specialisti, medici, democratici nel mondo - e anche se su questo viene ben poco sulla stampa e nelle televisioni.
Ma pur tenendo conto del silenzio e dell'informazione controllata dall'imperialismo siamo di fronte ad una mobilitazione assolutamente inadeguata al crimine in corso. E questo soprattutto per l'esistenza in coloro che sono contro questo crimini dell'altrettanto criminale teoria dei due Stati e dell'equidistanza, oltre che di quel malinteso senso, originato dall'Olocausto nazista, che giustificherebbe che lo Stato di Israele, le sue lobby internazionali, le sue sinagoghe, i suoi intellettuali, cultura di regime siano una sorta di “santuario inattaccabile”.
Questo ora non può valere più!

Lo Stato di Israele vuole andare a fondo. L'imperialismo Usa ed europeo lo proteggono e difendono e l'Onu non è in grado neanche di ottenere ipocrite tregue umanitarie.
Tocca, quindi, ai comunisti, al movimento operaio e popolare, a tutte le forze progressiste nel mondo scendere in campo in un gigantesco movimento che ora fermi la mano genocida dello Stato di Israele, e poi vada a fondo per mettere in discussione tutto ciò che ha permesso ad Israele di arrivare fino a questo punto.
Serve una mobilitazione nazionale senza interruzione.
Siamo perchè si coalizzino in seno a queste mobilitazioni nazionali legami più forti con la Resistenza palestinese.

Proletari comunisti - PCm è sostenitore della guerra di popolo e difende in questo momento le forze che contrastano anche militarmente l'aggressione israeliana, in particolare Hamas e Fplp.
Proletari comunisti appoggia tutte le iniziative volte a colpire lo Stati sionista, l'imperialismo Usa, i legami e gli interessi economici e militari di tutti i governi imperialisti filo israeliano.

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