giovedì 15 maggio 2014

pc 15 maggio - Erdogan fascista assassino! Rivolta operaia e popolare in Turchia contro la strage della miniera


da contropiano

..... il numero dei morti estratti finora dalle gallerie della miniera di lignite di Soma è arrivato a quota 282. Ma il bilancio è destinato a salire, e di molto, man mano che i soccorritori continuano a scavare nei cunicoli invasi dal micidiale fumo causato da un incendio scoppiato per un corto circuito che ha trasformato la miniera in una trappola per le centinaia di operai che martedì sera erano al lavoro in quello che il governo turco, solo poche settimane fa, aveva definito un ‘gioiello’ dell’industria mineraria, rifiutando di avviare una seria inchiesta sulle condizioni in cui erano costretti a lavorare centinaia di uomini, compresi alcuni ragazzi appena adolescenti.
Non si sa neanche quante siano le potenziali vittime, visto che ufficialmente al momento del boato i lavoratori all’opera nelle gallerie erano 598, numero che però, secondo altre stime più realistiche che tengono conto degli irregolari non registrati, potrebbe salire a quasi 800 persone.
 numerose manifestazioni indette in tutto il paese..... il premier arrivato a Soma è stato circondato la folla ha preso a calci e a pugni la sua automobile e costringendolo a rifiugiarsi in un minimarket mentre la folla gridava ‘dimissioni’ e ‘assassino’, la moglie del principale imprenditore del settore minerario di Soma lavora per il partito liberal-islamista. Poco dopo la tragedia, dicono fonti locali, il padrone dell’azienda e la moglie sarebbero entrambi fuggiti dalla città per evitare la rabbia della popolazione.
Il criminale Erdogan durante la conferenza stampa di ieri sul luogo della strage ha avuto il coraggio di affermare che “Nella letteratura c’è una cosa chiamata incidente sul lavoro e succede anche in altri posti”. Una sbrigativa e intollerabile autoassoluzione per sè e per il partito di governo che ha rinfocolato una protesta popolare partita già in mattinata ad Ankara e subito repressa dalla polizia che ha attaccato con gas e idranti gli studenti dell’università Odtu che sfilavano in corteo diretti alla sede del ministero per l’Energia.
La miniera continua a bruciare, rendendo molto difficile il recupero degli altri cadaveri e di sempre più improbabili sopravvissuti. Alle critiche sulla mancata sicurezza dell’impianto e sulle condizioni di vera e propria schiavitù alla quale erano obbligati i lavoratori, si sommano le denuncie sulla cattiva gestione dei soccorsi vista la mancanza, per molte ore, di un bilancio delle vittime realistico e del fatto che l’ospedale di Soma non era attrezzato per trattate le ustioni.
           
E così le proteste si sono rafforzate e proprio a Soma alcune centinaia di persone questa mattina hanno assaltato la sede del Partito della Giustizia e dello Sviluppo, contro il quale ieri sera migliaia di persone sono scese in piazza nel centro di Istanbul, resistendo all’aggressione dei reparti antisommossa e ingaggiando con gli agenti, che hanno fatto ampio uso di idranti, lacrimogeni e pallottole di gomma, una battaglia durata per ore. Numerosi i manifestanti  feriti, alcuni gravemente, e quelli arrestati nel corso degli scontri su via Istiklal e i quartieri adiacenti. Gli attivisti anti-Erdogan hanno anche lanciato un appello ai cittadini chiedendo loro di sdraiarsi per terra nelle stazioni della metropolitana e per le strade per ricordare le vittime bloccate sotto terra.
1calciIntanto sulla rete, nonostante la ferrea censura imposta dal regime turco, hanno cominciato a girare le immagini che mostrano le guardie del corpo di Erdogan picchiare selvaggiamente ieri a Soma alcuni dei parenti delle vittime che contestavano il premier. Particolamente scalpore ha destato l’istantanea di un consigliere di Erdogan immortalato mentre prende a calci un abitante inferocito tra l'altro già bloccato a terra dai poliziotti.
Ora il governo, nel tentativo di far leva sull'orgoglio nazionale per sviare il malcontento popolare, ha rifiutato i soccorsi offerti da numerosi paesi europei e non.
(da marco santopadre- contropiano)

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