Il decreto Lupi. Da via dei Fori imperiali, angolo piazza
Venezia, proprio dove ieri erano state montate (e poi levate) le tende per
protesta, si è mossa la manifestazione.
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"Questo decreto uccide il diritto alla casa nel nostro Paese - commenta in marcia Paolo Di Vetta, uno dei leader dei Blocchi precari metropolitani - ci sono centinaia di sfratti e 100mila appartamenti vuoti in questa città e non se ne può più. Non si sta facendo nulla per l'emergenza abitativa. Ora andiamo al Senato perché vogliamo vedere in faccia i senatori che voteranno questo decreto".
... un gruppo di ragazzi si era presentato all'iniziativa 'Garanzia giovani' a Porta Futuro per contestare il ministro. Una ventina di loro sono stati identicati dalla polizia. "Volevamo entrare con il nostro striscione '#stopjobsact. Reddito, welfare, diritti per tutti' ma c'era - spiega Daniele, uno studente- un cordone di forze dell'ordine imponente, davvero eccessivo. Non ci hanno fatto entrare e venti/venticinque di noi, compreso io stesso, siamo stati identificati dalla polizia.
Il corteo del 17 maggio.
I promotori avevano richiesto che il corteo potesse sfilare sotto le sedi della Cassa Depositi e Prestiti e del Ministero delle Finanze, "due luoghi simbolo - hanno spiegato - delle privatizzazioni,della precarizzazione del mercato del lavoro e in generale della mercificazione dei beni comuni. Nonostante le garanzie fornite rispetto alle modalità pacifiche del corteo, la Prefettura in particolare si ostina a respingere la richiesta per cui ad oggi la manifestazione risulta autorizzata ma non prevede il passaggio sotto i due luoghi simbolici". E i promotori ritengono che su tale decisione pesi l'intervento del Ministero dell'Interno, e in particolare di Alfano, che "più volte nelle ultime settimane ha annunciato provvedimenti tramite i quali restringere le possibilità di manifestazione". Proprio il ministro ha ribadito oggi a T9 che a breve presenter il piano per Roma sicura: tra le misure, di certo una sui cortei.
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