giovedì 15 maggio 2014

pc 15 maggio - Renzi a Palermo: ultimo spot elettorale... andato a male

Renzi ci ha provato, con uno spot elettorale dell'ultima ora, a giocarsi le ultime carte della campagna elettorale, anche con la piazza siciliana, e ieri a Palermo il suo partito, il Pd ha provato a mettere su uno spettacolino per gli amici e i parenti (tanto tanto serpenti), ma anche per tanti altri partiti, in omaggio alle larghe intese che oramai dilagano dappertutto.

Riportiamo un pezzo impietoso del quotidiano La Repubblica: "Nel mezzo della piazza c'è il popolo vecchio e nuovo del Pd, con tanti riciclati, i transfughi,i nuovi acquisti, tra cui quelli del Mov139 [del sindaco Orlando] in transito verso il Pd… Ma ci sono anche consiglieri provinciali ex Mpa, ex Udc e gruppi riconoscibili di dipendenti regionali ex cuffariani ed ex lombardiani, e interi staff degli assessori di Crocetta… In prima fila osserva tutti, sigaro in bocca, un vecchio big della vecchia guardia, Mirello Crisafulli [indagato per vicinanza ad un boss mafioso di Enna] che non ha dubbi: "La nostra piazza è molto più piena di quella dell'amico Grillo". Oltre alla  gente attratta dalla curiosità, qui c'è tutto il partito, è presente tutto il nostro elettorato in modo massiccio [bella gaffe, tutto l'elettorato!]." e l'articolo continua "… c'è Michele Cimino, ex sodale di Miccichè in Grande Sud, oggi portavoce dei Moderati per la Sicilia, federati col Pd… con lui c'è il 'camerata' Tortorici, ex consigliere comunale di An che si definisce 'uomo di tutte le stagioni'… in piazza, oltre a tanta gente comune, c'è molta borghesia palermitana, imprenditori, architetti, ingegneri, docenti universitari… 'Il Pd è presente in gran numero. Ma c'è anche molta gente che in genere non si vede, che odora o subodora il potere – afferma l'ex deputato Tonino Russo… C'è il presidente dell'Enac Vito Riggio… c'è tutto il gruppo di Articolo 4 con Leanza [ex Dc, ex Mpa]… Marco Zambuto, ex centrodestra, ora in quota Renzi…"

Ci ha provato come ci aveva provato Grillo, che infatti è stato il convitato di pietra dello show; Renzi infatti ha addirittura trasformato queste elezioni in un referendum tra lui e Grillo! si sente obbligato a rincorrerlo dato che i sondaggi lo danno per avvantaggiato.
Ma come Grillo così Renzi si è dovuto accontentare di una piazza semivuota, nonostante le previsioni degli organizzatori, con pullman da tutta la Sicilia, avranno messo insieme contando tutti i curiosi palermitani circa duemila persone.
Non gli è andata bene, in questa piazza che avevano provato a blindare, perché anche se da lontano si sono sentiti i fischi e le urla di chi è andato a contestare la manifestazione, (purtroppo in questa occasione noi non siamo riusciti ad organizzare una accoglienza più "calorosa") e Renzi infatti ha preferito andare veloce e in un quarto d'ora, visto anche che l'adunata oceanica non c'è stata, ha concluso con gli inutili slogan, sui fondi europei (dei quali non dice mai che sono solo una parte dei soldi già tolti alle masse popolari italiane e versate nelle casse europee), sull'occupazione giovanile (mentre aumentano i giovani disoccupati!), sulla scuola (mentre il governo continua a tagliare i fondi), sulla mafia: le "persone che combattono per la legalità meritano il nostro rispetto"(!) accidenti che grande discorso! Era meglio stare zitto.

Riportiamo l'articolo de La Repubblica Palermo

Renzi, applausi e fischi in piazza. Poi bagno di folla e selfie sotto il palco. Una sfida a Grillo e ai contestatori. Venti minuti di comizio appassionato, per il premier Matteo Renzi in piazza Politeama. Molta gente, non moltissima, e fra tante bandiere del Pd alcuni gruppi organizzati in rappresentanza di No Muos, movimento disoccupati, comitato "Prendo casa Palermo", centro sociale Anomalia che non hanno smesso di fischiare e gridare "buffone" e "vergogna". A protestare anche una delegazione di dipendenti della sede Rai.
Ma Renzi non si è perso d'animo. Ed ha portato avanti un discorso centrato sulle opportunità derivanti dai fondi europei e sulla sfida a 5stelle. "Le prossime elezioni europee del 25 maggio sono un referendum fra la nostra Italia o l'Italia di Beppe Grillo, fra chi offende e chi spera".
"L'Italia i soldi li avrebbe, avrebbe 183 miliardi di euro che non spendiamo per colpa nostra", ha detto Renzi riferendosi ai fondi della nuova programmazione europea e alle risorse statali. "Abbiamo un'infrastruttura primaria: gli asili nido. Il paese ha come obiettivo il 33% e la media nazionale è al 13,6, la Sicilia appena al 5,4. Quella degli asili nido è un'assoluta priorità. Se noi non raddoppiamo i dati degli asili nido in Sicilia, che vuol dire investimento nei servizi, non saremo credibili. Bisogna portare avanti la lotta alla dispersione scolastica, che qui è al 25%, il tempo pieno nelle scuole, l'investimento nei progetti per l'inclusione di giovani a rischio".
Poi un riferimento agli eroi dell'antimafia: "Mentre atterravo in quest'aeroporto che porta due nomi, quelli di Falcone e Borsellino che sono simbolo di legalità e martirio, ho pensato a quando a Genova sono andato ad inaugurare una scuola intitolata a Emanuela Loi. Queste persone che combattono per la legalità meritano il nostro rispetto".

"Non ci fermeremo", ha detto infine Renzi rivolgendosi ai contestatori. E dopo il comizio è sceso dal palco per stringere le mani ai simpatizzanti che erano nelle prime file del pubblico. Il giro si è trasformato in un bagno di folla, abbracci e anche baci sulle guance di molti di quelli assiepati dietro le transenne in piazza Castelnuovo. Poi, si è anche "concesso" a selfie fotografici insieme a numerosi giovani presenti. "Presidente, sono laureata e non ho un lavoro. Cosa può fare per questo Paese?", gli ha chiesto una ragazza. Renzi l'ha ascoltata, le ha stretto la mano e le ha chiesto quanti anni avesse. Prima di chiudere la tappa palermitana, il primo comizio in piazza nel Mezzogiorno in vista delle Europee che, ha lasciato intendere, saranno un "ballottaggio" fra il Pd e Grillo.

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