Renzi ci ha provato, con uno spot elettorale dell'ultima
ora, a giocarsi le ultime carte della campagna elettorale, anche con la piazza
siciliana, e ieri a Palermo il suo partito, il Pd ha provato a mettere su uno
spettacolino per gli amici e i parenti (tanto tanto serpenti), ma anche per
tanti altri partiti, in omaggio alle larghe intese che oramai dilagano
dappertutto.
Riportiamo un pezzo impietoso del quotidiano La Repubblica: "Nel
mezzo della piazza c'è il popolo vecchio e nuovo del Pd, con tanti riciclati, i
transfughi,i nuovi acquisti, tra cui quelli del Mov139 [del sindaco Orlando] in
transito verso il Pd… Ma ci sono anche consiglieri provinciali ex Mpa, ex Udc e
gruppi riconoscibili di dipendenti regionali ex cuffariani ed ex lombardiani, e
interi staff degli assessori di Crocetta… In prima fila osserva tutti, sigaro
in bocca, un vecchio big della vecchia guardia, Mirello Crisafulli [indagato
per vicinanza ad un boss mafioso di Enna] che non ha dubbi: "La nostra
piazza è molto più piena di quella dell'amico Grillo". Oltre alla gente attratta dalla curiosità, qui c'è tutto
il partito, è presente tutto il nostro elettorato in modo massiccio [bella
gaffe, tutto l'elettorato!]." e l'articolo continua "… c'è Michele
Cimino, ex sodale di Miccichè in Grande Sud, oggi portavoce dei Moderati per la
Sicilia, federati col Pd… con lui c'è il 'camerata' Tortorici, ex consigliere
comunale di An che si definisce 'uomo di tutte le stagioni'… in piazza, oltre a
tanta gente comune, c'è molta borghesia palermitana, imprenditori, architetti,
ingegneri, docenti universitari… 'Il Pd è presente in gran numero. Ma c'è anche
molta gente che in genere non si vede, che odora o subodora il potere – afferma
l'ex deputato Tonino Russo… C'è il presidente dell'Enac Vito Riggio… c'è tutto
il gruppo di Articolo 4 con Leanza [ex Dc, ex Mpa]… Marco Zambuto, ex
centrodestra, ora in quota Renzi…"
Ci ha provato come ci aveva provato Grillo, che infatti è
stato il convitato di pietra dello show; Renzi infatti ha addirittura
trasformato queste elezioni in un referendum tra lui e Grillo! si sente
obbligato a rincorrerlo dato che i sondaggi lo danno per avvantaggiato.
Ma come Grillo così Renzi si è dovuto accontentare di una
piazza semivuota, nonostante le previsioni degli organizzatori, con pullman da
tutta la Sicilia, avranno messo insieme contando tutti i curiosi palermitani circa
duemila persone.
Non gli è andata bene, in questa piazza che avevano provato
a blindare, perché anche se da lontano si sono sentiti i fischi e le urla di
chi è andato a contestare la manifestazione, (purtroppo in questa occasione noi
non siamo riusciti ad organizzare una accoglienza più "calorosa") e
Renzi infatti ha preferito andare veloce e in un quarto d'ora, visto anche che
l'adunata oceanica non c'è stata, ha concluso con gli inutili slogan, sui fondi
europei (dei quali non dice mai che sono solo una parte dei soldi già tolti
alle masse popolari italiane e versate nelle casse europee), sull'occupazione
giovanile (mentre aumentano i giovani disoccupati!), sulla scuola (mentre il
governo continua a tagliare i fondi), sulla mafia: le "persone che
combattono per la legalità meritano il nostro rispetto"(!) accidenti che
grande discorso! Era meglio stare zitto.
Riportiamo l'articolo de La Repubblica Palermo
Renzi, applausi e fischi in piazza. Poi bagno di folla e
selfie sotto il palco. Una sfida a Grillo e ai contestatori. Venti minuti di
comizio appassionato, per il premier Matteo Renzi in piazza Politeama. Molta
gente, non moltissima, e fra tante bandiere del Pd alcuni gruppi organizzati in
rappresentanza di No Muos, movimento disoccupati, comitato "Prendo casa
Palermo", centro sociale Anomalia che non hanno smesso di fischiare e
gridare "buffone" e "vergogna". A protestare anche una
delegazione di dipendenti della sede Rai.
Ma Renzi non si è perso d'animo. Ed ha portato avanti un
discorso centrato sulle opportunità derivanti dai fondi europei e sulla sfida a
5stelle. "Le prossime elezioni europee del 25 maggio sono un referendum
fra la nostra Italia o l'Italia di Beppe Grillo, fra chi offende e chi
spera".
"L'Italia i soldi li avrebbe, avrebbe 183 miliardi di
euro che non spendiamo per colpa nostra", ha detto Renzi riferendosi ai
fondi della nuova programmazione europea e alle risorse statali. "Abbiamo
un'infrastruttura primaria: gli asili nido. Il paese ha come obiettivo il 33% e
la media nazionale è al 13,6, la Sicilia appena al 5,4. Quella degli asili nido
è un'assoluta priorità. Se noi non raddoppiamo i dati degli asili nido in
Sicilia, che vuol dire investimento nei servizi, non saremo credibili. Bisogna
portare avanti la lotta alla dispersione scolastica, che qui è al 25%, il tempo
pieno nelle scuole, l'investimento nei progetti per l'inclusione di giovani a
rischio".
Poi un riferimento agli eroi dell'antimafia: "Mentre
atterravo in quest'aeroporto che porta due nomi, quelli di Falcone e Borsellino
che sono simbolo di legalità e martirio, ho pensato a quando a Genova sono
andato ad inaugurare una scuola intitolata a Emanuela Loi. Queste persone che
combattono per la legalità meritano il nostro rispetto".
"Non ci fermeremo", ha detto infine Renzi
rivolgendosi ai contestatori. E dopo il comizio è sceso dal palco per stringere
le mani ai simpatizzanti che erano nelle prime file del pubblico. Il giro si è
trasformato in un bagno di folla, abbracci e anche baci sulle guance di molti
di quelli assiepati dietro le transenne in piazza Castelnuovo. Poi, si è anche
"concesso" a selfie fotografici insieme a numerosi giovani presenti.
"Presidente, sono laureata e non ho un lavoro. Cosa può fare per questo
Paese?", gli ha chiesto una ragazza. Renzi l'ha ascoltata, le ha stretto
la mano e le ha chiesto quanti anni avesse. Prima di chiudere la tappa
palermitana, il primo comizio in piazza nel Mezzogiorno in vista delle Europee
che, ha lasciato intendere, saranno un "ballottaggio" fra il Pd e
Grillo.
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