Teatro operaio costruito all'Ilva di Taranto, con gli operai e familiari di operai morti, e che tornerà a Taranto, sicuramente in occasione della manifestazione nazionale della Rete per la sicurezza a marzo. Un teatro, un fronte culturale al servizio della lotta e dello sviluppo della coscienza di classe
Zam
Via Francesco
Olgiati
12,20143 Milano
ore
20.30
12,20143 Milano
“SE QUESTO E’ UN
OPERAIO,
VIAGGIO NELL’INFERNO
ILVA”
PERFORMANCE VIDEO -
TEATRALE
DI E CON ALESSANDRA MAGRINI
SUPPORTO TECNICO FRANCESCO MARCHESE
Lo spettacolo è ispirato alla
condizione degli operai dell'Ilva di Taranto. La performance è incentrata sulla
storia di una fabbrica in cui la totale mancanza di sicurezza sul lavoro,
l'inquinamento responsabile di morti precoci porta gli operai ad una riflessione
sul valore della vita umana, ma purtroppo solo dopo che loro stessi in prima
persona saranno rimasti vittime di questo meccanismo infernale. Tutto è avvolto
in un'atmosfera surreale, inoltre alcuni dei personaggi arrivano da pianeti
lontani e assumono sembianze da protagonisti di una fiaba nera.
Scritto, diretto e interpretato da lei
stessa, Se questo è un
operaio è stato realizzato
grazie all'appoggio, in termini di
documentazione della situazione in fabbrica, dello Slai Cobas Taranto oltre che
dei famigliari di alcuni operai morti per l'amianto o per infortuni suo lavoro.
Uno spettacolo asciutto, senza
strutture drammaturgiche che segue l'intento di riportare fedelmente "le voci operaie" raccolte
durante la preparazione. Un problema sempre attuale, portato in
scena prima che scoppiasse il fenomeno mediatico delle morti bianche in passato
ignorato dai mezzi d'informazione.
Lo spettacolo è ispirato alla
condizione degli operai dell'Ilva di Taranto. La performance è incentrata sulla
storia di una fabbrica in cui la totale mancanza di sicurezza sul lavoro,
l'inquinamento responsabile di morti precoci porta gli operai ad una riflessione
sul valore della vita umana, ma purtroppo solo dopo che loro stessi in prima
persona saranno rimasti vittime di questo meccanismo infernale. Tutto è avvolto
in un'atmosfera surreale, inoltre alcuni dei personaggi arrivano da pianeti
lontani e assumono sembianze da protagonisti di una fiaba…nera. Una
sperimentazione teatrale che proietta sul palco la dimensione umana degli operai
e le contraddizioni sociali che spingono troppo spesso al silenzio ed alla
sopportazione di condizioni di lavoro disumane.
I palesi omicidi bianchi e lo scempio
provocato alle vite non solo dei lavoratori ma anche alle famiglie che vivono a
ridosso delle polveri tossiche non sotterrate sono state intessute in un atto
unico suddiviso in 9 scene che gira su se stesso come una giostra di un
terrificante lunapark. Spunterà anche il pagliaccio assassino che fiero e
senz'anima vomiterà la sua ingordigia sul palco.
“Mi
sono avvicinata alla realtà dell'Ilva di Taranto con l'intento di costruire uno
spettacolo teatrale, è stato come fare un viaggio all'inferno da cui ne è
scaturita questa delirante performance della durata di un'ora
circa”
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