venerdì 1 febbraio 2013

pc 1 febbraio- processo NOTAV - CHI PROCESSA CHI ? - Gli imputati abbandonano l’aula. Carica della polizia

ci rivediamo il 14 febbraio ....massima solidarietà nazionale, la repressione non ferma la lotta, ma la alimenta !
proletari comunisti- PCm Italia

Torino, aula bunker carcere delle Vallette.
L’udienza di stamane presso l’aula bunker del carcere delle Vallette a danno dei 52 No Tav per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio ha visto, a pochi minuti dall’inizio, l’abbandono dell’aula da parte degli imputati/e a seguito di un comunicato letto nonostante le proteste del giudice.
Ecco il comunicato che  riporta le ragioni delle protesta:
“La scelta di spostare il processo in questa aula bunker è in sintonia con l’ondata repressiva sostenuta e legittimata dalla campagna mediatica finalizzata a demonizzare il movimento NO TAV, tentando di indebolirlo e isolarlo dalle lotte che attraversano il paese.
Trasferendo la sede del processo voi state tentando di rinchiudere la lotta NO TAV nella morsa della “pericolosità sociale” e delle emergenze.
Noi invece, rivendichiamo le pratiche della lotta ribadendo le ragioni che ci spingono a resistere contrastando chi vuole imporre il Tav militarizzandola valle con le conseguenti devastazioni umane, sociali e ambientali.
Le nostre ragioni restano vive, e la vostra scelta di trascinarci in questa aula bunker non ci impedirà di portarle avanti.
Per questo oggi scegliamo di abbandonare tutte/i quest’aula, lasciandovi soli nel vostro bunker.
Giù le mani dalla Valsusa!
Ora e sempre resistenza!”


I No Tav avevano cominciato a rumoreggiare dentro l'aula, che è stata costruita per ospitare i grandi processi di criminalità organizzata e terrorismo, perché - affermavano - alcuni dei loro compagni imputati non avevano ancora varcato i cancelli e l'udienza era cominciata senza di loro. Il presidente Bosio ha cominciato a fare l'appello senza badare alle proteste. Gli imputati hanno poi dato inizio alla lettura di un volantino. Subito dopo hanno lasciato l'aula e il tribunale ha proseguito l'udienza. All'esterno le proteste sono continuate perché la cancellata era rimasta chiusa e quindi una parte dei No Tav era dovuta restare all'interno del perimetro.Dopo aver marciato in corteo intorno alle mura del carcere, i manifestanti si sono avvicinati ai cancelli attraversando un campo e hanno battuto oggetti contro le sbarre metalliche. Alcuni hanno lanciato petardi e fumogeni verso i poliziotti schierati davanti, ma non c'è stato contatto. Intanto all'interno l'udienza è terminata con la riunificazione dei due processi ed il rinvio al 14 febbraio.

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