mercoledì 30 gennaio 2013

pc 30 gennaio - Lettera di Mauro Gentile, condannato per i fatti del 15 ottobre 2011


30 GENNAIO 2013

Compagne e compagni, il 7 gennaio sono stato condannato in primo grado a 6 anni di reclusione per gli scontri del 15 ottobre a Roma, premeditatamente ed ingiustamente. La macchina della repressione,ora, si accanisce ancora su di me, notificandomi un altro capo d'accusa...tentato omicidio nei confronti dello sbirro Tartaglione, conducente del blindato dato alle fiamme.

Ancora una volta,la borghesia imperialista, mette in risalto gli alti valori (da loro intesi), di mezzi blindati e divise, a scapito di chi ogni giorno deve fare i conti con la povertà e la dignità ormai persa, a causa dell'avidità bancaria che siede da troppi anni nelle aule del potere.

Un carabiniere asservito e ferito, vale molto di più delle centinaia di manifestanti col volto coperto di sangue....chi darà loro giustizia?

Un blindato, usato come mezzo per investire i manifestanti, vale 6 anni di reclusione.

Il giustizialismo perpetrato dalle varie magistrature, tende ad intimidire,con pene esemplari, tutti coloro che vogliono scendere nelle piazze per riappropriarsi dei diritti che, i soliti noti, hanno calpestato e stracciato.

Non ho fiducia nella giustizia italiana, giustizia sommaria costruita dentro palazzi che cospirano contro la sovranità del popolo, difendendo il capitale privato ed il potere monetario della BCE.

Quando a vincere è sempre l'ingiustizia, allora c'è dittatura, e la dittatura dei nostri tempi si chiama DEMOCRAZIA.

Io ho ripudiato la dittatura fascista, oggi ripudio la dittatura democratica, sperando che domani a governare il nostro paese ci sia il socialismo.

Ho sempre lottato, e sempre lotterò, affinchè il socialismo prenda potere, perchè solo tramite esso non esisteranno disuguaglianze sociali, ricchi e poveri, ingiustizie, sistema bancario privato, fascismo, ecc.

Oggi con la democrazia esiste l'esatto contrario del volere socialista e ne paghiamo le conseguenze: leggi fasciste applicate su compagni/e che manifestano il loro dissenso, speculazioni e appropriazioni di denaro pubblico da parte di privati e partiti, potere illimitato a banche e banchieri( quest'ultimi al governo tecnico), povertà assoluta, la nuove classe operaia è il precariato,il fascismo torna in auge, il servilismo becero delle forze dell'ordine che rimane sempre impunito, gli omicidi ( non suicidi ) di stato per mano di Equitalia, la mafia che ha il potere imprenditoriale sulle grandi opere inutili,e tanto altro ancora.

E in tutto questo, dov'è la democrazia?

Io, come tanti compagni e compagne, siamo il capro espiatorio del più grande fallimento che la storia ricordi....il capitalismo !

Paghiamo colpe che non abbiamo, affrontiamo processi sommari con accuse montate sul nulla, veniamo dipinti, dai tg e quotidiani di regime che hanno in mano il grosso dell'opinione pubblica, come devastatori della società civile.

Essere comunisti, antifascisti non è e non deve essere una colpa, ma questo è l'atteggiamento di chi ha gia giudicato me colpevole e chi mi ha accusato ingiustamente la seconda volta.

Sono orgoglioso di essere un antifascista, sono orgoglioso di avere migliaia di compagni e compagne che lottano al mio fianco, sono orgoglioso di tutti voi che non mi avete mai lasciato solo e ancor di più sono orgoglioso di far parte di un movimento che non ha paura di affrontare il nemico capitalista. La vittoria sarà nostra....grazie a tutti i compagni e le compagne !

Mauro Gentile

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