France : Manifestation à Lille pour Georges Abdallah
Quarante personnes, ont manifesté ce dimanche pour la libération de Georges Abdallah. La manifestation a traversé les marchés d’un quartier populaire de Lille avec de terminer devant la préfecture. Appel a été lancé pour le samedi suivant.pensiamo che come compagni di proletari comunisti dobbiamo dare l'adesione a questa campagna e costruire una mobilitazione
L'appello
Mobilitiamoci per Georges I. Abdallah!
Il 10 gennaio la corte d'appello di Parigi ha confermato il giudizio, emesso il 21 novembre 2012 dal tribunale per l'applicazione delle pene, favorevole alla liberazione di Georges I. Abdallah, condizionandola a un'ordinanza di espulsione verso il Libano. Ciò nonostante, il ministro dell'interno, il 14 gennaio, ha deciso di non firmare quest'ordinanza ritardando la liberazione del compagno. La decisione è stata rinviata al 28 gennaio.
Occorre ricordare che i vari governi francesi, succedutisi negli anni, si sono sempre opposti alla sua liberazione, che era giuridicamente possibile già dal 1999. A ciò va aggiunto che gli Usa e l'entità sionista hanno sempre esercitato pressioni sul loro alleato francese, "sconsigliando" il rilascio di Georges I.Abdallah, cosa avvenuta puntualmente anche in questi giorni.
Tutto ciò in un contesto in cui l'imperialismo francese ha un ruolo di primo piano, fra le potenze imperialiste, nelle politiche di aggressione militare contro i popoli oppressi. Un percorso fatto di oppressione e sangue, spesso celato da "ingerenza umanitaria": dalla criminale aggressione alla Libia al colpo di stato in Costa D'Avorio, dallo schieramento di truppe in Niger alle periodiche incursioni in Somalia, dal sostegno al regime fascista in Ciad alla balcanizzazione del Sudan. Ed è di questi giorni l'intervento militare in Mali, terzo produttore mondiale di oro e ricco di uranio, materia prima necessaria alla potenza nucleare francese. Per la borghesia imperialista francese si tratta di imporre manu militari i propri interessi economici strategici, per salvaguardare i propri interessi.
Sono chiare, secondo noi, le ragioni politiche alla base del prolungamento della detenzione del compagno.
Perché accade ciò? Perché Georges.I.Abdallah è un comunista libanese, che si è sempre battuto per la causa palestinese, ha aderito al FPLP ed è stato in prima fila nella lotta politico-militare nelle metropoli imperialiste. Viene arrestato nel 1984 in Francia e successivamente condannato all'ergastolo con
l'accusa di aver partecipato a due azioni, nel 1982, ad opera delle F.A.R.L. (Frazioni Armate Rivoluzionarie Libanesi) contro il colonnello Charles Ray, responsabile militare presso l'ambasciata americana a Parigi, e contro Yakov Barsimantov, responsabile del Mossad in Francia e alto funzionario dell'ambasciata sionista a Parigi. Anche in carcere il compagno ha continuato a lottare, fornendo preziosi contributi al dibattito per lo
sviluppo della lotta contro l'imperialismo, a fianco del proletariato, dei popoli oppressi e in solidarietà con gli altri prigionieri rivoluzionari.
Sono questi i veri motivi per cui Georges I. Abdallah non è stato ancora rilasciato!
Il movimento internazionale di solidarietà a Georges I. Abdallah, che in tutti questi anni ha sempre sviluppato un grande lavoro di mobilitazione e controinformazione, in queste settimane ha esteso e rilanciato l'iniziativa
in risposta alle decisioni assunte dal governo francese.Si sono svolti presidi e numerose manifestazioni in Francia, Libano, Giordania, a Gerusalemme e Ramallah. In Francia, quasi ogni giorno ne vengono organizzate: a Parigi, Lione, Marsiglia, Tolosa...
Il 19, a Parigi, il corteo che si avviava in direzione del ministero dell'interno è stato caricato dalla polizia e sono stati eseguiti decine di fermi e un arresto. Anche in Libano, a Beyrouth, i manifestanti si sono
scontrati con la polizia. Altre iniziative di solidarietà si sono svolte in Germania (Stoccarda), Belgio (Bruxelles) e sono in programma nei prossimi giorni decine e decine di altre mobilitazioni.
In Francia, così come negli altri paesi imperialisti, gli aspetti della repressione "interna" e della guerra sono legati fra loro, quindi, nostro compito è impegnarsi ad unire la lotta in solidarietà ai prigionieri rivoluzionari, come Georges I. Abdallah, alla lotta contro la guerra imperialista.
Noi pensiamo che anche qui in Italia si debba sviluppare una mobilitazione a sostegno di Georges I. Abdallah, contro la guerra e le politiche imperialiste. Invitiamo quindi i compagni a momenti di dibattito su questi temi e a costruire iniziative.
L'unica giustizia è quella proletaria !Libertà per Georges Ibrahim Abdallah !Contro la guerra imperialista a fianco dei popoli oppressi!
Compagni/e per la Costruzione del Soccorso Rosso in Italia
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