giovedì 31 gennaio 2013

pc 31 Gennaio- Ancora una volta Bersani contestato a Palermo





Un gruppo di lavoratori e studenti del Circolo di proletari comunisti, oggi pomeriggio a Palermo davanti al teatro Zappalà, è stato presente con uno striscione e diversi slogan a contestare P.L.Bersani e la sua "grande ammucchiata". Una contestazione all'ennesima visita indesiderata del candidato premier del PD ovvero del principale partito che ha sostenuto il governo anti-popolare Monti.

Noi boicottiamo (attivamente) queste elezioni perchè si svolgono sulla pelle dei lavoratori e sappiamo (perchè lo dicono loro stessi) che nessun passo indietro sarà fatto rispetto agli accordi presi con Monti...
probabilmente Monti sarà il capo del governo, chiunque vinca. 

  Detto questo, alla faccia dell'art. 21 della loro costituzione, che tra le sue righe recita " Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" siamo stati "minacciati dagli agenti della digos e come al solito rimaniamo in attesa delle "sostanziose multe" che ci propineranno con una scusa qualunque. Ci hanno filmato/fotografato com'è sono soliti fare i servi dello stato, questo non ha impedito una lunga denuncia sul ruolo del PD riguardo le politiche anti-popolari del governo, in particolare la riforma Fornero, l'attacco ai giovani con il taglio alla spesa sociale con gravi ricadute su istruzione e sanità, il ruolo del PD nello scandalo MPS, lo striscione recitava ironicamente sulla falsa riga delle dichiarazioni di Bersani in merito: "Non solo non vi votiamo! Vi sbraniamo".
denunciando l'atteggiamento intimidatorio della digos
E ancora è stato denunciato il PD in quanto partito della repressione da Torino (vedi le vicende circa la Tav e l'attivo squadrismo del servizio d'ordine di partito durante il corteo del primo maggio scorso) a Niscemi (sulla vicenda recente No Muos e le prese per i fondelli della Giunta Crocetta che dopo i grandi proclami di solidarietà ai cittadini quest'ultimi sono stati aggrediti dai soliti servi dello stato). Il partito che vota per la guerra e per l'acquisto di cacciabombardieri F-35. In breve il partito che ha le mani in pasta come tutti gli altri, altro che alternativa! Davanti tutto questo, le minacce di denunce e multe da parte della digos e del vice-questore appaiono ben poca cosa, è stato detto.

All'arrivo di Crocetta accompagnato da Lumia è partita una contestazione conto il neo-presidente della Regione e la sua "rivoluzione" che consiste nel disinteressarsi dei problemi dei lavoratori negando persino incontri come succede verso molte vertenze in corso. Poco dopo, all'arrivo di Bersani, un ondata di fischi e slogan hanno costretto il candidato premier a entrare in fretta e furia, come del resto ormai è abituato a questo tipo di accoglienze in Sicilia come in molte parti del paese. Il circolo continuerà con la campagna di boicottaggio elettorale attivo senza sconti per nessuno di questi personaggi responsabili dello scaricamento della crisi capitalista sulle spalle della maggior parte del popolo mentre loro contemporaneamente vivono nel lusso. la farsa elettorale va smascherata in quanto tale e contrastata con la lotta attiva per gettare le basi della costruzione del partito rivoluzionario, unica via per il cambiamento reale delle condizioni di vita di operai, lavoratori e masse popolari!





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