I
Dopo la decisione da parte della
giudice Todisco di marciare verso il fermo degli impianti, era
inevitabile una forte reazione dei lavoratori, a fronte del pericolo
effettivo di fermo della produzione e conseguenti ricadute sul
lavoro.
Alle reazioni delle prime ore, ispirate
principalmente dalla componente aziendalista filo Riva, con presidi
alla Direzione della fabbrica e lavoratori saliti sulla passerella
del camino, Fim e Uilm hanno fatto seguire sulla spinta di molti
operai, la dichiarazione 48 ore di sciopero, con blocchi stradali per
oggi e domani. La Fiom invece ha assunto una decisione filo-giudici
ma ha anche dichiarato di 'ritenere che le assicurazioni date da
Ferrante, di non immediati riflessi sull'attività e sui posti di
lavoro, sufficienti per non promuovere alcuna iniziativa di lotta'.
Una posizione quindi altrettanto
aziendalista.
Questa mattina 3mila operai hanno
scioperato al primo turno e bloccato via Appia e la SS 106 nelle
prossimità dello stabilimento. Una partecipazione quindi abbastanza
maggioritaria tra gli operai del 1° turno.Mentre si sviluppava
questo blocco è arrivato uno spezzone molto folto di alcune
centinaia di manifestanti raccolti intorno al Comitato cittadini e
lavoratori liberi e pensanti, di questi circa un centinaio erano
operai Ilva guidati dai leader naturali di questo comitato; Ranieri,
Battista, ecc.
Lo spezzone ha raggiunto il blocco con
due obiettivi giusti e uno totalmente sbagliato:
1- realizzare un confronto con gli
operai presenti al blocco
2- lottare insieme perchè l'avversario
sia padron Riva e che si faccia di più per bloccare la produzione;
3- ostentato in maniera arrogante e
aggressiva, è stato quello di pretendere l'immediato scioglimento
del blocco stradale perchè “danneggerebbe la città e i
cittadini”.
Quest'ultima posizione è apparsa di
stampo reazionario, antisciopero e antiblocco. Spesso e volentieri
gli operai quando hanno attuato scioperi hanno bloccato le strade
vicino alla fabbrica per renderlo più visibile e incisivo; inoltre,
il blocco vicino alla fabbrica incide poco sulla città. La pretesa,
quindi, di parlare a nome dei cittadini e di usare questo argomento
contro il necessario blocco in occasione dello sciopero rappresenta
una posizione di destra, per così dire di “ben pensanti”
piuttosto che di “liberi e pensanti”.
La posizione di contrapporre cittadini
a operai è una posizione dannosa e reazionaria alla lotta per il
lavoro e la salute. Una cosa è sostenere e battersi perchè gli
scioperi e i blocchi siano contro Riva e il governo, altra cosa è
invece usare argomenti sbagliati, quali quelli usati dal Comitato in
questa occasione.
Il confronto, invece, sviluppatosi a
livello di base a volte in forme aspre,tra operai presenti al blocco
e operai del Comitato è stato comunque utile, anche se l'argomento
sottointeso a questa discussione, e che gran parte del Comitato
sostiene, quello della chiusura dell'Ilva, così come l'altro
argomento altrettanto sbagliato che la colpa dei danni prodotti da
padron Riva sarebbe anche degli operai che si dovrebbero “scusare”
con la città, in questo confronto sono stati tenuti in sordina.
Nel corso del presidio ha parlato
dall'Apecar anche il segr. della Uilm che ha ribadito la posizione
attuale del sindacato che domanda maggiore impegno a Riva e chiede
maggior tempo alla Procura, e in ultima analisi si affida alle
decisioni del governo, proponendo per questo una manifestazione a
Roma.
Lo Slai cobas per il sindacato di
classe presente ai blocchi, come da comunicato che segue, ha vissuto
insieme a molti operai con difficoltà questo confronto-scontro; se
si contrappongono aziendalismo e ambientalismo, faticano ad
affermarsi le necessarie posizioni di classe che sono indispensabili
per condurre e vincere questa battaglia.
la
posizione dello slai cobas per il sindacato di classe ilva
Taranto
Noi siamo per lo sciopero e la mobilitazione unitaria e di massa degli operai Ilva e indotto
ma esso deve essere CONTRO padron Riva e il governo Monti-Clini che non vogliono mettere i soldi necessari al vero risanamento della fabbrica e del territorio
Lo SCIOPERO va fatto per tenere aperta la fabbrica con una vera messa a norma e difendere il LAVORO E IL SALARIO di tutti gli operai e LA SALUTE dei lavoratori e della città.
Noi siamo contro l'aziendalismo pro Riva,
Noi siamo per lo sciopero e la mobilitazione unitaria e di massa degli operai Ilva e indotto
ma esso deve essere CONTRO padron Riva e il governo Monti-Clini che non vogliono mettere i soldi necessari al vero risanamento della fabbrica e del territorio
Lo SCIOPERO va fatto per tenere aperta la fabbrica con una vera messa a norma e difendere il LAVORO E IL SALARIO di tutti gli operai e LA SALUTE dei lavoratori e della città.
Noi siamo contro l'aziendalismo pro Riva,
noi siamo contro
“ambientalismo antioperaio” che vuole la chiusura della fabbrica
nocivo è il capitale e non la fabbrica.
Oggi siamo presenti a scioperi e blocchi per stare con i lavoratori ma siamo senza bandiere, perchè nessuna delle iniziative in corso si muovono su posizioni giuste da noi condivise1 - noi chiediamo che intanto non si proceda a nessuna chiusura di impianti, senza aver fatto un cronoprogramma graduale che mantenta il ciclo produttivo e il lavoro degli operai
2 - noi chiediamo l'immediata convocazione di un tavolo di emergenza in Prefettura per trovare le soluzioni a tutela di lavoro e reddito degli operai - tavolo a cui sia presente anche lo slai cobas ilva
noi vogliamo uno sciopero generale che unisca operai e masse popolari della città e lavoriamo perchè questo avvenga il 19 ottobre, - se si costruiscono le condizioni per una data più ravvicinata, vi aderiremo
Slai cobas per il sindacato di classe Ilvacobasta@libero.it – 347-1102638 - 347-5301704
Oggi siamo presenti a scioperi e blocchi per stare con i lavoratori ma siamo senza bandiere, perchè nessuna delle iniziative in corso si muovono su posizioni giuste da noi condivise1 - noi chiediamo che intanto non si proceda a nessuna chiusura di impianti, senza aver fatto un cronoprogramma graduale che mantenta il ciclo produttivo e il lavoro degli operai
2 - noi chiediamo l'immediata convocazione di un tavolo di emergenza in Prefettura per trovare le soluzioni a tutela di lavoro e reddito degli operai - tavolo a cui sia presente anche lo slai cobas ilva
noi vogliamo uno sciopero generale che unisca operai e masse popolari della città e lavoriamo perchè questo avvenga il 19 ottobre, - se si costruiscono le condizioni per una data più ravvicinata, vi aderiremo
Slai cobas per il sindacato di classe Ilvacobasta@libero.it – 347-1102638 - 347-5301704
TA 27-9-2012
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