IN
GALERA? SE LA MERITA TUTTA!
La
bella notizia è che il direttore responsabile di quello schifoso fogliaccio che
è il Giornale, Alessandro Nosferatu Sallusti, rischia la galera per aver
diffamato un magistrato di Torino - Giuseppe Cocilovo - all'interno di pezzo
anonimo sull'altra spazzatura che porta la ragione sociale Libero.
Purtroppo però le buone novelle terminano qui; come tutti sanno, i pezzi non firmati sono da attribuire alla figura professionale sopra menzionata: se viene ravvisato un reato nel contenuto dell'articolo, allora costui - secondo quanto prescritto dalla Legge - è tenuto al risarcimento del danno non patrimoniale arrecato al soggetto danneggiato, ed eventualmente a subirne le conseguenze anche in sede penale.
Il problema - che non dovrebbe sussistere, visto che in teoria la Legge dovrebbe essere uguale per tutti - nasce dal fatto che il tirapiedi del Padrino di Arcore, evidentemente, non è incensurato; infatti, se lo fosse, non rischierebbe di soggiornare in prigione a causa di una condanna a soli quattordici mesi: la Legge italiana prevede, per pene fino a tre anni, la sospensione delle stesse, in caso si tratti della prima condanna.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, invece di indignarsi per il trattamento che si vuole applicare al Sallusti, dovrebbe pretenderne l'espulsione dall'Ordine dei giornalisti, perché indegno della professione.
Purtroppo però le buone novelle terminano qui; come tutti sanno, i pezzi non firmati sono da attribuire alla figura professionale sopra menzionata: se viene ravvisato un reato nel contenuto dell'articolo, allora costui - secondo quanto prescritto dalla Legge - è tenuto al risarcimento del danno non patrimoniale arrecato al soggetto danneggiato, ed eventualmente a subirne le conseguenze anche in sede penale.
Il problema - che non dovrebbe sussistere, visto che in teoria la Legge dovrebbe essere uguale per tutti - nasce dal fatto che il tirapiedi del Padrino di Arcore, evidentemente, non è incensurato; infatti, se lo fosse, non rischierebbe di soggiornare in prigione a causa di una condanna a soli quattordici mesi: la Legge italiana prevede, per pene fino a tre anni, la sospensione delle stesse, in caso si tratti della prima condanna.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, invece di indignarsi per il trattamento che si vuole applicare al Sallusti, dovrebbe pretenderne l'espulsione dall'Ordine dei giornalisti, perché indegno della professione.
Genova,
23 settembre 2012
Nessun commento:
Posta un commento