Enzio
Barcellona è morto 3 giorni fa a Stradella in provincia di Pavia dopo essere
stato colpito da una pesante bombola mentre lavorava nel magazzino di
un'azienda. La bombola, che lo ha colpito mortalmente, gli ha provocato "un
gravissimo shock emorragico con versamento endoaddominale", ha reso noto il 118.
Il povero lavoratore è morto lo stesso giorno poco dopo l'arrivo in ospedale. I
carabinieri della locale stazione,(non ringrazieremo mai a sufficienza l' Arma
dei Carabinieri per il lavoro che svolgono quando siamo di fronte a queste
tragedie e nella prevenzione di questi reati), hanno scoperto che Barcellona
lavorava in nero. Purtroppo sono innumerevoli i casi di lavoratori che perdono
la vita senza neppure lavorare regolarmente. Persone sottoposte ad ogni tipo di
ricatto senza poter fare nulla, di non poter fare e dire niente neppure sulla
proprio Sicurezza personale, pena la perdita immediata del lavoro. Tra l'altro
crediamo che questi poveri lavoratori non siano neppure considerati "morti sul
lavoro" dalle statistiche ufficiali, visto che non dispongono di nessuna
assicurazione, come purtroppo abbiamo constatato in anni di monitoraggio delle
vittime sul lavoro dove mediamente vengono "contate" ogni anno circa il 20% in
meno rispetto alle nostre rilevazioni. I titolari dell'impresa sono stati
deferiti poiché ritenuti – a vario titolo – responsabili del reato di omicidio
colposo in concorso in relazione al decesso sul lavoro del povero Barcellona. I
familiari di questo lavoratore, di cui non conosciamo la composizione familiare,
si troveranno inoltre senza nessuna indennità e pensione non essendo assicurati
a nessun istituto. Probabilmente verrano riconosciuti i loro diritti di
"familiari di vittima sul lavoro" dopo un lungo processo. Ma nel frattempo come
faranno se non hanno altra fonte di reddito???
carlo
Soricelli curatore dell'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul
lavoro
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