martedì 29 maggio 2012

pc 29 maggio - ancora grave terremoto in emilia, ancora operai morti sotto le macerie - massima mobilitazione solidale



Questa mattina l'Emilia è stata scossa da un sisma di magnitudo 5.8 alle ore 9. Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulanologia il suo epicentro è stato nel modenese a 30 chilometri dall'ex probabile sito prescelto per la costruzione di un impianto nucleare. Altre due scosse di magnitudo superiori al grado 5 hanno poi colpito il terrirorio emiliano alle 12.56 ed alle 13.01.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  
era già messo in risalto che la scossa del 20 maggio, nonostante si sia portata via la vita di 4 operai, era da definirsi come una tragedia sfiorata. I maggiori crolli di quella notte riguardavano capannoni industriali, alcuni anche di recentissima costruzione e non ancora utilizzati. Si poneva il problema sulla scarsissima qualità delle costruzioni degli edifici.
La scossa di oggi aumenta il numero delle vittime. I danni sono enormi: le ultime cifre delle agenzie parlano di 11 morti accertati, con i vigili del fuoco impegnati a scavare nelle macerie in diversi centri urbani del modenese. Fra questi risultano attualmente 3 operai impgnati nel turno mattutino in una fabbrica a S.Felice sul Panaro. A Mirandola sono crollati decine di capannoni: qui tre operai sono stati estratti senza vita dalle macerie di una fabbrica locale, la BBG. A Cavezzo, un paese di 7000 abitanti, il 75% degli stabili è andato distrutto ed  una donna è morta nel capannone industriale in cui lavorava.
Da registrare il fatto che l'epicentro del sisma di questa mattina si trovi a circa 30 chilometri da Ostiglia, sito che era stato individuato per la costruzione di una centrale nucleare.
In questa vicenda emerge uno spread che forse non si calcolerà mai: quello che passa per sanare il terremoto bancario e quello invece per il sostegno per le popolazioni colpite dalla calamità.


Emilia, la terra trema ancora. Nuove vittime, strage di operai

di  Contropiano Bologna


Nuova forte scossa tra Emilia e Veneto questa mattina, strage di operai e danni ingenti. Panico in tutto il centro-nord. Segui la diretta. Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.8 della scala Richter ha di nuovo fatto tremare il nord Italia poco dopo le 9 di questa mattina. Il bilancio è di dieci morti - tutti nel modenese - e di numerosi feriti.  Tre le vittime a San Felice, 2 a Mirandola, 1 a Concordia, 1 a Finale, 1 a Cavezzo. Morto anche il parroco di Rovereto di Novi, anche se non è chiaro se sia rimasto vittima di un crollo o di un malore. 
LA DIRETTA
13.15-  La Gazzetta di Modena riferische che tre morti sono stati recuperati alla Bbg di San Giacomo mentre un morto sarebbe stato trovato alla Haemotronic di Medolla". 13.10 - Smentita la notizia della morte del parroco di Carpi
13.05 - Ancora una forte scossa, alle 13:01, con magnitudo 5.1 ed epicentro a Novi di Modena 
13.00 - Una nuova, forte, scossa di terremoto di 5.3 gradi della scala Richter ha investito l'Emilia-Romagna alle 12.56. E' durata circa trenta secondi.
12.35 - Il Sindaco San Felice conferma i tre morti alla ditta Meta. Due operai e un tecnico che stava facendo rilievi sulle strutture
12.30 - Riaperte tutte linee ferroviarie interessate dal terremoto che ha colpito il Nord Italia. Sta tornando alla anormalità la circolazione dei treni sulla Bologna - Verona, Bologna - Padova, Bologna - Piacenza e Verona - Modena. Il transito dei convogli, che in alcuni tratti procede a velocità ridotta, è stato sospeso per circa 30 minuti per fare il punto sulla situazione delle infrastrutture e i necessari controlli a seguito della scossa tellurica.

12.25 - 
La centrale di Ostiglia, paese dove questa mattina il terremoto ha provocato il crollo di una scuola – per fortuna evacuata dopo la scossa del 20 maggio – era uno dei siti prescelti dal governo Berlusconi per la realizzazione di un impianto nucleare. Lo propose nel 2010 il ministro Paolo Romani, insieme a Caorso.

12.20 - Nella provincia di Mantova si contano 7 feriti provenienti dalla zona di Pieve di Coriano, ricoverati in condizioni non gravi presso il presidio ospedaliero del comune.

12.15 - Una parte del duomo di Carpi è crollata in seguito al terremoto. Nel crollo sarebbe morto il parroco. Lo si apprende dai vigili del fuoco.

12.10 - La persona morta a Concordia è un anziano colpito in strada da un cornicione che si è staccato dal tetto di un palazzo.
12.05 - È stato estratto vivo uno dei due operai dispersi nella ditta Bbg di Mirandola. Lo riferisce l'emittente 'Telemodena'. Continuano le ricerche dell'altro lavoratore. 

12.00
- Chiuse la via Emilia a Modena e la provinciale Mirandola Medolla, sospese le linee ferroviarie Bologna-Modena, Bologna Venezia, Bologna Padova e Venezia-Padova.

11.55
- i numeri d'emergenza per le zone colpite: Ferrara: 0532771546; Modena: 059200200; Mirandola: 0535611039; San Felice: 800210644; Cento 3332602730
11.50 - Una donna è stata estratta senza vita dalle macerie a Cavezzo. Il paese sembra bombardato, decine di edifici si sono letteralmente sbriciolati.
11.45 -  La caduta di qualche calcinaccio nel comune di Massa ha provocato la chiusura precauzionale di una scuola per avviare verifiche sismiche. Lo comunica la Regione Toscana. Le autorità cittadine hanno deciso la chiusura di tutte le scuole a Ferrara fino a giovedì 31. 11.40 - La Ministra degli Interni Cancellieri ha annunciato di essere in partenza per l'Emilia Romagna.

11.30 - Il dato è stato comunicato dall'Ingv alla Protezione Civile. L'epicentro ancora in Emilia, in provincia di Modena, ha investito i comuni di Medolla, Mirandola e Cavezzo, ma la scossa è stata avvertita anche a Milano e Venezia e addirittura a Torino e in Val D'Aosta. Nel capoluogo lombardo e nell'hinterland alcuni palazzi, sede prevalentemente di uffici, sono stati fatti evacuare per motivi di sicurezza subito dopo il sisma.
A Bologna, la terra ha tremato per diversi secondi in maniera prolungata, sussultoria e ondulatoria. Tanti i bolognesi, lavoratori e non, scesi in strada per il forte spavento: il movimento tellurico, per forza e intensità, ha ricordato quello del 20 maggio scorso.
La scossa è stata nettamente avvertita anche a Firenze, dove in molte scuole è scoppiato il panico, sono state interrotte le lezioni e sono stati evacuati studenti e professori.

La scossa di stamattina ha provocato danni ingenti e nuove vittime anche se il bilancio è ancora provvisorio. In molti casi sono crollati gli edifici già danneggiati dal terremoto di dieci giorni fa. A Mirandola è crollato un capannone in via Di Mezzo: morti due degli operai rimasti intrappolati sotto le macerie. A Mirandola è crollato anche il duomo.
A San Felice sul Panaro, in via Perossaro, invece si registrano tre morti e vari feriti per il crollo di una trave nell'azienda Meta. A crollare anche in questo caso è stato un capannone industriale, così come era avvenuto il 20 maggio scorso. Nell'antico comune sono crollati anche la Torre dell'Orologio ed altri edifici storici.
Notizie di danni gravissimi arrivano dal paese di Cavezzo, che sarebbe stato letteralmente raso al suolo dalla scossa.
Sono quattro gli operai rimasti sotto le macerie di un capannone industriale crollato a Medolla. Secondo quanto si apprende, almeno uno dei quattro é vivo perché sta comunicando con i vigili del fuoco con il telefonino.
Due operai di un caseificio sono rimasti feriti, uno in modo gravissimo, a Castelvetro piacentino, nel deposito di stagionatura formaggi 'Aimi', per la caduta di un ingente quantitativo di forme di Grana Padano dagli scaffali. Riccardo Poli, cremonese, 20 anni, residente a Castelvetro, ha subito lo schiacciamento del torace ed è stato trasportato all'ospedale civile di Cremona in prognosi riservata. Laurentin Danut Popa, romeno, 44 anni, ha subito un trauma al piede giudicato guaribile in 30 giorni.
A Cento è crollato il tetto del teatro comunale e numerose abitazioni private sono segnate da crepe e crolli. Gravi danni anche a Crevalcore, in provincia di Bologna.
Alcuni lievi danni sono stati segnalati addirittura a Venezia mentre alcuni comuni in provincia di Rovigo sarebbero stati seriamente investiti dal sisma.
Dopo la scossa principale delle 9.03 altre 26 si sono registrate finora, di intensità inferiore ma comunque avvertite dalla popolazione in preda al panico.

In molte zone dell'Emilia Romagna i ponti telefonici sono andati in tilt, rendendo impossibile o difficile la comunicazione attraverso i cellulari. Nella regione è stata interrotta la circolazione dei treni per motivi di sicurezza e il traffico ferroviario è rallentato anche in altre regioni limitrofe del centro-nord.

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