blocco davanti ai cancelli della Effer organizzato dallo Slai cobas per il
sindacato di classe, da stamattina alle 6,30 è durato compatto fino
alle12.
Tutti gli operai, l'80% in produzione, si sono fermati e non sono
andati a lavorare.
Questa mattina vi è stata una grande dimostrazione di
unità e di solidarietà tra operai. Questa non era affatto scontata sia in
generale, sia per l'azione in questi mesi di azienda, capi e OO.SS di
dividere gli operai,
fare opera di discriminazione sulla cassintegrazione,
contrapporre operai a operai.
Ma le richieste legittime del cobas effer e
la pratica unitaria e da effettivo sindacato di classe ha permesso un'unità
importante.
Anche quando a metà mattinata è venuta la polizia e ha aperto i
cancelli, sono tre/quattro lavoratori sono entrati, tutti gli altri sono
rimasti, nonostante le minacce dell'azienda di considerarli in
"assenza
ingiustificata".
Durante la lunga mattinata si sono tenuti vari
momenti di assemblea con gli operai. Anche delegati Rsu, alcuni dei quali, in
critica con le loro segreterie, hanno detto di voler sostenere la battaglia
del cobas effer.
"Se colpiscono i diritti di alcuni operai, prima o poi
l'azienda colpisce i diritti di tutti"
"dobbiamo impedire una pratica di
uso illegittimo e discriminatorio della cassintegrazione, perchè lascia
completamente nelle mani dell'azienda e segreterie sindacali decisioni sulla
testa degli operai"
"E' interesse di tutti gli operai impedire che sia
l'azienda a decidere quali devono essere le rappresentanze sindacali degli
operai, perchè in questo modo siamo al sindacato di comodo; invece devono
essere gli operai a scegliere come organizzarsi"
"a fronte di sindacati
che ora firmano solo accordi di cassintegrazioni, riduzioni di salario, lo
Slai cobas per il sindacato di classe "firma accordi" per nuovi posti di lavoro (come l'ultimo esempio
del lavoro di una parte dei disoccupati organizzati alla ditta Castiglia di massafra Taranto)".
Queste sono
state alcune delle tante cose di cui si è parlato nelle
assemblea durante la
fermata.Lo Slai cobas ha mandato un nuovo comunicato alla Effer per
chiedere, al
fine di evitare nuove iniziative di lotta, un incontro subito e
il rientro immediato al lavoro degli operai tenuti illegalmente da mesi in
cigs.
Per COBAS EFFER 3389086969
Per Slai cobas per il sindacato di
classe sett. Metalmeccanico - Semeraro
Lorenzo 3290719527
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