lunedì 28 maggio 2012

pc 28maggio - Termini Imerese .. non solo operai, si organizzato anche i disoccupati, con le donne in prima fila .. corrispondenza


Domenica mattina 27 maggio i compagni dello Slai cobas per il sindacato di classe di Palermo sono stati invitati a partecipare ad una assemblea pubblica a Termini Imerese indetta da due comitati di disoccupati.
L'invito ci è stato fatto dalla responsabile di uno di questi due comitati, quello non legato ad alcun sindacato (l'altro è legato alla Cgil)
A questa assemblea hanno partecipato il sindaco di Termini Imerese Burrafato, alcuni consiglieri e assessori comunali, altri esponenti politici locali e Salvino Caputo, deputato della Regione Siciliana, presidente della commissione attività produttive.
Altri, seppur invitati, non hanno partecipato.
Gli interventi dei disoccupati e di alcuni lavoratori hanno denunciato la grave situazione in cui si versano, allargando la visuale ad una questione più generale, a cominciare dagli operai Fiat di Termini, cui è stata espressa la massima solidarietà, ai suicidi da considerare delitti di Stato perché “…la colpa è dei politici che hanno creato questa situazione”.
È stato ribadito che solo grazie alla lotta del comitato (non legato ai sindacati) la questione è stata posta all'attenzione del Comune che ha aperto un tavolo permanente, ma che non è sufficiente per risolvere il problema e che bisogna trovare soluzioni per rilanciare l'economia Termitana, mettendo fine alle forme clientelari, diffondendo la cultura del diritto al lavoro e per questo occorre forza e unione.
Con la lotta e la pressione dei due comitati si è ottenuto un progetto per far lavorare 80 disoccupati, 40 in un mese e 40 nell'altro in attività legati alla pulizia delle aiuole nel paese e l’inserimento nel bando di gara della clausola sociale di salvaguardia.
Lidia, l'organizzatrice del comitato dei disoccupati che ci ha invitato ha detto che questa è una lotta non solo per i due comitati ma aperta a tutti i disoccupati; “il nostro comitato è nato nel 2010 su iniziativa di un gruppo di donne che purtroppo ancora oggi sono in posizione subalterna, non ci sono strutture che ci aiutano e per una donna è difficile anche lottare per il lavoro (....) I politici sono stati eletti da noi, ma dove sono in questa assemblea? Oggi ho avuto la conferma che non sono interessati, il sindaco Burrafato è l'unico presente, con lui ci sono stati scontri ma non è una questione personale...”.
Un disoccupato edile ha detto che è giusta l'attenzione sulla Fiat, ma ci sono anche gli edili e altre categorie di disoccupati di Termini e che per quanto riguarda l'assenza dei politici alle prossime elezioni “…abbiamo un'arma, la matita che dobbiamo saper usare”.
Ci è stato richiesto un intervento che è stato fatto dalla compagna Donatella, riprendendo la foga dei primi interventi ha ribadito che “… questa assemblea fa uscire dal basso la rabbia che si trasforma in lotta e protesta a Termini Imerese dove certo gli operai della Fiat sono nell'occhio del ciclone e all'attenzione di tutti. Questa vostra lotta da quanto si capisce ha fatto già qualche passo significativo per ottenere un po' di lavoro... ma visto l'attacco generalizzato del governo sono tutti i settori che vengono attaccati, precari, lavoratori “normali” e anche di questo ci si deve occupare, ma soprattutto le donne vengono attaccate di più, come ha ben detto Lidia, e non è così poi scontato che si parli delle donne e della loro condizione. Diamo il nostro sostegno e solidarietà ai disoccupati che lottano, anche a nome dei disoccupati organizzati con noi che lottano anche in altre città, come per esempio Taranto dove con una dura e determinata lotta hanno ottenuto anche dei risultati positivi e dove le donne sono in prima linea… solidarietà quindi ma siamo pronti anche a dare il nostro contributo attivo tenendo presente che solo la lotta paga, stiamo lottando per il lavoro (garantito dalla costituzione) e per la dignità!”
Dal comitato dei disoccupati di un paese vicino, Campofelice di Roccella, oltre alla solidarietà sono arrivati anche suggerimenti concreti, viste le ristrettezze di bilancio dei Comuni e i tempi lunghi e complicati della burocrazia per le opere pubbliche; stimolare per esempio le borse di lavoro con finanziamento comunale per le piccole imprese che utilizzano lavoratori ottenendo sgravi ma che poi se devono assumere devono dare priorità a questi stessi lavoratori.
Assolutamente insignificante è stato l'intervento del sindacalista della Uilm conosciuto perché “segue” la vertenza degli operai di Termini: praticamente un saluto di buon lavoro.
L'intervento del sindaco ha tenuto a mettere in risalto i contributi dell'amministrazione che contribuiscono a dare risposte, minime certo, ma che comunque ci sono, come gli 80 posti di lavoro, certo solo per tre mesi, per la pulizia del verde cittadino. Ha tenuto a precisare che come amministrazione sono davvero soli perché a questo governo tecnico di Monti non interessa proprio niente, pensa solo ai tagli; tant'è che mentre con il precedente c'era un contatto quasi quotidiano sulla questione Fiat, i ministri di questo governo non si fanno nemmeno trovare… (in alcuni passaggi ha ripreso l’intervento dello Slai Cobas per il s.c.)
L'intervento più significativo per certi versi è stato quello del deputato regionale Caputo. Anche lui ha detto che la situazione è drammatica, che il comune di Termini ha poche risorse, e che il lavoro per 80 è già un risultato, allo stesso tempo è un dramma poter garantire solo pochi mesi di lavoro solo per 80 operai. Ma che davanti alle numerosissime situazioni di crisi aziendali di cui è testimone in quanto presidente della commissione attività produttive, “la tragedia è che ci sono più di 9 miliardi di euro di somme comunitarie che non si riescono a spendere con i quali si potrebbe dare lavoro per anni a tantissimi lavoratori; noi ancora facciamo il conto dei soldi che si stanno restituendo… [domanda dalla sala da parte nostra sostenuta da diversi disoccupati: e perché non si spendono? A cui segue con qualche difficoltà l'ammissione di colpa] “…perché non programmiamo, cambiano spesso i dirigenti, i bandi non sono stati fatti ecc. ecc. insomma la politica non ha funzionato, intesa come tutta la politica; faccio parte di una classe politica che ha creato problemi alla Sicilia! Ma abbiamo ancora due anni di tempo per spenderli, fino ad ora è stato speso solo l'1 percento di questi soldi”. Dice che bisogna assumersi la responsabilità e in questo caso “siamo stati irresponsabili” perché “il governo Monti fa la stangata, vedi l'Imu... la risposta la deve dare la politica perché i soldi ci sono”!
A parte la normale demagogia di questi politici e la costrizione alla “sincerità” con ammissione di colpa, dovuta al tipo di assemblea, il peggiore intervento in assoluto è stato quello di chiusura del delegato della Fillea-Cgil che è stato contestato da vari disoccupati soprattutto quando ha detto che “la crisi nasce dall'avere vissuto negli ultimi anni al di sopra delle nostre risorse, dobbiamo cambiare la nostra idea di società, abituandoci a vivere con meno...” che se è vero che “i comitati nascono dalla solitudine registrata tra chi ha bisogno, ma ci vuole un'uscita collettiva, perché il semplice ribellismo, la protesta per la protesta non serve...” e ancora “la prima risposta alla crisi è quella di risparmiare...” a questo punto dalla sala un disoccupato sbotta “ma forse sei Monti 2???” mandandolo di brutto a quel paese lui e tutti i sindacati... gli abbiamo ricordato “Ti sei accorto che è un'assemblea di disoccupati?”
Quindi l’assemblea si è conclusa, Lidia la rappresentante del comitato disoccupati non legato al sindacato ci ha chiesto se siamo disponibili a partecipare alla prossima loro riunione come comitato e ci ha informato che stanno provando a formare un altro comitato in un paese del comprensorio.
Palermo, 28/05/2012
Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo





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