Domenica mattina 27
maggio i compagni dello Slai cobas per il sindacato di classe
di Palermo sono stati invitati a partecipare ad una assemblea
pubblica a Termini Imerese indetta da due comitati di disoccupati.
L'invito
ci è stato fatto dalla responsabile di uno di questi due comitati,
quello non legato ad alcun sindacato (l'altro è legato alla Cgil)
A
questa assemblea hanno partecipato il sindaco di Termini Imerese
Burrafato, alcuni consiglieri e assessori comunali, altri esponenti
politici locali e Salvino Caputo, deputato della Regione Siciliana,
presidente della commissione attività produttive.
Altri,
seppur invitati, non hanno partecipato.
Gli
interventi dei disoccupati e di alcuni lavoratori hanno denunciato la
grave situazione in cui si versano, allargando la visuale ad una
questione più generale, a cominciare dagli operai Fiat di Termini,
cui è stata espressa la massima solidarietà, ai suicidi da
considerare delitti di Stato perché “…la colpa è dei
politici che hanno creato questa situazione”.
È
stato ribadito che solo grazie alla lotta del comitato (non legato ai
sindacati) la questione è stata posta all'attenzione del Comune che
ha aperto un tavolo permanente, ma che non è sufficiente per
risolvere il problema e che bisogna trovare soluzioni per rilanciare
l'economia Termitana, mettendo fine alle forme clientelari,
diffondendo la cultura del diritto al lavoro e per questo occorre
forza e unione.
Con
la lotta e la pressione dei due comitati si è ottenuto un progetto
per far lavorare 80 disoccupati, 40 in un mese e 40 nell'altro in
attività legati alla pulizia delle aiuole nel paese e l’inserimento
nel bando di gara della clausola sociale di salvaguardia.
Lidia,
l'organizzatrice del comitato dei disoccupati che ci ha invitato ha
detto che questa è una lotta non solo per i due comitati ma aperta a
tutti i disoccupati; “il nostro comitato è nato nel 2010 su
iniziativa di un gruppo di donne che purtroppo ancora oggi sono in
posizione subalterna, non ci sono strutture che ci aiutano e per una
donna è difficile anche lottare per il lavoro (....) I politici sono
stati eletti da noi, ma dove sono in questa assemblea? Oggi ho avuto
la conferma che non sono interessati, il sindaco Burrafato è l'unico
presente, con lui ci sono stati scontri ma non è una questione
personale...”.
Un
disoccupato edile ha detto che è giusta l'attenzione sulla Fiat, ma
ci sono anche gli edili e altre categorie di disoccupati di Termini e
che per quanto riguarda l'assenza dei politici alle prossime elezioni
“…abbiamo un'arma, la matita che dobbiamo saper usare”.
Ci è
stato richiesto un intervento che è stato fatto dalla compagna
Donatella, riprendendo la foga dei primi interventi ha ribadito che
“… questa assemblea fa uscire dal basso la rabbia che si
trasforma in lotta e protesta a Termini Imerese dove certo gli operai
della Fiat sono nell'occhio del ciclone e all'attenzione di tutti.
Questa vostra lotta da quanto si capisce ha fatto già qualche passo
significativo per ottenere un po' di lavoro... ma visto l'attacco
generalizzato del governo sono tutti i settori che vengono attaccati,
precari, lavoratori “normali” e anche di questo ci si deve
occupare, ma soprattutto le donne vengono attaccate di più, come ha
ben detto Lidia, e non è così poi scontato che si parli delle donne
e della loro condizione. Diamo il nostro sostegno e solidarietà ai
disoccupati che lottano, anche a nome dei disoccupati organizzati con
noi che lottano anche in altre città, come per esempio Taranto dove
con una dura e determinata lotta hanno ottenuto anche dei risultati
positivi e dove le donne sono in prima linea… solidarietà quindi
ma siamo pronti anche a dare il nostro contributo attivo tenendo
presente che solo la lotta paga, stiamo lottando per il lavoro
(garantito dalla costituzione) e per la dignità!”
Dal
comitato dei disoccupati di un paese vicino, Campofelice di Roccella,
oltre alla solidarietà sono arrivati anche suggerimenti concreti,
viste le ristrettezze di bilancio dei Comuni e i tempi lunghi e
complicati della burocrazia per le opere pubbliche; stimolare per
esempio le borse di lavoro con finanziamento comunale per le piccole
imprese che utilizzano lavoratori ottenendo sgravi ma che poi se
devono assumere devono dare priorità a questi stessi lavoratori.
Assolutamente
insignificante è stato l'intervento del sindacalista della Uilm
conosciuto perché “segue” la vertenza degli operai di Termini:
praticamente un saluto di buon lavoro.
L'intervento
del sindaco ha tenuto a mettere in risalto i contributi
dell'amministrazione che contribuiscono a dare risposte, minime
certo, ma che comunque ci sono, come gli 80 posti di lavoro, certo
solo per tre mesi, per la pulizia del verde cittadino. Ha tenuto a
precisare che come amministrazione sono davvero soli perché a questo
governo tecnico di Monti non interessa proprio niente, pensa solo ai
tagli; tant'è che mentre con il precedente c'era un contatto quasi
quotidiano sulla questione Fiat, i ministri di questo governo non si
fanno nemmeno trovare… (in alcuni passaggi ha ripreso l’intervento
dello Slai Cobas per il s.c.)
L'intervento
più significativo per certi versi è stato quello del deputato
regionale Caputo. Anche lui ha detto che la situazione è drammatica,
che il comune di Termini ha poche risorse, e che il lavoro per 80 è
già un risultato, allo stesso tempo è un dramma poter garantire
solo pochi mesi di lavoro solo per 80 operai. Ma che davanti alle
numerosissime situazioni di crisi aziendali di cui è testimone in
quanto presidente della commissione attività produttive, “la
tragedia è che ci sono più di 9 miliardi di euro di
somme comunitarie che non si riescono a spendere con i quali si
potrebbe dare lavoro per anni a tantissimi lavoratori; noi ancora
facciamo il conto dei soldi che si stanno restituendo… [domanda
dalla sala da parte nostra sostenuta da diversi disoccupati: e perché
non si spendono? A cui segue con qualche difficoltà l'ammissione di
colpa] “…perché non programmiamo, cambiano spesso i
dirigenti, i bandi non sono stati fatti ecc. ecc. insomma la politica
non ha funzionato, intesa come tutta la politica; faccio parte di una
classe politica che ha creato problemi alla Sicilia! Ma abbiamo
ancora due anni di tempo per spenderli, fino ad ora è stato speso
solo l'1 percento di questi soldi”. Dice che bisogna assumersi
la responsabilità e in questo caso “siamo stati irresponsabili”
perché “il governo Monti fa la stangata, vedi l'Imu... la
risposta la deve dare la politica perché i soldi ci sono”!
A
parte la normale demagogia di questi politici e la costrizione alla
“sincerità” con ammissione di colpa, dovuta al tipo di
assemblea, il peggiore intervento in assoluto è stato quello di
chiusura del delegato della Fillea-Cgil che è stato contestato da
vari disoccupati soprattutto quando ha detto che “la crisi nasce
dall'avere vissuto negli ultimi anni al di sopra delle nostre
risorse, dobbiamo cambiare la nostra idea di società, abituandoci a
vivere con meno...” che se è vero che “i comitati nascono
dalla solitudine registrata tra chi ha bisogno, ma ci vuole un'uscita
collettiva, perché il semplice ribellismo, la protesta per la
protesta non serve...” e ancora “la prima risposta alla
crisi è quella di risparmiare...” a questo punto dalla sala un
disoccupato sbotta “ma forse sei Monti 2???” mandandolo di
brutto a quel paese lui e tutti i sindacati... gli abbiamo ricordato
“Ti sei accorto che è un'assemblea di disoccupati?”
Quindi
l’assemblea si è conclusa, Lidia la rappresentante del comitato
disoccupati non legato al sindacato ci ha chiesto se siamo
disponibili a partecipare alla prossima loro riunione come comitato e
ci ha informato che stanno provando a formare un altro comitato in un
paese del comprensorio.
Palermo,
28/05/2012
Slai
Cobas per il sindacato di classe Palermo
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