martedì 29 maggio 2012

pc 29 maggio - verso la conferenza internazionale di Amburgo a sostegno della gp in India

24 novembre - Amburgo - conferenza internazionale di sostegno alla guerra popolare in india

¡Appoggiare la guerra popolare in India!

I padroni del sistema imperialista mondiale portano avanti un'offensiva contro i popoli del mondo.
Guerre di aggressione imperialiste come quelle contro Iraq, Afghanistan e Libia hanno segnato l'inizio del secolo e stanno preparando la prossima guerra contro la Siria, l'Iran o chissà chi altro,perché una cosa è certa, non si fermeranno per loro volontà. Allo stesso tempo, scaricano sui popoli le conseguenze della crisi, specie sui popoli delle nazioni oppresse, ma anche negli stessi paesi imperialisti, dove la classe operaia è costantemente calpestata e i suoi diritti fondamentali vengono rapidamente cancellati. In questa situazione, il fascismo non è una minaccia vaga, ma una forza agente.
Allo stesso tempo, gli imperialisti distruggono sistematicamente il pianeta.
Tutto ciò è ben noto. Dimostra che l'imperialismo è reazione su tutta la linea, dimostra che l'imperialismo non è compatibile col progresso dell'umanità e neppure con la sopravvivenza di una parte sempre più grande della popolazione mondiale. "La fine della storia" che gli imperialisti hanno annunciato a gran voce dalla degli anni novanta è un inferno per il proletariato e dei popoli del mondo, ma più oppressione catena più
resistenza, e così, dal Perù alle Filippine, dalla Gran Bretagna alla Cina, dalla Colombia al Kurdistan, dalla Nigeria alla Grecia, i paesi in tutto il mondo vogliono l'indipendenza, le nazioni la liberazione, e i popoli la
rivoluzione.
Questa è la base di una corrente che seppellirà l'imperialismo, ma il problema è che in molti casi la lotta contro imperialismo si limita alla sola resistenza senza altra prospettiva che la propria sopravvivenza.
Perciò, per sviluppare queste lotte come una poderosa ondata di lotta antimperialista e rivoluzionaria, occorre un fattore cosciente e organizzato che sia in grado di dirigere conseguentemente la lotta fino a stabilire ilPotere popolare. Per questo vale la pena di rivolgere lo sguardo all'India.

L'India, e quello che le classi dominanti presentano cinicamente come la "Via indù" è un esempio di quello che porta lo "sviluppo" dell'imperialismo, un paradiso per i ricchi e l'inferno per il popolo. I patrimoni delle 53 persone più ricche del paese è pari al 31% del PIL, mentre il 77% della popolazione vive con meno di 20 rupie al giorno (circa 50 centesimi di euro). Ogni giorno 5.000 bambini muoiono per fame e malnutrizione, quasi due milioni di bambini morti all'anno. La percentuale delle persone che soffrono
la fame è superiore a quella dell'Etiopia. La crisi agraria, conseguenza diretta della politica imperialista, è sempre causa di estrema misera per i contadini e di un'ondata di suicidi di centinaia di migliaia di contadini
disperati che si tolgono la vita. "La più grande democrazia del mondo" è un paese in cui la grande borghesia e i latifondisti fanno ciò che vogliono. Un paese dove il sistema delle caste è ancora intatto. Le diverse minoranze, nazionalità e popoli diversi devono sopportare di vivere in una "prigione  dei popoli".

Per incrementare lo sfruttamento imperialista sono state istituite le Zone Economiche Speciali, dove le cosiddette "multinazionali" sono libere di operare senza vincoli. Decine di milioni di persone sono costrette a
diventare profughi nel loro paese, espulsi dalla terra dove i loro antenati hanno sempre vissuto, per permettere al capitale di razziare le materie prime. Potremmo fare molti altri esempi, fino a riempire un libro, ma la questione è chiara: la rivoluzione antimperialista e antifeudale è una necessità per la stragrande maggioranza del popolo dell'India.

Questa rivoluzione è in corso. Sotto la direzione del Partito Comunista dell'India (Maoista) si sta sviluppando una guerra popolare, definita dagli esponenti più importanti delle classi dominanti la più grande minaccia per il sistema. Nelle campagne ci sono migliaia di organizzazioni di vero potere
popolare. Nei Comitati Popolari Rivoluzionari hanno iniziato a stabilire il loro Stato quelli che per secoli hanno avuto nulla. Organizzano con le proprie forze una società dove non c'è fame, dove ci sono istruzione e la salute, dove la terra è proprietà di chi lavora. Lì non ci sono più latifondisti né servi degli imperialisti, le esigenze delle masse sono la legge, vive la vera democrazia, la nuova democrazia del popolo. Nelle città
le organizzazioni di massa avanzano per salti. A febbraio di quest'anno la classe operaia indiana ha realizzato il più grande sciopero della storia dell'umanità, con la partecipazione di 100 milioni di persone, e le classi
dominanti sono terrorizzate dalla crescente influenza dei maoisti. La guerra popolare scuote la società dalle fondamenta più profonde.

Ovviamente le classi dirigenti e i loro padroni imperialisti non se ne stanno tranquilli a braccia conserte a guardare il movimento rivoluzionario che avanza. Agiscono come hanno fatto sempre e ovunque, cercando di soffocare nel sangue la lotta del popolo. "Specialisti" della lotta anti-sovversiva sono giunti dagli Stati Uniti e dal Mossad di Israele per collaborare sul campo con le forze repressive. Forze paramilitari dello
Stato combattono quotidianamente contro la guerriglia, paramilitari organizzati e armati militarmente. Esercito e aviazione prendono sempre parte ai combattimenti. Lo stato reazionario ha scatenato barbare campagne
quali, tra la altre, Salwa Judum, "Green Hunt", e applica una politica paragonabile alle campagne dei nazisti contro le resistenze antifasciste nella seconda guerra mondiale, praticando sistematicamente assassinii,
torture e "sparizioni" contro i dirigenti rivoluzionari.

Ma il popolo non si fa schiacciare. La guerra popolare avanza senza fermarsi col chiaro obiettivo della presa del potere. Ciò è possibile in quanto quel fattore cosciente e organizzato di cui abbiamo parlato, esiste ed è in grado di dirigere coerentemente la lotta fino in fondo. La loro è una lotta giusta ed è un dovere internazionalista darle il nostro pieno e saldo appoggio. La guerra popolare in India deve fondersi con la lotta dei popoli di tutto il mondo ed essere parte della grande corrente rivoluzionaria che infine
sconfiggerà l'imperialismo. Lo sviluppo di un movimento antimperialista conseguente in un paese di 1,2 miliardi di persone, farà sì che cambino i rapporti di forze tra imperialismo e popoli oppressi, e sarebbe perciò una grande spinta per le forze rivoluzionarie in tutto il mondo. Appoggiare questo movimento non significa solo osservare un dovere, ma serve anche a fare avanzare il movimento in tutti i paesi.

E' in questo senso che il 24 novembre di quest'anno organizziamo ad Amburgo una conferenza internazionale. Ci aspettiamo che questa conferenza dia un impulso importante al movimento internazionale di sostegno alla Guerra in India. Delegazioni da diversi paesi vi parteciperanno e porteranno le loro
esperienze e idee su come far crescere questa campagna a un livello superiore. Vogliamo che questa sia una conferenza in cui esprimano l'iniziativa, l'energia e la volontà antimperialista e rivoluzionaria, di proletari,
donne, giovani, immigrati, artisti e intellettuali progressisti. Non vogliamo che sia solo un atto formale, ma una viva espressione di internazionalismo proletario, che possa servire a fare progressi concretidella campagna di appoggio. La conferenza è aperta a tutte le forze coinvolte in questo obiettivo. Perciò:
Tutti alla Conferenza Internazionale di Appoggio alla Guerra Popolare in India!

Bündnis gegen imperialistische
Aggression - BGIA (Hamburg)
indien_hh@yahoo.de

International committe support people's war India
csgpindia@gmail.com

Support the People’s War in India!


The bosses of world imperialist system carry out an offensive against the peoples of the world. Imperialist wars of aggression as those against Iraq, Afghanistan and Libya, mark the beginning of the century. They prepare the next war against Syria, Iran or any other, because one thing is certain, that they are not going to stop voluntarily. At the same time, they impose on people the consequences of the crisis, especially on the peoples in the oppressed nations, but also in the imperialist countries themselves, the working class is constantly trampled and their fundamental rights are quickly stolen away. In this situation, fascism is not a nebulous threat, but an active force. At the same time, the imperialists systematically destroy the planet. All this is well known. This shows that imperialism is reaction all along the line, it shows that imperialism is not consistent with the progress of humanity and, indeed, the survival of an ever larger part of the world population. “The end of history” that the imperialists announced loudly since the nineties, is a hell for the proletariat and peoples of the world. But, more oppression spurs more resistance, and so, from Peru to the Philippines, from the British Islands to China, from Colombia to Kurdistan, from Nigeria to Greece, all around the world, the countries want independence, the nations liberation, and the peoples revolution. This is the basis for a current that will bury imperialism. The problem is, in many cases, that the struggle against imperialism is limited only to the resistance with no prospect but the mere survival. Therefore, in order to develop this resistance as a powerful wave of anti-imperialist and revolutionary struggles, the conscious organized factor is required to be able to lead the consequent struggle to establish the people’s Power. Hence, it is worth the effort to take a look on India.

India, which the ruling classes cynically present as the Shining India” and a supposed example of that imperialism brings “development”, is a heaven for the rich and hell for the people. While the wealth of the 53 richest people in the country is equal to 31% of GDP, the 77% of the population live with an income of less than 20 rupees (approximately 50 Euro cents) a day. Every day 5,000 children die from starvation and malnutrition, that is almost two million child deaths per year. The percentage of hungry people is greater than in Ethiopia. The agrarian crisis, a direct result of the imperialist policy, causes immense misery to the peasantry and results in a wave of suicides, with hundreds of thousands of desperate peasants who have committed suicide. “The greatest democracy in the world”, is a country in which the big bourgeoisie and landlords do what they please. A country where the caste system is still fully intact. Where different minorities, different nationalities and peoples are forced to live in a “prison-house of nations”. In order to increase the imperialist exploitation, they established Special Economic Zones, where the so-called “transnational” companies can operate without limits. Tens of millions of people are forced to become internal refugees, because they are expelled from the land where their ancestors have since thousands of years, so that Capital can steal the raw materials existing there. We could mention many other examples, this might fill all a book, the question is clear: the anti-imperialistic and anti-feudal revolution is a necessity for the vast majority of the people of India.

This revolution is ongoing. Under the leadership of the Communist Party of India (Maoist) a people’s war develops - described by the most important representatives of the ruling classes as the greatest danger for their system. In the countryside there are thousands of organizations of the genuine people’s power. In the Revolutionary People's Committees, those who for centuries have had nothing have started to construct their own state. They organize with their own forces a society where there is no hunger, where there is education and health, and the land belongs to who tills it. There are no landlords or lackeys of the imperialists. There, the needs of the people are law. There, they live the true democracy, the new democracy of the people. In the cities, the mass organizations are advancing by leaps, in February this year the working class of India has carried out the biggest strike in history of humanity, involving 100 million people, and the ruling classes are terrified by the growing influence of the Maoists. The People's War stirs the deepest foundations of society.

The ruling classes and their imperialist bosses - how could it be otherwise? - are not sitting quiet with folded arms watching the advance of the revolutionary movement. They act as always and everywhere have done; they seek to drown in blood the struggle of the people. “Specialists” in counterinsurgency from U.S. and Israeli Mossad are there to assist on the field the repressive forces. Paramilitary State forces are fighting daily against the guerrillas - the so-called paramilitaries are militarily organized and armed. The Army and Air Force every time more openly takes part in the fighting. The reactionary state has launched barbaric reactionary campaigns such as: Salwa Judum, "Green Hunt", among others, and implemented a policy that is comparable to the Nazi campaign against anti-fascist resistance in World War II. They apply systematic murder, torture and “disappearances” against the revolutionary leaders.

But the people do not summit. The people’s war advances without stopping, with the clear course in direction of seizing Power. This is possible, since the conscious and organized factor, which we have spoken about above, exists and is able to consistently lead the fight to the end. Their struggle is just and it is an internationalist duty to give them our full and unwavering support. The People's War in India has to merge with the struggle of peoples around the world and be a part of the great revolutionary current that will ultimately defeat imperialism. The development of a consistent anti-imperialist movement in a country of 1.2 billion people will change the balance of forces between imperialism and the oppressed nations, and therefore it would be a great boost for the revolutionary forces around the world. To support this movement does not mean only to fulfill an obligation, but to serve the advancement of our movement in all countries.

It is in this sense that we organize an international conference on 24 November this year in Hamburg. We hope that this conference will be a major boost to the international movement of support to the People's War in India. Delegations from different countries will participate in it and through this they will bring their experiences and ideas on how to raise this campaign to a higher level. We want a conference that expresses the initiative, the energy and the anti-imperialist and revolutionary will of proletarians, women, youth, immigrants, progressive artists and intellectuals. We do not want it to be only a formal act, but a living expression of proletarian internationalism, so that it may serve to give concrete progresses to the campaign of support. The conference is open to all forces who share this objective. Therefore:

Everybody to the International Conference in Support of the Peopple's War in India!
 

Bündnis gegen imperialistische
Aggression - BGIA (Hamburg)
indien_hh@yahoo.de

International committe support people's war India
csgpindia@gmail.com 

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