Una mattina di passione, tra lanci di uova contro le vetrine e uno scontro tra alcuni lavoratori e le forze dell’ordine. Fino alle 13,30, i manifestanti hanno impedito l’ingresso ai clienti all’interno della concessionaria. “Siamo venuti qui – spiega Vincenzo Comella della Uilm – per dire alla Fiat che è il colpevole maggiore del dramma che viviamo.”
Un blitz non annunciato né alle forze dell’ordine né alla stampa, come vuole la nuova strategia di lotta dei metalmeccanici di Termini.
“Vogliamo mantenere alta – dice Giovanni Scavuzzo della Fim – l’attenzione dell’opinione pubblica fino a lunedì prossimo, giorno del vertice al ministero dello Sviluppo economico in cui Massimo Di Risio dirà se è in grado di produrre o no.”
A cinque giorni dall’atteso incontro con Dr Motor a Roma, le tute blu di Termini Imerese riprendono la protesta. L’obbiettivo stavolta è la concessionaria Fiat di via Imperatore Federico a Palermo, occupata ieri mattina da 200 operai, per quasi tre ore.
Mentre adesso fa l’arrabbiato il presidente della Regione Sicilia, Lombardo, che ieri ha incontrato a Roma il ministro dello Sviluppo Corrado Passera. Un vertice interlocutorio, nel quale Lombardo ha riferito sull’esito del faccia a faccia avuto la settimana scorsa con il presidente della Dr Motor. “Entro il 4 giugno – dichiara il governatore siciliano – Di Risio dovrà dire per iscritto cosa si impegna a fare per sanare la situazione di Isernia, perché non si può consentire che ci sia un buco da colmare in Molise e intanto avviare un’attività qui, in cui i governi regionale e nazionale investono centinaia di milioni di euro”.
Nei giorni scorsi Lombardo aveva ipotizzato un boicottaggio da parte di Fiat, che non intenderebbe trovarsi in casa un “fortissimo concorrente nella produzione di auto piccole e medie”. Scenario valutato anche dai sindacati. “Dal Lingotto – commenta Roberto Mastrosimone della Fiom – ci aspettiamo azioni del genere. Non escludiamo che stia interferendo anche con le banche per ritardare l’avvio della produzione a Termini,”
Le azioni di protesta continueranno nei prossimi giorni: sabato pomeriggio, per la Festa della Repubblica, i sindaci di 20 comuni del comprensorio riuniranno contemporaneamente i propri consigli comunali in piazza Duomo a Termini, per stilare un documento da sottoporre al ministero il 4 giugno. Domenica sera un treno speciale porterà 700 tute blu a Roma.
Tratto da Repubblica.Palermo di oggi
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