FIRENZE ANTIFASCISTA SULLA GIORNATA DEL 4 FEBBRAIO
Oggi circa un migliaio di persone hanno risposto all'appello lanciato da Firenze Antifascista.Il
corteo è partito, non a caso, da Piazza Dalmazia proprio per ricordare
Samb Modou e Diop Mour uccisi dal neofascista Casseri di Casa Pound e
tutte le vittime della violenza fascista.Al corteo hanno
preso parte centri sociali, collettivi studenteschi, sindacati di base e
molte sezioni dell'ANPI, nonostante qualcuno avesse voluto sminuirne il
ruolo storico e politico che rappresentano, tutti uniti per ribadire la
necessità di togliere gli spazi di agibilità politica ai gruppi
neofascisti e di chiudere le loro sedi.
In
giornate come questa non può poi non scatenarsi la cosiddetta “guerra
dei numeri”. Non ci interessa stare qua a ragionare troppo di questo ma
crediamo che sia significativo quanto riportato dalla pagina de La
Repubblica on-line che durante gli aggiornamenti in diretta parlava di
una settantina di partecipanti al corteo neofascista che poi sono
diventati magicamente 500 “arrivati alla spicciolata in Largo Martire
delle foibe”: forse le telefonata di un qualche senatore ha fatto
ravvedere questi solerti pennivendoli?Chiaro che i
neofascisti, non avendo argomentazioni politiche e storiche se non
revisionismo e populismo, non avendo i numeri per potersi legittimare
agli occhi della città non possano che ricorrere a questi mezzi per
mascherare il loro fallimento.
Ciò su cui però vogliamo soffermarci sono i dati politici che ci restituisce questa giornata.Da
una parte la sua costruzione, la sua organizzazione e ciò che ci lascia
in mano: sempre più singoli antifascisti e nuovi gruppi che si
coordinano nella logica di allargare la mobilitazione e proseguirla nei
prossimi prossimi mesi, che rivendicano l'attualità dell'antifascismo in
questo periodo di forte crisi e contestualizzano il ruolo di questi
gruppuscoli di estrema destra fortemente finanziati e protetti. Un
appoggio che ricevono dai partiti del centro-destra e dalle istituzioni
cittadine al punto che addirittura l'assessore Di Giorgi del PD in
occasione dell'ultimo Consiglio Comunale si è espressa avvallando il
corteo neofascista e spendendo parole di condanna nei confronti di
Firenze Antifascista.Una costruzione politica che ha
costretto anche quella parte della sinistra, che negli anni aveva sempre
taciuto di fronte a queste manifestazioni, a prendere posizione contro
il corteo neofascista.Non è quindi un caso che per la prima
volta anche la destra, messa all'angolo, si sia spaccata con defezioni e
prese di distanza.Dall'altro il ruolo della Questura che
fino all'ultimo avrebbe voluto vietare il corteo trasformandolo in un
presidio in piazza Dalmazia. Un divieto davanti al quale non potevamo
abbassare la testa. Il corteo infatti c'è stato a fronte però di un
imponente militarizzazione della città: centinaia di poliziotti,
finanzieri e carabinieri in assetto antisommossa, blindati e camionette
ad ogni angolo di strada, transenne a sbarrare ogni via d'accesso
isolando completamente per un raggio ci centinaia di metri la zona in
cui i neofascisti hanno sfilato tagliando praticamente in due la città,
mentre dall'alto un elicottero dirigeva le operazioni.Solo in
questo modo poteva esser garantita l'agibilità politica ai neofascisti:
chiudendoli in recinto in cui anche gli stessi residenti della zona
hanno fatto fatica ad accedere.
Un
atteggiamento sicuramente in linea con il progressivo inasprimento del
livello repressivo che in questi anni e in questi mesi è costretto a
subire chi si impegna e si espone nelle lotte sociali e politiche in
questa città come altrove.
In quest'ottica
Firenze Antifascista rilancia il presidio di giovedì 9 febbraio in Viale
Guidoni sotto il Tribunale di Firenze alle ore 11.00 in occasione del
processo agli antifascisti per i fatti di Via della Scala del 2009
ritenendo la Solidarietà un elemento centrale nel proseguimento della
mobilitazione (l'appuntamento inizialmente fissato per le 9.30 è stato posticipato vista lo slittamento dell'udienza a quell'ora).
Per la Chiusura dei covi fascistiPer ricordare Samb Modou, Diop Mour e tutte le vittime della violenza fascistaOra e sempre resistenza!
Firenze Antifascista4 febbario 2012
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