sabato 11 febbraio 2012

pc 11 febbraio. a Torino, al processo Eternit, con la rete nazionale per la sicurezza sul lavoro



Processo Eternit: la verità la sappiamo,
ora vogliamo giustizia!
13 febbraio Presidio al Tribunale di Torino
Amianto mai più!
L’Eternit di Casale ha fatto una strage pianificata di lavoratori e dell’ambiente di immani proporzioni, com’è accaduto
anche negli altri suoi siti a livello nazionale e internazionale.
Il 13 febbraio ci sarà la sentenza di primo grado contro i padroni dell’amianto che con la polvere-killer si sono arricchiti
mentre gli operai, le loro famiglie, i cittadini di Casale sono morti e continuano a morire.
I padroni miliardari, lo svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis de Cartier de Marchienne, sono accusati di
disastro ambientale doloso e omissione volontaria di cautele nei luoghi di lavoro.
“Una tragedia mai vista e mai letta” - ha commentato il PM Raffaele Guarinello.
Quello di Torino è il più grande processo per reati ambientali da lavoro in Europa, iniziato il 10 dicembre 2010, con 2 anni
di dibattito processuale e 65 udienze, oltre alle 18 preliminari e 3 mila costituzioni di parte civile.
Un processo a cui si è arrivati dopo anni di battaglie, di esposti, di ribellioni degli operai ai ritmi, ai soprusi imposti dal
sistema di potere padronale, operai costretti a lavorare in ambienti altamente nocivi, sottoposti pure a minacce. A loro si è
unita la stessa popolazione che si è autorganizzata in comitati ed associazioni per ristabilire la verità su questa strage e
contrastare una gigantesca multinazionale con a capo Schmidheiny che conosceva bene i rischi che correvano gli operai, le
popolazioni e l’ambiente su cui riversava le sue polveri mortali, ma che ha continuato a fare profitti con la corruzione, la
complicità e le coperture istituzionali e la manipolazione dell’informazione spacciandola per “scientifica” così come la sua
immagine di “filantropo” mentre ha continuamente cercato di affossare la verità .
Questo processo è una vittoria dei lavoratori.
Questo incessante lavoro dal basso è il materiale su cui ha lavorato il PM Guarinello, uno dei pochissimi giudici che in
questo paese è andato fino in fondo nel perseguire i reati contro i lavoratori.
La Rete per la sicurezza sul lavoro ha fatto appello alla mobilitazione per questo importante processo, a partire dal 10
dicembre 2010, quando ha indetto una manifestazione nazionale davanti al Tribunale, unendosi ai comitati e associazioni
italiane, francesi e svizzere presenti in massa e costituitesi parte civile al processo. Delle udienze la Rete è stata l’unica
realtà che ha dato una puntuale informazione e che, per il giorno della sentenza, è stata raccolta in un opuscolo che mette
a disposizione di tutti coloro che vogliono tenere alta l’attenzione su questa strage, per non perdere la memoria storica e la
denuncia politica contro tutto questo sistema che mette il profitto al primo posto.
A questa sentenza guardano non solo gli operai superstiti, le loro famiglie
e le popolazioni che hanno lavorato e vivono ancora nei territori delle
fabbriche della morte, che, con grande dignità e fermezza hanno rifiutato
l’”offerta del diavolo”, il risarcimento del miliardario Schmidheiny per
rinunciare ad essere parte civile al processo. Ma la sentenza è attesa
anche da centinaia di migliaia di lavoratori in tutto il mondo che sono
stati, o che ancora lo sono, esposti alle fibre d’amianto e da tutti coloro
che si battono contro le morti sul lavoro e contro la nocività del Capitale.
Il 13 febbraio è un’altra tappa importante per la battaglia contro i padroni
assassini, per la giustizia degli esposti all’amianto e la loro tutela sanitaria,
per le bonifiche che vogliamo tutte a carico dei padroni.
La Rete Nazionale promuove una mobilitazione davanti il Palazzo di
giustizia di Torino e lancia l’appello a fare iniziative nelle altre città.
Rete Nazionale per la sicurezza sul lavoro
richiedi l’opuscolo sul
processo di Torino a
bastamortesullavoro@gmail.com


la rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro con la partecipazione
al processo Eternit del 13 febbraio a torino
- sono disponibili un volantino nazionale, una locandina nazionale, un
opuscolo che raccoglie le cronache di tutte le udienze di questo importante
processo - avvia una campagna lunga che porterà quest'anno a una nuova
ASSEMBLEA NAZIONALE e a UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
dopo quelle degli anni scorso di TORINO e TARANTO
Sin da ora invitiamo tutte le realtà interessate a far pervenire la loro
disponibilità, dato che si dovrà preparare insieme un nuovo appello e
definire il percorso che porterà a toccare tutte le città italiane da
palermo a torino, da taranto a trento, da ravenna a genova, da napoli a
marghera e che si concluderà con una manifestazione nazionale

rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@gmail.com
mailing list
bastamortesullavoro@domeus.it
blog
http://bastamortesullavoro.blogspot.com
febbraio 2012

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