giovedì 18 novembre 2010

pc quotidiano 17-18 novembre - processo thyssenkrupp

10 dicembre a torino manifestazione rete nazionale sulla sicurezza sui posti
di lavoro
info naz bastamortesullavoro@gmail.com

PROCESSO THYSSENKRUPP: UDIENZA DEL 17 NOVEMBRE
L'udienza odierna, che ha inizio alle ore 9:30, prevede la esposizione della
sesta parte della requisitoria del pm.
La sostituta Laura Longo riprende la trattazione degli elementi soggettivi
del reato, soffermandosi in massima parte sulla consapevolezza del pericolo
per l'incolumità pubblica derivante dall'omissione dolosa delle cautele
antinfortunistiche, specificando nei dettagli le motivazioni per cui - nel
nostro caso - ricorrono le motivazioni per addebitarli tutti agli imputati.
Successivamente sarà il procuratore Raffaele Guariniello a far luce sui
differenti livelli di responsabilità, circa gli infortuni sul lavoro, dei
diversi dirigenti delle aziende; lo fa seguendo il dettato della Legge
626/94 - che all'epoca dei tragici fatti era la legge che regolava la
materia della sicurezza sui posti di lavoro - e delle sentenze pregresse
della Corte di Cassazione, compresa la recentissima numero 38991 del 4
novembre 2010 che stabilisce che l'intero cda dell'azienda è responsabile
per le conseguenze (nel caso specifico la morte, per tumore da esposizione
all'amianto, di undici operai alla Montefibre di Verbania) derivate dal
mancato rispetto delle norme di sicurezza: questo anche se nominalmente il
responsabile fosse soltanto uno di loro delegato all'uopo.
Appare utile ricordare che gli imputati erano perfettamente a conoscenza del
fatto che il piano di sicurezza della Thyssenkrupp era carente e che
occorreva - per ottenere il certificato di prevenzione incendi - attuare
diversi interventi, tra i quali l'installazione di un impianto automatico di
spegnimento incendi: nonostante questo, gli stessi non avevano provveduto ad
attuare gli interventi necessari, chiedendo continue proroghe fino al
dicembre 2007 (infatti il certificato prevenzione incendi l'azienda lo
otterrà soltanto nel gennaio 2008).
Questo assassini sapevano benissimo che c'era alto rischio di propagazione
di un incendio di grandi dimensioni: a fronte di ciò - per risparmiare poche
migliaia di Euro - non hanno fatto nulla per contrastarlo, procrastinando in
maniera criminale gli interventi necessari alla messa in sicurezza degli
impianti; questo nonostante, nel 2002, si fosse sviluppato - presso il
laminatoio Senzimir 62 - un incendio durato tre giorni, a seguito del quale
l'allora ad della Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni è stato condannato con
sentenza definitiva per la mancanza di un impianto di spegnimento automatico
degli incendi.
La prossima udienza è calendarizzata per martedì 23 novembre, mentre salta
quella di mercoledì 1° dicembre.
Torino, 17 novembre 2010

Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino

Nessun commento:

Posta un commento