26 NOVEMBRE
PER SARAH, PER CARMELA, PER TUTTE E' GIUSTO RIBELLARCI! Basta con le
uccisioni/violenze contro le donne! Basta con la violenza quotidiana di
questo sistema sociale che nega lavoro, reddito, vita, dignità.
Per il 25 novembre, giornata internazionale di lotta contro la violenza
sessuale delle donne, si stanno organizzando mobilitazioni in varie
città, per rappresentare, dare visibilità, alle varie forme, fatti
emblematici di violenze sessuali e soprattutto di uccisioni delle donne che
quest'anno sempre di più stanno accadendo, e che, ognuna e nell'insieme,
mostrano un sistema sociale da moderno medioevo, in cui è Berlusconi che si
fa primo "violentatore" della dignità delle donne.
Anche a Taranto come donne dobbiamo portare un messaggio: UNIAMOCI,
RIBELLIAMOCI!
Anche la triste uccisione di Sarah Scazzi non è una vicenda particolare,
privata ma sta mostrando la condizione pratica, ideologica a cui questo
sistema sociale costringe/restringe le ragazze, le donne, sta mostrando il
ruolo di morte della famiglia, il peso dei valori maschilisti/di possesso
dominanti e a volte influenzanti anche le stesse donne; ma sta mostrando
anche il ruolo squallido da avvoltoi del circo mediatico, che fa della morte
di una ragazza una merce su cui farci guadagni.
Ma a Taranto vi sono state altre uccisioni di donne, altre violenze
sessuali: il 26 novembre non solo saranno tre mesi dalla morte di SARAH, ma
al mattino vi sarà anche il processo per un'altra morte e violenza: quella
del 2007 ad un'altra ragazzina, CARMELA di 13 anni, che si buttò da un
balcone a Paolo VI, uccisa dagli uomini che l'avevano violentata e dallo
Stato che invece di aiutarla la rinchiuse negli Istituti e ora le nega
ancora giustizia.
Noi lavoratrici, precarie, noi disoccupate che da anni stiamo facendo lunghe
e dure lotte nella nostra città per il lavoro, il salario, per i diritti, ma
anche per la dignità di noi donne, sappiamo sulla nostra pelle come queste
violenze affondano nelle violenze quotidiane fatte di negazione di una vita
decente, di scaricare su di noi la crisi, di subordinazione, oppressione;
sentiamo come inaccettabile che un capo di governo spenda 7 mila euro per
una notte e a noi sono negate anche 500 euro per sopravvivere.
PER QUESTO PROPONIAMO ANCHE ALLE ALTRE DONNE:
FACCIAMO A TARANTO IL 26 NOVEMBRE UNA MOBILITAZIONE IN LEGAME CON LE ALTRE
CITTA'.
Al mattino ore 9,00 presidio al Tribunale
La sera ore 18 p.zza M. Immacolata presidio, assemblea pubblica, video
con la presenza dei genitori di Carmela e Associazione "IoSòCarmela" di
Napoli.
Facciamo sì che non i mass media, i talk swoh parlino, ma che siamo noi
donne, ragazze a parlare della nostra vera condizione di vita.
TA 11.11.10
Le lavoratrici, le disoccupate del MOVIMENTO FEMMINISTA PROLETARIO
RIVOLUZIONARIO
per com. mfpr@libero.it - 3475301704 - T/F 0994792086
COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE "IoSòCarmela".
Sarah & Carmela... le due facce della stessa tristissima medaglia!
Taranto 25/26 Novembre 2011, per una "curiosa" coincidenza in queste
giornate convergono 3 importanti note dolenti della nostra società, infatti,
il 25 novembre è la giornata internazionale di lotta contro la violenza
sessuale sulle donne, mentre il giorno dopo venerdì 26 novembre sono 3 mesi
esatti dalla morte della piccola Sarah Scazzi di soli 15 anni e nello stesso
giorno si celebra presso il Tribunale di Taranto il processo contro 3 degli
stupratori della piccola Carmela Cirella di 13 anni uccisa anche lei dalla
infinita cattiveria degli "uomini" e dalla "colpevole inadeguatezza"
dell'operato delle istituzioni.
A Taranto il Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario per quelle
giornate ha indetto diverse manifestazioni alle quali ci ha invitato ad
aderire tra cui anche quella di un presidio davanti al Tribunale di Taranto
per chiedere quella giustizia che a Carmela ancora oggi a distanza di quasi
4 anni dalla sua morte le viene negata.
Nella veste di Presidente dell'Associazione per la tutela dei diritti di
minori e famiglie "IoSòCarmela" nata proprio in virtù dei fatti accaduti a
Carmela, ma anche nella veste di padre della piccola Carmela, aderisco e
invito ad aderire tutti coloro che hanno a cuore i diritti dei minori
principalmente per mettere in evidenza alcuni aspetti su come vengono
diversamente trattati dai media e dalle istituzioni casi come quelli di
Sarah e Carmela.
Su Sarah si sta esagerando in modo vergognoso, dando in pasto agli avvoltoi
qualsiasi cosa possa solleticare la morbosa curiosità della gente,
calpestando le più elementari norme scritte e non che regolano l'etica
professionale qualunque essa sia, la dignità umana, il rispetto, la
coscienza. Oltretutto questo showbusiness montato intorno alla piccola Sarah
rischia di ostacolare notevolmente il lavoro degli investigatori dando
(qualora ce ne fosse ulteriore bisogno) addirittura ai colpevoli la
possibilità di nuovi spunti su cui fondare le loro tesi difensive.
Su Carmela al contrario, visto che non abbiamo dato a nessuno la possibilità
di mercificare il nostro dolore, si sono totalmente spenti i riflettori,
anche quando invece dovrebbero servire per far venire alla luce quanto di
sporco c'è dietro la vicenda di Carmela che a tutt'oggi nè la magistratura
riesce o vuole far emergere, nè tantomeno le Istituzioni dello Stato a
partire dal Ministro della Giustizia Angelino Alfano rispondono come loro
dovere alla nostra insistente richiesta di intervento.
Queste manifestazioni a cui come sopra accennato aderisco ufficialmente,
sono soltanto l'inizio di una mia personale protesta, entro nel merito come
presidente dell'associazione che rappresento per far rispettare i diritti
della minore Sarah Scazzi che dopo essere stata uccisa dalla barbarie degli
"uomini" continua ad essere oltraggiata dalla loro cupidigia continuando ad
essere uccisa ogni giorno, ovviamente nel caso di mia figlia Carmela estendo
anche alla mia figura di genitore della piccola Carmela Cirella il mio
impegno attivo e concreto volto ad ottenere dal ministero della giustizia
l'intervento dei propri ispettori mirato a far emergere quelle
responsabilità che a tutt'oggi non si vuole far venire fuori da addebitare a
tutte le istituzioni che sono state coinvolte nella gestione del caso di
nostra figlia!
Il 5 ottobre dello scorso anno mi sono personalmente recato a Roma dal
ministro per essere ricevuto, ho avuto la promessa di tempestivo
interessamento da parte del sottosegretario Alberti Casellati, a di stanza
di piu' di un anno da allora nessuno ha mantenuto fede agli impegni presi,
pertanto mi trovo costretto a dover valutare anche la possibilita' di
iniziare proteste pacifiche ma allo stesso tempo clamorose e visibili...
visto che a quanto pare nel nostro paese si può ricevere la doverosa
attenzione di chi ci governa solo ed esclusivamente facendo puntare i
riflettori dei media!
IL PRESIDENTE DI "IoSòCarmela" - ALFONSO FRASSANITO - 13.11.2010
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