Con Forza del Sud, la “nuova” formazione cui ha dato vita il 30 ottobre scorso a Palermo, Miccichè, che un anno fa aveva fatto un primo strappo nel Pdl con la formazione del Pdl Sicilia, appoggiando il governo Lombardo, vorrebbe stupire con effetti speciali, come si diceva una volta, tornando sui suoi passi.
Nella sostanza questa Forza del Sud è una stampella per permettere al suo capo Berlusconi di recuperare quei voti che altrimenti alle prossime elezioni in Sicilia andrebbero completamente persi passando ad altri interlocutori della borghesia siciliana.
Miccichè non riesce proprio a perdere l’abitudine del ragazzo cresciuto al servizio del padrone, che è molto contento quando questo gli mette la mano sulla spalla per fargli capire che lui lo apprezza, anche quando viene maltrattato… e meno male che un anno fa diceva di non essere uno yesman!
È da quando prova a dare un nome accattivante ad una nuova formazione politica [dal famoso “partito del sud” che doveva fare insieme a Lombardo] che dice che serve qualcosa che bilanci il peso della lega al nord; adesso, usando sempre la retorica del bene della Sicilia, secondo lui sempre utile per ingannare il “popolo siciliano”, in una intervista chiarisce meglio il concetto.
Riportiamo una parte di questa intervista del quotidiano La Sicilia del 16 novembre che sintetizza in questo modo la propria visione.
“Per fronteggiare la nascita del Terzo Polo (Fli-Udc-Api-Mpa), Berlusconi ha stretto un’alleanza con il nuovo movimento di Gianfranco Miccichè – Forza del Sud -; un modo per battezzare e dare il via libera alla nascita di una sorta di Lega del Sud per cercare di ottenere il premio di maggioranza, che al Senato è regionale, anche nel Mezzogiorno. Sicilia compresa.”
“Domanda: On. Miccichè, allora, una nuova campagna elettorale al fianco di Berlusconi che le ha riconosciuto lo status di alleato che si batte per il riscatto del Sud.
“Risposta: E’ una grande soddisfazione perchè ho sempre creduto in questa mia idea. Una reale possibilità che si apre non tanto per contrastare la Lega, ma per ottenere ciò che i leghisti sono riusciti ad avere. Ma ciò passa attraverso la dimostrazione di essere buoni amministratori. Il nostro obiettivo è soprattutto quello di cambiare la nostra cultura del governo. Il modello Lega può essere una soluzione. Io sono ottimista”.
Queste poche dimostrano tutta l’inconsistenza della “novità”. Che cos’è ciò che i leghisti sono riusciti ad avere? La direzione politica con sindaci, presidenti di provincia e regione, e cioè le stesse cose che il Pdl di Miccichè del 61 a 0 aveva ottenuto! Dire che bisogna essere buoni amministratori sottintendendo che quelli della Lega lo sono significa innanzi tutto ammettere di non essere stati buoni amministratori; e poi dire un sacco di sciocchezze sapendo di dirle, perché la “cultura di governo” in Sicilia è la “cultura” politico/mafiosa e quella non può certo cambiarla chi ha le mani in pasta!
”Domanda: Forza del Sud è destinato a rimanere un movimento politico siciliano o varcherà lo Stretto di Messina?
“Risposta: Stiamo lavorando sodo. In tanti hanno creato confusione indicando Forza del Sud come una iniziativa contro Berlusconi. Non è così, anche se rivendichiamo di essere protagonisti all’interno della coalizione di centrodestra. Ora che l’equivoco che qualcuno voleva creare è stato chiarito, ci muoveremo con maggiore determinazione nelle altre regioni”.
La borghesia del sud si riorganizza dunque a causa dei continui importanti cambiamenti nella politica nazionale (e internazionale) e alle proprie formazioni affibbia nomi che suonano “meridionalisti”; i proletari e le masse popolari del sud non devono perdere tempo per organizzare la propria risposta di classe.
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