venerdì 19 novembre 2010

pc quotidiano 19 novembre - la lotta degli interinali ilva a taranto

SOLIDARIETA' AI SOMMINISTRATI ILVA

Siamo solidali con i lavoratori somministrati Ilva che hanno iniziato il
presidio della direzione Ilva, accompagnato da una sciopero della fame.
Noi siamo stati sempre al fianco di questi lavoratori, così come lo sono
stati i Disoccupati Organizzati slai cobas per il sindacato di classe. La
lotta per il lavoro è una sola, prima lo si capirà meglio sarà per tutti.
Abbiamo ritenuto che le promesse e gli impegni di istituzioni e sindacati
confederali e dello stesso Vendola non avrebbero avuto successo, per la
decisa volontà dell'azienda di dire NO.
Meno lavoratori, più sfruttamento, meno diritti e più ricatto verso i
lavoratori per i profitti di Riva, è l'unica linea che l'Ilva porta avanti,
con la condiscendenza delle OO.SS confederali, che hanno firmato accordi
svendita per i lavoratori somministrati (con distinguo impotenti e solo a
parole da parte della Fiom), come continuano a fare per la cassintegrazione,
che ora, diventata in deroga, è l'ultima spiaggia prima che operai, questa
volta fissi dell'Ilva, vengano messi fuori come i somministrati
Anche verso la mobilitazione degli operai somministrati la linea che hanno
portato avanti è stata quella di rinvio in rinvio, per indebolirne la forza
e determinazione.
A questo si è aggiunto lo scarso ruolo delle istituzioni nel tutelare il
lavoro, soprattutto quando si tratta di grandi aziende come l'ILVA e quando
si tratta di fasce precarie.

Erano necessarie, come abbiamo sempre sostenuto, forme di lotta dura, blocco
delle merci e delle portinerie, quando gli operai somministrati erano
veramente molti, ma la linea di stare dietro a sindacati e istituzioni e le
speranze hanno prevalso e.. riva ha potuto dire No.
Ora la situazione è diventata difficile ...ma proprio per questo i
lavoratori devono essere sostenuti.
Lo sciopero della fame e il presidio sono un primo passo; bisogna collegarsi
a tutti coloro che lottano per il lavoro, in primis con i Disoccupati
Organizzati slai cobas, e passare a forme di lotta dura contro istituzioni e
azienda - il lavoro serve per vivere e non è accettabile una situazione di
"usa e getta" da parte dell'Ilva, mentre il lavoro viene dato a ditte di
appalto che usano altri somministrati.
Bisogna legare la lotta per il rientro in fabbrica dei somministrati a
quella contro la cassa integrazione in deroga all'Ilva, anticamera dei
licenziamenti e a quella contro i licenziamenti silenziosi dell'appalto Ilva
con oltre 3000 espulsi.

Se si sceglie questa strada lo Slai cobas è disponibile al massimo sostegno
e impegno in questa lotta.

SLAI COBAS per il sindacato di classe
cobasta@libero.it
347-1102638
18 novembre 2010

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