«Nel silenzio assordante delle istituzioni, ci si continua ad ammalare»
La metà dei lavoratori dello stabilimento Amazon di Torrazza
Piemonte ha aderito allo sciopero indetto questa mattina, venerdì 17
aprile, davanti ai cancelli dalla Filt Cgil. A comunicarlo lo stesso
sindacato. «I lavoratori sono circa 1.200, dei quali 400 con contratto
di somministrazione, ma in questo periodo c’è un forte assenteismo-
sottolinea Simona Cavaglià della Filt Cgil -. Nel silenzio assordante
delle istituzioni e del prefetto al quale abbiamo ripetutamente
segnalato i pericoli per la salute dei lavoratori di Amazon, ci si
continua ad ammalare di Covid 19». Uno sciopero indetto dopo lo stato di
agitazione seguito alla comunicazione di quattro dipendenti positivi al
coronavirus . «Non abbiamo avuto risposte nè dall’azienda nè dal
prefetto e dalle istituzioni – dice ancora Simona Cavaglià-. In Amazon
si vende di tutto e i ritmi di lavoro all’interno dei magazzini e tra i
corrieri sono forsennati. Se queste sono le premesse alle riaperture
delle attività, in Piemonte i contagi non potranno che aumentare».
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