martedì 14 aprile 2020

pc 14 aprile - La patrimoniale? Rivendicarla è giusto e necessario.. ma per favore non è 'espropiare gli espriopriatori'

Da Il cuneo rosso – Gcr – Pagine marxiste, Tendenza internazionalista rivoluzionaria, Laboratorio politico Iskra: "Alla ricetta capitalistica di ingigantire il debito di stato, che è in realtà un debito di classe, un debito nostro, opponiamo la necessità di una imposta patrimoniale, di un prelievo del 10% sul 10% più ricco della popolazione, che ha accumulato sulla nostra pelle un'enorme quantità di ricchezza. Questa imposta assicurerebbe le risorse necessarie (400 miliardi di euro) per affrontare di petto le vere emergenze sociali. È tempo di cominciare ad espropriare gli espropriatori non solo delle ricchezze accumulate, ma anche del loro potere di disporre della nostra vita, della nostra libertà, del nostro futuro.

Da Laboratorio Iskra: "I soldi ci sono, ce li hanno i capitalisti... Come fare “tecnicamente”? Intervenendo sul sistema bancario e assicurativo, e sulle borse con un decreto di emergenza. Oggi, però, bisognerebbe chiedere di bloccare immediatamente ogni trasferimento di capitali all’estero.... Siamo ben consci che gli attuali strumenti normativi non prevedono queste misure, ma le leggi devono adattarsi alle esigenze sociali, e non viceversa..."

Dal CS Vittoria di Milano: "...crediamo sia anche una necessaria e alternativa indicazione sul come e dove poter reperire le ingenti risorse necessarie alla sopravvivenza per milioni di proletari che però, nel contempo, individua le responsabilità di chi accaparra ricchezze con lo sfruttamento di uomini donne e natura".
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In questo periodo nell'area politica che fa riferimento al Si.Cobas si sta insistendo nel dibattito sulla patrimoniale, fino a proporre un "patto d'azione" principalmente per una specifica campagna sulla"patrimoniale".
Abbiamo già detto, siamo d'accordo con la rivendicazione e il sindacalismo di base e di classe la deve far propria... ma non ci convince la campagna prioritaria e specifica.
Alcune brevi considerazioni:
Su dove reperire i soldi potremmo dire facilmente: dalle spese militari, dalla grandi opere inutili, distruttive dei territori e/o al servizio della guerra e della politica imperialista, dalla , dalla grande evasione fiscale, ecc.  Ma alla fine davvero ci interessa entrare nel merito di dove il governo deve prendere i soldi?  Davvero noi dobbiamo trovare la "soluzione", dare "consigli" al governo - cosa peraltro illusoria, visto che il governo, come comitato d'affari della borghesia, i soldi per i padroni (i famosi 400 miliardi - proprio la cifra che potrebbe venire dal 10% della patrimoniale) li trova eccome e non ci dice neanche da dove li prende... benchè sappiamo benissimo che li prende/li farà pagare ai lavoratori e alle masse popolari. 
Potremmo dire: cazzi tuoi da dove li devi prendere... noi vogliamo lavoro, salario garantito per tutti, difesa della salute, case, ecc. ecc. 
Le leggi dei governi non si adattano certo alle "esigenze sociali",  solo in periodi di forti lotte di classe, di rivolte possono rispondere parzialmente e momentaneamente alle esigenze sociali, per contenere e deviare quelle lotte.  
Entrare nel merito, come la volti o la giri, si scade  riformismo massimalista, che  giustifica l'elettoralismo, e/o nella demagogia. Ed è sorprendente che forze come quelle indicate che fanno anche una giusta analisi del sistema del capitale da cui ne viene che non è riformabile ma deve essere solo rovesciato con la rivoluzione proletaria, poi nelle proposte subiscano il "fascino discreto" e illusorio dell'obiettivo principale.

proletari comunisti redazione

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