sabato 18 aprile 2020

pc 18 aprile - Jean Paul Sartre - quando un intellettuale/filosofo si mette in gioco per davvero

40 anni fa la sua morte. 
Il 15 aprile 1980 all’ospedale Broussais di Parigi dove era ricoverato da settimane, muore Jean-Paul Sartre. Quattro giorni dopo, il 19 si convoca spontanea una moltitudine che vuole dare un ultimo saluto all’intellettuale più importante del dopoguerra francese. Simone de Beauvoir, la compagna di una vita, descrive il momento del funerale nella Cerimonia degli adii: «C’era una folla immensa, circa cinquantamila persone, soprattutto giovani nel complesso, lungo tutto il tragitto, la folla fu disciplinata e calorosa. ‘È l’ultima manifestazione del ’68’ disse Claude Lanzmann. . Quel giorno, una marea silenziosa e commossa, percorre i tre chilometri fino al cimitero per rendere un omaggio all’intellettuale dell’engagement, dell’impegno sociale e politico.
Il filosofo Revault d’Allonnes racconta che quando suo figlio tornò dal cimitero di Montparnasse gli disse: «Vengo dalla manifestazione contro la morte di Sartre». Quasi un corteo di protesta, ma forse non l’ultimo del ’68 come credeva Lanzmann. 
Nei processi storici è sbagliato porre la parola fine, la storia è complessa e spesso ciò che sembra finito riappare in altre forme e contenuti. La fine implica una rottura, ma discontinuità o continuità sono solo parole, termini con cui cerchiamo di capire i fatti reali, sono la forma che ricevono gli eventi nella costruzione della realtà.
...Sartre rifiuta i vincoli dell’accademia, le sue idee circolano per strada, nei caffè, nelle manifestazioni, nei saggi, nelle pièce di teatro, nella narrativa, nei giornali e le riviste. Un intellettuale di strada che non ha mai accettato premi né riconoscimenti, rifiutando perfino nel 1964 il Nobel per la letteratura.....
...nel ’68 è stato tra i pochi e i primi intellettuali invitati a parlare all’università occupata. ...quando arrivò alla Sorbona l’assemblea era gremita e sulla lavagna c’era scritto: «Sartre, per favore, sii breve"
...Sartre a fronte della repressione di Stato sostiene l'organizzazione maoista la Gauche Proletarienne e diviene direttore de ' la cause du peuple'

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