sabato 18 aprile 2020

pc 18 aprile - Bonomi il falco... o un avvoltoio?

Il nuovo presidente di Confindustria Carlo BonomiCi occuperemo più approfonditamente la prossima settimana di Bonomi e il significato della sua elezione a Presidente della Confindustria, una elezione attesa ma inattesa e perfino sospetta per la dimensione del sostegno ricevuto, inusuale negli ultimi anni nell'elezione dei Presidenti della massima organizzazione dei padroni..
Ci sarà una ragione di tutto questo in piena crisi coronavirus, tenendo conto che Bonomi è finora presidente dell'Assolombarda, cioè capo di quei padroni di Milano, Bergamo, Brescia,, epicentri della trasformazione della pandemia in strage?

da il manifesto stralci

Trionfa il falco Bonomi e subito attacca governo e sindacato

Confindustria. Il capo di Assolombarda lodato da tutta la destra. La prima uscita sarà l'incontro chiesto a Conte da Cgil Cisl Uil
Carlo Bonomi è il nuovo presidente di Confindustria. È stato eletto con ben 123 voti su 193, doppiando Licia Mattioli, accreditata alla vigilia di una rimonta non concretizzata. Chi sperava che le
pressioni per riaprire, le dichiarazioni del suo supporter Bonometti che rivendicava il no alla zona rossa nella Bergamasca potessero nuocere al presidente di Assolombarda si sbagliava. È la vittoria del «modello Lombardia» che fra gli industriali è ancora in auge. Non a caso il commento più entusiasta alla notizia è del presidente della Regione Attilio Fontana: «Il fatto di avere ai vertici di Confindustria un presidente della nostra regione è per tutti noi un motivo di soddisfazione in più, così come proprio l’importante esperienza maturata a Milano gli consentirà di ricoprire questo incarico con quella concretezza tipica dei lombardi».
LA «CONCRETEZZA» che ha portato subito Bonomi a chiedere di riaprire le aziende e attaccare sindacati e governo. «Occorre far riaprire le produzioni ma evitare seconda ondata contagio. Il tempo è il nostro nemico. La voragine del Pil è tremenda, è una grande occasione per cambiare Italia. Far indebitare imprese non è la strada giusta». E ancora: «La politica ci ha esposto ad un pregiudizio fortemente anti-industriale che sta tornando in maniera importante in questo Paese», «non pensavo di sentire più l’ingiuria che le imprese sono indifferenti alla vita dei propri collaboratori. Sentire certe affermazioni da parte del sindacato mi ha colpito profondamente. Credo che dobbiamo rispondere con assoluta fermezza».
MUSICA PER LE ORECCHIE dei falchi che in questi giorni hanno intasato le prefetture con la richiesta di deroga per riaprire la propria attività.
Bonomi in realtà si discosta molto dai suoi predecessori. Osannato da anni dal Corriere, ha una piccola impresa nel settore biomedicale con soli 8 dipendenti. La carriera l’ha fatta in Assolombarda e nelle varie assise confindustriali come capofila degli attacchi a reddito di cittadinanza e Quota 100....
una scritta di questi giorni a Bergamo

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