Nella
giornata di lunedì 16/7 è terminata questa ultima sua lotta contro i
malanni che, nell’ultimo periodo della sua vita, la tormentavano.
Consiglia
Terraciano è stata una leonessa che per decenni ha incarnato,
interpretandolo con un forte vissuto passionale, intere fasi del
conflitto sociale nell’area metropolitana napoletana.
Personalmente
ho conosciuto Consiglia, quando sul finire degli anni settanta, la sua
casa e quella di altri compagni era aperta ai militanti che incappavano
nelle maglie della repressione e che erano costretti alla latitanza per
sottrarsi alla cupa emergenza della cosiddetta stagione
dell’antiterrorismo.
Ma
Consiglia è sempre stata, anche in età giovanile, la pasionaria delle
lotta ad Acerra, a Pomigliano, a Napoli ed in ogni contesto in cui si esemplificava il conflitto per la casa, per il lavoro e contro la
manomissione dei nostri territori.
manomissione dei nostri territori.
Le
vertenze delle case Ice/Snei ad Acerra, degli operai della Montefibre,
dei cantieristi che costruirono lo stabilimento dell’Alfa Sud
rivendicando la loro assunzione, le lotte per la difesa dell’ambiente,
ad Acerra e non solo, e le infinite vertenze dei disoccupati organizzati
napoletani hanno visto la sua attiva presenza e la sua carica umana e
politica sempre in prima fila.
Indimenticabile
resta nella memoria la sua foto su un trattore alla testa del corteo
dei 10000 cittadini che in quel 29 agosto 2004 seppero dire NO al blitz
poliziesco effettuato contro il presidio degli attivisti che
sorvegliavano il cantiere dell’allora costruendo mega inceneritore di
Acerra. Un corteo che fu attaccato selvaggiamente dalle forze del
dis/ordine che dovevano difendere, con ogni mezzo, l’affare/monnezza e
l’accordo Berlusconi/Bassolino attorno l’inceneritore.
Consiglia
è stata una donna – una compagna – che ha saputo interloquire e tenere
testa ai vari esponenti delle istituzioni che nei nostri territori hanno
fatto “il bello ed il cattivo tempo”: da Bassolino a Mastella, da Rosa
Russo Jervolino ai vari ministri del lavoro succedutesi nel corso degli
anni fino ai personaggi dei giorni nostri che siedono a Palazzo Santa
Lucia o Palazzo San Giacomo. Non citiamo le decine di sindaci che ad
Acerra erano terrorizzati quando Consiglia si avvicinava alla sede del
Comune per rappresentare qualche problema.
Verso
tutti costoro Consiglia ha sempre saputo reclamare le ragioni sociali
della piazza o con sensati ragionamenti politici e programmatici o con
la necessaria forza quando la condizione lo richiedeva.
Oggi
Consiglia non c’è più e mancherà ai tanti che, nei lunghi decenni alle
nostre spalle, hanno avuto la fortuna di conoscerla, apprezzarla ed
anche litigare come è nello stile dei comunisti.
Consiglia, però, ha saputo seminare!
Ad
Acerra, nei comuni limitrofi e nella stessa Napoli tanti attiviste ed
attivisti sono giunti alla lotta attraverso il suo esempio, il suo
rigore morale e le sue (concrete) lezioni politico/pratiche.
Ciao Consiglia! La terra ti sia lieve!
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