CONTRO LA CHIUSURA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE DI CASAPOUND INVITIAMO TUTTI E TUTTE A MANIFESTARE
CONTRO OGNI FASCISMO, RAZZISMO e SESSISMO
Finalmente sta finendo il teatrino. Berlusconi è ringiovanito e ha firmato un’altra volta, con più capelli di prima, il contratto con gli italiani. Salvini ha giurato sul Vangelo; il Movimento 5 Stelle è impegnato a contare gli scontrini dei suoi parlamentari ed il PD, mentre pensa a blindare i seggi, si barcamena fra il caricare gli antifascisti e l’organizzare improbabili piazze contro le avanzate dell’estrema destra.
L’arco parlamentare uscente elude le vere problematiche sociali: casa, lavoro, sanità ed istruzione, speculando su prossime alleanze, immaginando larghe intese per assicurarsi qualche poltrona in più e trovando un capro espiatorio comune nella finta emergenza migranti costruita mediaticamente.
In questo contesto organizzazioni criminali continuano a soffiare sulla guerra tra poveri in tutte le piazze, tutelate dalle forze dell’ordine. Forza Nuova dichiara di voler difendere legalmente lo stragista Traini e Casapound annuncia di voler invadere militarmente la Libia, rivendicandosi la repubblica di Salò e accoltellando militanti di sinistra.
Rimaniamo, però, in tanti e tante ad avere ben chiaro chi sono i mandanti dell’impoverimento e dell’aumento delle disuguaglianze nel nostro paese, non certo i migranti, ma quell’ 1% degli italiani che detiene il 25% delle ricchezze nazionali e non è disposto a cedere di un passo nella difesa dei propri privilegi.
Sappiamo che la battaglia inizia nello spezzare la lancia con cui i potenti si scagliano sugli ultimi, i neofascisti. Per questo una forte opposizione dal basso ha costruito a Macerata un’importante manifestazione di massa, a Milano, Piacenza, Bologna, Torino, Pisa, Palermo ha messo i propri corpi per impedire questi comizi dell’odio. Nonostante la repressione, le cariche e gli arresti si sono moltiplicate le piazze antifasciste alimentate dalla rabbia e dall’amore di tanti studenti, precari, facchini e disoccupati.
Giovedi primo Marzo a Roma ci saranno tutte le forze politiche che daranno vita alle kermesse di chiusura della campagna elettorale, durante questa parata finale Casapound si vuole prendere una piazza. Vuole continuare a sputare odio, pronta ad allearsi con Salvini e Meloni, sentendosi completamente legittimata a farlo in una delle zone più centrali della nostra città, tutelata da uno Stato che fa della tolleranza agli intolleranti l’unica risposta alla mobilitazione popolare.
Noi siamo i figli e le figli di chi ha dato la vita per liberare questo paese dal fascismo. Noi siamo quelli e quelle che ricordano ancora le parole del presidente della Repubblica Sandro Pertini: “dovere dell’antifascista è impedire la parola ai fascisti”.
Finalmente sta finendo il teatrino. Berlusconi è ringiovanito e ha firmato un’altra volta, con più capelli di prima, il contratto con gli italiani. Salvini ha giurato sul Vangelo; il Movimento 5 Stelle è impegnato a contare gli scontrini dei suoi parlamentari ed il PD, mentre pensa a blindare i seggi, si barcamena fra il caricare gli antifascisti e l’organizzare improbabili piazze contro le avanzate dell’estrema destra.
L’arco parlamentare uscente elude le vere problematiche sociali: casa, lavoro, sanità ed istruzione, speculando su prossime alleanze, immaginando larghe intese per assicurarsi qualche poltrona in più e trovando un capro espiatorio comune nella finta emergenza migranti costruita mediaticamente.
In questo contesto organizzazioni criminali continuano a soffiare sulla guerra tra poveri in tutte le piazze, tutelate dalle forze dell’ordine. Forza Nuova dichiara di voler difendere legalmente lo stragista Traini e Casapound annuncia di voler invadere militarmente la Libia, rivendicandosi la repubblica di Salò e accoltellando militanti di sinistra.
Rimaniamo, però, in tanti e tante ad avere ben chiaro chi sono i mandanti dell’impoverimento e dell’aumento delle disuguaglianze nel nostro paese, non certo i migranti, ma quell’ 1% degli italiani che detiene il 25% delle ricchezze nazionali e non è disposto a cedere di un passo nella difesa dei propri privilegi.
Sappiamo che la battaglia inizia nello spezzare la lancia con cui i potenti si scagliano sugli ultimi, i neofascisti. Per questo una forte opposizione dal basso ha costruito a Macerata un’importante manifestazione di massa, a Milano, Piacenza, Bologna, Torino, Pisa, Palermo ha messo i propri corpi per impedire questi comizi dell’odio. Nonostante la repressione, le cariche e gli arresti si sono moltiplicate le piazze antifasciste alimentate dalla rabbia e dall’amore di tanti studenti, precari, facchini e disoccupati.
Giovedi primo Marzo a Roma ci saranno tutte le forze politiche che daranno vita alle kermesse di chiusura della campagna elettorale, durante questa parata finale Casapound si vuole prendere una piazza. Vuole continuare a sputare odio, pronta ad allearsi con Salvini e Meloni, sentendosi completamente legittimata a farlo in una delle zone più centrali della nostra città, tutelata da uno Stato che fa della tolleranza agli intolleranti l’unica risposta alla mobilitazione popolare.
Noi siamo i figli e le figli di chi ha dato la vita per liberare questo paese dal fascismo. Noi siamo quelli e quelle che ricordano ancora le parole del presidente della Repubblica Sandro Pertini: “dovere dell’antifascista è impedire la parola ai fascisti”.
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