E’ sabato ventiquattro febbraio sera: la campagna
elettorale compagni dello Spazio di
documentazione “Il Grimaldello” mentre i compagni stanno attaccando
una locandina, il cui messaggio finale è «Il voto uccide, non votare», si
materializza Antonio Susi Olivieri, consigliere leghista del Municipio I Centro
Est.
Costui, come dichiarerà ad Alessandra Costante
del Secolo XIX – che rilancia la notizia il lunedì successivo –
interviene spiegando che l’attacchinaggio abusivo non si può fare; il risultato
dell’intromissione è il giusto trattamento che si doveva aspettare: qualche
strattone ed una pedata lo convincono a desistere.
Al di là della reazione del politicante del
Carroccio, che straparla di «abitudine alla violenza dimostrata da questi
uomini» – come se fosse stato sommerso da una gragnuola di calci e pugni, mentre
invece, per sua stessa ammissione, ha subito solo qualche pedata – e del suo
partito di riferimento, a cui da sempre piace passare per vittima, ciò che
colpisce è l’atteggiamento della politica borghese, che si affretta a dimostrare
la propria vicinanza all’esponente leghista.
Per parte nostra, la solidarietà non può che
andare ai compagni del Grimaldello, per l’ennesima volta oggetto di
violentissimi attacchi verbali da parte degli esponenti della politica borghese,
rosi dal livore per non essere mai riusciti a “normalizzare” questa realtà
sociale cittadina.
Genova, 28 febbraio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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