Una
recente sentenza della Cassazione considera che la resistenza ad una
pluralità di pubblici ufficiali non rappresenta un unico reato ma
tanti delitti per quanti sono i pubblici ufficiali effettivamente
coinvolti.
Una
sentenza grottesca che ha – come dice anche l’articolo del Sole
24 ore – lo scopo di intervenire con maggiore severità nel
trattamento sanzionatorio inflitto in occasione degli scontri a
termine di manifestazioni politiche, ecc. Occasioni in cui i cosiddetti “pubblici ufficiali”, intervengono sempre
collettivamente, mentre il reato prima previsto come unico adesso si
moltiplica per cinque, per dieci ecc. per quanti sono i pubblici
ufficiali che intervengono.
Quindi
i manifestanti non solo vengono prima aggrediti e caricati spesso da
un numero spropositato di forze dell’ordine, ma poi verranno
sanzionati e processati come se avessero, non resistito ad
un’aggressione, ma avessero loro commesso reato contro tutti coloro
che li hanno aggrediti, individualmente presi.
Nessun commento:
Posta un commento