Migliaia di antifascisti,
riunitisi nella manifestazione del 24 febbraio a Palermo indetta per dire no al
comizio di Forza Nuova, hanno sfilato ieri per le vie del centro della città - strappato
tra l’altro ai fascisti che in un primo momento avevano fatto sapere di voler
concludere una eventuale manifestazione con
un comizio proprio nella stessa piazza - con bandiere, striscioni, canti, cori e
slogan antifascisti ecc. con uno spirito carico e combattivo durato per tutto
il corteo che è iniziato con la solidarietà agli antifascisti rilasciati dalla
questura, su cui si è già smontato il castello accusatorio di polizia e
magistratura.
Agli striscioni di apertura “contro
tutti i fascismi” e “oggi come ieri antifascismo militante” si è aggiunto quello
di proletari comunisti il cui contenuto è stato abbastanza esplicito: i fascisti sono criminali e non devono
esistere per dire che è necessario farla finita con loro e con tutti coloro
che li sostengono apertamente e non. In particolare il governo di cui sono la sporca
manovalanza. Per questo obbiettivo è necessario continuare a sviluppare l’antifascismo
militante innanzi tutto, e poi ricordare che anche la Costituzione e alcune
leggi attualmente in vigore vietano la ricostituzione del partito fascista,
sotto qualsiasi forma.
Il tentativo maldestro e
sbirresco di terrorizzare chi voleva partecipare alla manifestazione, come
spesso avviene in questi casi, mettendo in giro, facendole girare sui social,
notizie allarmistiche sugli scontri e le violenze che ci sarebbero state, non è
riuscito: tantissimi negozi sono rimasti aperti, in particolare quelli gestiti
dagli immigrati che prendevano i volantini e ci hanno fatto attaccare gli
adesivi sul boicottaggio elettorale, tanti palermitani, per nulla spaventati, si
sono uniti spontaneamente al corteo, stavano lungo i marciapiedi solidarizzando,
anche dai balconi persone affacciate hanno salutato il corteo, alcune giovani
con il pugno alzato.
La manifestazione, riuscita nei numeri
e nella combattività, ha fatto emergere in generale netto e chiaro che non ci può
essere antifascismo borghese di facciata, vedi il sindaco Orlando che in questa
piazza non si è affatto presentato e non ha impedito lo svolgimento dell’iniziativa
fascista, antifascismo parolaio o per opportunismo elettorale. Anche verso i giornalisti
che ponevano la questione del “mettersi sullo stesso piano violento” si è
risposto chiaramente che la storia ce lo ha insegnato, il fascismo in tutte le
sue forme è un crimine non un’opinione ed è stato debellato con la Resistenza
armata partigiana sostenuta attivamente dalle masse popolari…
L’energia espressa dal corteo che
è rimasto a presidiare la piazza fino ad oltre l’inizio dell’annunciato comizio
di forza nuova, ha costretto il capo fascista di tutta la feccia di questa
organizzazione, a rinunciare al comizio pubblico in piazza e rifugiarsi al
chiuso in un albergo.
E’ necessario adesso non lasciare
la presa, continuare a tenere viva la volontà di combattere contro il fascismo
e il moderno fascismo che avanza organizzandosi e con iniziative adatte che
affrontino tutti gli ambiti attraverso cui il fascismo si propaga.
Circolo proletari comunisti
Palermo
prolcompa@libero.it
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