Oltre a questi soggetti, sono presenti le
associazioni che hanno “dovuto” disertare quella di due settimane fa a Macerata
per non irritare troppo il loro partito di riferimento: quel PD anch’esso in
piazza, per quanto esclusivamente per motivi elettoralistici.
Dal racconto di Daniela Preziosi – il
manifesto del giorno successivo, pagina tre – si viene a conoscenza
dell’ennesima vergogna perpetrata dagli ultimi governi a guida democristiana ai
danni degli italiani.
Tra i governanti presenti spicca la
sampierdarenese Roberta Pinotti; costei, nel tentativo di aprirsi un varco sotto
al palco per raggiungere il presidente del Consiglio dei ministri pro tempore,
incappa in Luciana Romoli, una staffetta partigiana.
E’ proprio lei a rivolgersi al ministro della
Difesa pro tempore domandandole: «Nelle medaglie che ha dato a noi partigiani ha
scritto il suo nome: perchè non quello di ciascuno di noi?».
Cara compagna Romoli, la servetta della Nato ha
fatto una semplice operazione di marketing: se avesse fatto incidere il vostro
nome, tra quache anno nessuno avrebbe ricordato chi vi avesse decorato.
In questo modo si è assicurata che ricorderete
per sempre chi vi ha concesso l’onorificenza: e pazienza se, tra qualche anno,
potrà accadere che qualcuno si confonda, e pensi chela persona premiata fosse la
politicante ligure.
Bosio (Al), 26 febbraio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
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