lunedì 26 febbraio 2018

pc 26 febbraio - Elezioni: Movimento 5 Stelle e Consiglio degli Avvocati… a quali miserabili bassezze per una poltrona… Boicottare, boicottare…

…Quando il nuovo che avanza incontra il vecchio che resta!

   Fra pochi giorni si svolgeranno in Italia le elezioni per il “rinnovo” dei membri del parlamento. A parere di chi ha memoria storica, questa sembra essere una delle peggiori, se non la peggiore campagna elettorale della quale si abbia ricordo: fra nuovi fascisti e pseudo comunisti, Renzi e Berlusconi, 5 stelle e movimenti settari di vario tipo, promesse impossibili da mantenere e sottospecie di “programmi” elettorali che hanno come solo elemento concreto di continuare a favorire i potenti a danno dei più deboli, è un impresa epica individuare il meno peggio per chi volesse andare a votare e, libero da “legami sentimentali”, volesse manifestare la sua fiducia in una vana speranza di miglioramento della situazione attuale. Quadro apparentemente deprimente ma trampolino di lancio fantastico per chi crede nell’astensionismo costruttivo delle masse!

   Non passa giorno, per non dire ora, senza che si venga a conoscenza di episodi che vedono coinvolti i vari candidati di tutti gli schieramenti, che non fanno altro che rafforzare il convincimento di chi vuole astenersi. Oggi vi raccontiamo uno di questi.

   Siamo nella Capitale, e protagonista della vicenda è il candidato 5 stelle al senato Mauro Vaglio,
presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) di Roma.
 In data 15.02.18 è in programma presso l’aula avvocati del Palazzo di Giustizia sito in Piazza Cavour, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, l’evento formativo, che attribuirà ai partecipanti ben 4 crediti formativi in meno di 2 ore, intitolato “La giustizia in una regione a misura di cittadino”. Sul tema sono stati invitati a discutere, con la moderazione della Dott.ssa Simona D’Alessio, giornalista, e dopo i saluti introduttivi del su nominato avvocato Vaglio, i seguenti candidati alla presidenza della regione Lazio: Mauro Antonini (casapound); Elisabetta Canitano (potere al popolo); Roberta Lombardi (5 stelle); Stefano Parisi (coalizione centrodestra); Stefano Rosati (riconquistare l’Italia); Jean Leonard Touadi (lista civica popolare).
   Nulla di strano, penseranno i lettori… Ed invece no! Infatti vanno evidenziati i seguenti aspetti della vicenda:
1)      Se ragioni di opportunità e buon senso avrebbero dovuto consigliare al candidato 5 stelle e presidente del COA di dimettersi, o quanto meno di sospendersi dalla carica istituzionale da lui rivestita (cosa fatta da qualche suo collega), inspiegabile appare il fatto che l’avvocato Vaglio utilizzi i locali, ed in generale i mezzi, messi a disposizione dall’istituzione pubblica (COA) della quale lo stesso è presidente, con il beneplacito di tutti i consiglieri;
2)      Non si comprende su quale base l’apposita commissione designata ad accreditare l’evento abbia stabilito di attribuire 4 crediti formativi all’incontro, dal momento che, normalmente, vengono riconosciuti al massimo 3 crediti per incontri di almeno 4 ore;
3)      Non ci si può non domandare quale competenza giuridica sull’argomento oggetto dell’incontro possano avere i relatori invitati a parlare;
4)      In base alla locandina, non risultano essere stati invitati gli altri 3 candidati alla presidenza della regione Lazio (Zingaretti, Pirozzi ed Azzaro), dando vita così ad una palese violazione della legge sulla par condicio elettorale, sulla quale tanta attenzione viene prestata in ogni ambito, e che invece, proprio da chi è preposto per la sua funzione sociale di vigilanza sulla corretta applicazione delle leggi, ossia un avvocato ed un intero consiglio dell’ordine professionale, non riceve alcuna considerazione;
5)      E’ di tutta evidenza come simili iniziative finiscano per screditare l’intera classe forense, tanto vituperata dal sentimento popolare, e che di certo non ha bisogno di episodi del genere per la propria credibilità ed onorabilità.
   Se alle superiori considerazioni di carattere “tecnico” si aggiungono quelle di tipo politico, come per esempio il fatto che un candidato dei puritani a tutti i costi faccia un uso improprio, a voler essere buoni, di strumenti istituzionali, oppure la “coincidenza” che nella stessa tribuna politica (…e chiamiamo le cose con il loro nome, diamine!!!...) vi sia il candidato di casapound e quello di potere al popolo, organizzazione politica che sbandiera ovunque il fatto che non parteciperà mai ad un confronto con un fascista in tv (ma evidentemente a telecamere spente si può fare…), ecco allora che non c’è altro da aggiungere, lasciando a chi legge le valutazioni finali, se non ribadire il concetto che oggi più che mai è NECESSARIO E DOVEROSO BOICOTTARE LE ELEZIONI DEL 4 MARZO NON ANDANDO A VOTARE!!!
 MAD B. - un contributo dal Circolo di Palermo

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