…Quando il nuovo che avanza incontra il vecchio che resta!
Fra pochi giorni si svolgeranno in Italia le elezioni per il “rinnovo”
dei membri del parlamento. A parere di chi ha memoria storica, questa sembra
essere una delle peggiori, se non la peggiore campagna elettorale della quale
si abbia ricordo: fra nuovi fascisti e pseudo comunisti, Renzi e Berlusconi, 5
stelle e movimenti settari di vario tipo, promesse impossibili da mantenere e
sottospecie di “programmi” elettorali che hanno come solo elemento concreto di continuare
a favorire i potenti a danno dei più deboli, è un impresa epica individuare il
meno peggio per chi volesse andare a votare e, libero da “legami sentimentali”,
volesse manifestare la sua fiducia in una vana speranza di miglioramento della
situazione attuale. Quadro apparentemente deprimente ma trampolino di lancio
fantastico per chi crede nell’astensionismo costruttivo delle masse!
Non passa giorno, per non dire ora, senza che si venga a conoscenza di
episodi che vedono coinvolti i vari candidati di tutti gli schieramenti, che
non fanno altro che rafforzare il convincimento di chi vuole astenersi. Oggi vi
raccontiamo uno di questi.
Siamo nella Capitale, e protagonista della vicenda è il candidato 5
stelle al senato Mauro Vaglio,
presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) di Roma.
presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) di Roma.
Nulla
di strano, penseranno i lettori… Ed invece no! Infatti vanno evidenziati i
seguenti aspetti della vicenda:
1)
Se ragioni di opportunità e buon senso avrebbero dovuto
consigliare al candidato 5 stelle e presidente del COA di dimettersi, o quanto
meno di sospendersi dalla carica istituzionale da lui rivestita (cosa fatta da
qualche suo collega), inspiegabile appare il fatto che l’avvocato Vaglio
utilizzi i locali, ed in generale i mezzi, messi a disposizione dall’istituzione
pubblica (COA) della quale lo stesso è presidente, con il beneplacito di tutti
i consiglieri;
2)
Non si comprende su quale base l’apposita commissione
designata ad accreditare l’evento abbia stabilito di attribuire 4 crediti
formativi all’incontro, dal momento che, normalmente, vengono riconosciuti al
massimo 3 crediti per incontri di almeno 4 ore;
3)
Non ci si può non domandare quale competenza giuridica
sull’argomento oggetto dell’incontro possano avere i relatori invitati a
parlare;
4)
In base alla locandina, non risultano essere stati
invitati gli altri 3 candidati alla presidenza della regione Lazio (Zingaretti,
Pirozzi ed Azzaro), dando vita così ad una palese violazione della legge sulla
par condicio elettorale, sulla quale tanta attenzione viene prestata in ogni
ambito, e che invece, proprio da chi è preposto per la sua funzione sociale di
vigilanza sulla corretta applicazione delle leggi, ossia un avvocato ed un
intero consiglio dell’ordine professionale, non riceve alcuna considerazione;
5)
E’ di tutta evidenza come simili iniziative finiscano
per screditare l’intera classe forense, tanto vituperata dal sentimento
popolare, e che di certo non ha bisogno di episodi del genere per la propria
credibilità ed onorabilità.
Se alle superiori considerazioni di
carattere “tecnico” si aggiungono quelle di tipo politico, come per esempio il
fatto che un candidato dei puritani a tutti i costi faccia un uso improprio, a
voler essere buoni, di strumenti istituzionali, oppure la “coincidenza” che
nella stessa tribuna politica (…e chiamiamo le cose con il loro nome,
diamine!!!...) vi sia il candidato di casapound e quello di potere al popolo,
organizzazione politica che sbandiera ovunque il fatto che non parteciperà mai
ad un confronto con un fascista in tv (ma evidentemente a telecamere spente si
può fare…), ecco allora che non c’è altro da aggiungere, lasciando a chi legge
le valutazioni finali, se non ribadire il concetto che oggi più che mai è
NECESSARIO E DOVEROSO BOICOTTARE LE ELEZIONI DEL 4 MARZO NON ANDANDO A
VOTARE!!!
MAD B. - un contributo dal Circolo di Palermo
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