lunedì 26 febbraio 2018

pc 26 febbraio - SULLE ELEZIONI PARLANO GLI OPERAI DELL'ILVA DI TARANTO - interviste alla portineria di fabbrica dello Slai cobas sc

Lo Slai cobas per il sindacato di classe in questa campagna elettorale ha scelto la posizione dell'astensionismo attivo alle elezioni perchè nessun partito rappresenta gli operai, i loro interessi di classe e il loro futuro, perchè nessun partito lavora per organizzare gli operai contro padroni e governo ed è al fianco degli operai quando lottano.
Come è costume di un sindacato di classe, come il nostro, la decisione viene posta e confrontata con gli operai iscritti e non iscritti, per raccogliere le loro valutazioni, cosa si dice in fabbrica, perchè da questo confronto cresca la coscienza di classe, l'organizzazione e la lotta.
Da queste interviste - ne riportiamo di seguito 3 - risulta che diversi operai hanno deciso di non votare, ma più come decisione individuale che come posizione collettiva. Molti operai invece, che dicono che voteranno, nella confusione spesso pensano di votare per il M5S, dato che è un partito che a loro risulta di opposizione agli ultimi governi considerati giustamente negativi, o come male minore
o come da verificare visto che finora non è stato al governo.
Noi comprendiamo ma non condividiamo questa valutazione. Perchè inanzitutto il M5S è al governo in varie città senza risultati positivi per i lavoratori, perchè nonostante non siano stati al governo sono pieni di candidati e di parlamentari che è bastato poco per corrompersi, terzo, perchè i 5S si propongono come alternanza in questo sistema ma non vogliono cambiare questo sistema e il suo potere in direzione dei lavoratori, anzi sono espressione diretta di media e piccola borghesia privilegiata; quarto perchè il sistema di funzionamento non ha nulla di democratico ed è nelle mani della "Grillo-Casaleggio", in forme oscure ed equivoche.
Infine, ragionare ancora una volta col "male minore" è il male peggiore che i lavoratori possono fare. E' con questo ragionamento che elezioni dopo elezioni siamo arrivati allo stato attuale.
Sulla questione Ilva, poi, gli esponenti conosciuti di questo gruppo hanno strillato sui giornali, in tante forme che vogliono la chiusura dell'Ilva e hanno seminato la sciagurata illusione che poi ci penserà lo Stato a mantenere i lavoratori o a sviluppare diversamente la città. Ma qualsiasi operaio che abbia testa per pensare e occhi per vedere sa bene che questa prospettiva non esiste ed è un rimedio peggiore del male.
Per questo noi condividiamo con gli operai che nessun altro partito o lista può essere votato, ma diciamo loro chiaramente che è sbagliato votare 5Stelle.
Infine, alcuni operai dicono che non votare farebbe il gioco dei partiti dei padroni. Ma i padroni attraverso i loro giornali stanno dicendo che l’incubo e il loro nemico principale è l’astensionismo. Quindi è questo che fa realmente paura, è questa nelle elezioni la protesta reale, visibile a tutti.
Certo non basta, dobbiamo organizzarci e lottare uniti e in forma generale per un cambiamento reale.



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