venerdì 2 marzo 2018

pc 2 marzo - Roma antifascista sfida i divieti

 Centinaia in corteo contro casapound



Oggi la Roma antifascista ha sfidato il divieto annunciato dalla questura, divieto imposto solo per permettere lo svolgimento delle kermesse di chiusura della campagna elettorale organizzate oggi dai diversi partiti della destra italiana. L’unico scopo era, in realtà, quello di impedire a centinaia di persone di manifestare contro Casapound. Centinaia di persone, invece, hanno sfidato il divieto con coraggio e si sono presentate a largo Argentina a pochi passi dalla piazza di Di Stefano. Come sempre a difesa di questi impostori sono stati dispiegati diversi reparti celere, camionette e idranti confermando la volontà delle istituzioni di legittimare i partiti neofascisti costi quel che costi.


Il presidio ha animato la piazza di Torre Argentina fino alla fine del comizio che si svolgeva a qualche centinaio di metri, da lì si è mosso in corteo rivendicando la libertà di movimento nelle strade
della nostra città. Il corteo si è, infine, concluso a Trastevere comunicando nel quartiere.

Senza ritegno si continua ad abusare della parola democrazia riducendo il tutto ad uno scontro tra opposti estremismi. Noi abbiamo ribadito in piazza che Casapound non ha diritto di parola come tutti quei partiti di destra che fomentano la guerra tra poveri e sciaccallano sulle nostre vite pur di garantirsi, come tutta la classe dirigente di questo paese, le poltrone utili a comandare e derubare i propri cittadini. Nonostante il tentativo di presentarsi come i difensori degli italiani in difficoltà, gli interessi che coprono questi soggetti sono sempre gli stessi: quelli di chi vuole arricchirsi sulla pelle di tutte e tutti noi, di chi vuole cancellare tutele e sfruttare lavoro, soprattutto quello migrante. Questi soggetti vogliono una società diseguale dove loro possono curare i propri privilegi. La storia c’è l’ha insegnato.
In queste settimane migliaia di persone da Macerata a Piacenza hanno sfidato divieti, polizia, associazioni e partiti che non hanno avuto la dignità di scegliere da che parte stare. Questo è l’antifascismo che ci piace quello che sfida le istituzioni che legittimano i neofascismi, che cancellano i diritti, che impoveriscono. Questa giornata non può essere considerata un punto di arrivo ma abbiamo bisogno di proiettarci già oltre le elezioni approfondire le nostre pratiche e quell’opposizione antifascista da ritrovare in tutti e tutte coloro che non vogliono xenofobi, razzisti, fascisti, sessisti nei propri quartieri.

Antifascisti e antifasciste romani

Nessun commento:

Posta un commento