TARANTO - Ieri
12 aprile le compagne dell MFPR di Taranto come in moltissime città
italiane hanno risposto all'appello di NUDM di Torino, hanno affisso ai
cancelli del tribunale manifesti di solidarietà a Laura.
Il 15 febbraio 2017 il tribunale di Torino con la sentenza del giudice Diamante Minucci ha assolto Massimo Raccuia dall'accusa di stupro e molestie perché Laura, dipendente della CRI ha detto "basta" senza urlare, perché le sue azioni secondo i giudici non rientrerebbero nei canoni.
Laura che solo perché ha cercato di far finire in fretta quell'orrore che stava subendo, é passata da vittima di stupro e molestie sessuali da parte del Raccuia, ad imputata, e ora si trova incriminata per calunnia.
MA LA PIETRA OSCENA SOLLEVATA DAL TRIBUNALE GLI STA RICADENDO SUI PIEDI!
E' IL GIUDICE MINUCCI CHE INVECE VA INCRIMINATO E CACCIATO!
Le compagne MFPR Taranto
Le compagne MFPR Taranto
L'AQUILA - All’Aquila il movimento femminista proletario
rivoluzionario, ha appeso uno striscione davanti al Palazzo di
Giustizia per esprimere la sua solidarietà a Laura e a tutte le
donne coraggiose che affrontano processi in cui, da parte lesa,
diventano sempre più parte imputata.
All’Aquila è ancora
vivido il ricordo delle aberranti dichiarazioni degli avvocati di
Tuccia, lo stupratore e quasi assassino di “Rosa”, quelle domande
alla ragazza, tanto morbose quanto irrilevanti, che tentavano di
trasformare lo stupro in rapporto sessuale consensuale.
All’Aquila non è ancora possibile lasciarsi
alle spalle il ricordo di quell’infernale processo per stupro,
perché 3 femministe solidali con “Rosa” sono state denunciate
dalla Procura di questa città, per concorso in diffamazione
aggravata nei confronti dell’avvocato di Tuccia.
Ma dopo lo sciopero globale delle donne dell’8
marzo, che ha visto anche all’Aquila la partecipazione in piazza
di centinaia di donne, niente sarà più come prima!
Alla violenza sulle donne agita anche nei
tribunali, risponderemo con la nostra doppia ribellione, perché la
loro “inquisizione” non spezzerà la nostra solidarietà.
Per questo sullo striscione abbiamo anche
scritto: “La vostra repressione non spegne, ma alimenta la nostra
ribellione”
MFPR AQ
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