giovedì 13 aprile 2017

pc 13 aprile - MOBILITAZIONE A TARANTO E A L'AQUILA DEL MFPR CONTRO IL GIUDICE DI TORINO CHE PROTEGGE CHI STUPRA



TARANTO - Ieri 12 aprile le compagne dell MFPR di Taranto come in moltissime città italiane hanno risposto all'appello di NUDM di Torino, hanno affisso ai cancelli del tribunale manifesti di solidarietà a Laura.

Il 15 febbraio 2017 il tribunale di Torino con la sentenza del giudice Diamante Minucci ha assolto Massimo Raccuia dall'accusa di stupro e molestie perché Laura, dipendente della CRI ha detto "basta" senza urlare, perché le sue azioni secondo i giudici non rientrerebbero nei canoni.
Laura che solo perché ha cercato di far finire in fretta quell'orrore che stava subendo, é passata da vittima di stupro e molestie sessuali da parte del Raccuia, ad imputata, e ora si trova incriminata  per calunnia.
MA LA PIETRA OSCENA SOLLEVATA DAL TRIBUNALE GLI STA RICADENDO SUI PIEDI!
E' IL GIUDICE MINUCCI CHE INVECE VA INCRIMINATO E CACCIATO!

Le compagne MFPR Taranto


L'AQUILA - All’Aquila il movimento femminista proletario rivoluzionario, ha appeso uno striscione davanti al Palazzo di Giustizia per esprimere la sua solidarietà a Laura e a tutte le donne coraggiose che affrontano processi in cui, da parte lesa, diventano sempre più parte imputata.
All’Aquila è  ancora vivido il ricordo delle aberranti dichiarazioni degli avvocati di Tuccia, lo stupratore e quasi assassino di “Rosa”, quelle domande alla ragazza, tanto morbose quanto irrilevanti, che tentavano di trasformare lo stupro in rapporto sessuale consensuale.
All’Aquila non è ancora possibile lasciarsi alle spalle il ricordo di quell’infernale processo per stupro, perché 3 femministe solidali con “Rosa” sono state denunciate dalla Procura di questa città, per concorso in diffamazione aggravata nei confronti dell’avvocato di Tuccia.
Ma dopo lo sciopero globale delle donne dell’8 marzo, che ha visto anche all’Aquila la partecipazione in piazza di centinaia di donne, niente sarà più come prima!
Alla violenza sulle donne agita anche nei tribunali, risponderemo con la nostra doppia ribellione, perché la loro “inquisizione” non spezzerà la nostra solidarietà.
Per questo sullo striscione abbiamo anche scritto: “La vostra repressione non spegne, ma alimenta la nostra ribellione”

MFPR AQ

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