Sono le lavoratrici e i lavoratori della multinazionale Dussmann che avevano scioperato contro il taglio della ore di lavoro. E' un vergognoso attacco al diritto di sciopero.
Ma l'arroganza dei padroni non ci fa paura!
Repubblica.it
Molinette, pioggia di lettere di trasferimento per le addette alle pulizie che avevano scioperato contro il taglio delle ore
A inviarle la Dussmann, l'azienda appaltatrice della Regione. Chiamparino e l'assessora Pentenero: "Inutile provocazione durante le trattative, prendiamo le distanze"
13 Aprile 2017
Dussmann, colosso multinazionale dei servizi che dopo avere vinto l'appalto per le pulizie alle Molinette e all'Asl To1 ha tagliato del 33 per cento le ore di lavoro provocando proteste e blocchi, sta
mandando lettere di trasferimento alle dipendenti in servizio alle Molinette che nei giorni scorsi avevano scioperato contro la riduzione di orario e di stipendio. A lanciare l'allarme è il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, in una nota congiunta con l'assessora al Lavoro Gianna Pentenero: "Apprendiamo con grande stupore - scrivono Chiamparino e Pentenero - che la società Dussmann sta inviando lettere di trasferimento alle lavoratrici che svolgono servizi di pulizia all'ospedale Molinette. Ci teniamo a sottolineare che si tratta di un'iniziativa assunta in modo completamente autonomo dall'azienda, da cui la Regione Piemonte, proprio in questi giorni impegnata a ricomporre una difficile trattativa, prende le distanze"
L’azienda, prosegue la nota, "si assumerà le conseguenze di un gesto che suona come un'inutile provocazione nei confronti delle lavoratrici e che rischia di vanificare gli sforzi compiuti dalla stessa azienda ospedaliera per cercare di attenuare il disagio sociale legato ai tagli salariali derivanti dalla forte riduzione economica proposta da Dussmann. Risulta inoltre difficile comprendere come si possa sostenere la volontà di mantenere i livelli occupazionali attuando dei trasferimenti a molti chilometri di distanza, su lavoratrici con redditi massimi di mille euro mese. Auspichiamo che la società riveda la sua decisione, revocando le lettere di trasferimento. Intanto ci adopereremo per riprendere prontamente la trattativa".
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